Temperature record e pioggia sulle piste nei «giorni della merla»: disagi e smottamenti

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di
Marzia Zamattio

L’ingegnere ambientale Giacomo Poletti:«Temperature altissime, senza precedenti per gennaio negli ultimi decenni»

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Altro che «giorni della merla». Temperature autunnali più che invernali con 8-10 gradi previsti fino a domenica e assenza di neve con termometro sopra lo zero in vetta. «Temperature altissime alle 6.30, piove ai 2098 metri del Palon con 1.3° e in fondovalle con oltre 6°» scrive in un post Giacomo Poletti, ingegnere ambientale e membro dell’associazione Meteo Trentino Alto Adige. Definendole «senza precedenti per gennaio negli ultimi decenni». Segno dei cambiamenti climatici. Forti rovesci persino temporaleschi e raffiche di vento ieri con allagamenti e smottamenti. Ma la pioggia ha creato disagi anche sulle piste da sci: diversi gli impianti che hanno dovuto momentaneamente chiudere. Neve sopra quote molto alte, con calo progressivo ieri sera sui 900-1200 metri.

La pioggia

Tanta la pioggia caduta con 100 millimetri, il record a Zuclo nel comune di Borgo Lares e oltre i 2000-2300 metri di quota tra i 30 e i 60 centimetri, quota neve in calo durante i rovesci più intensi e in serata con ulteriori accumuli di 10-20 centimetri a 1500 metri circa. Sui passi dolomiti è scattata l’attività di fresatura. La pioggia in città ha creato disagi con interventi sulla statale 47 della Valsugana tra l’uscita della galleria di Martignano e l’imbocco del viadotto dei Crozi in direzione Padova per un incidente a un tir. Smottamenti e materiale sulla strada a Montevaccino a Trento, a Nago nell’Alto Garda, sulla statale 240 per la presenza di materiale sulla strada, smottamenti inoltre a Dardine di Predaia in val di Non, Moena in val di Fassa sopra la sede della Protezione civile, distrutto un parapetto ma nessun ferito e sempre a Moena, in località Fando, un albero è stato sradicato dalle raffiche di vento ed è caduto sui fili dell’elettricità in parte bruciati. Smottamento anche a Noriglio e allagamenti a Chizzola, Isera e Mori mentre i vigili del fuoco sono intervenuti per il taglio di una pianta a Centa San Nicolò in Vigolana). Per la neve caduta abbondante a Passo Fedaia, invece, è stata chiusa al traffico la statale 641 in entrambe le direzioni fino allo sgombero della neve da parte del Servizio gestione strade e dei vigili del fuoco volontari. Resta chiusa la Ss 641 dalla diga (km 11,500) al confine provinciale (km 14,200) in attesa di ulteriori verifiche sullo stato della coltre nevosa e sulla sicurezza dell’arteria che collega il Trentino al Veneto.




















































Disagi e rischio valanghe

Problemi, diversi, in quota a causa della pioggia. Stazioni sciistiche parzialmente operative per il vento e la neve. Chiuse la skiarea Folgarida-Marilleva, Campiglio e Pinzolo hanno alzato bandiera bianca ieri e situazione simile a Carezza e Sellaronda. Oltre al Monte Bondone dove, «per l’acqua anche alle quote più alte», dice la società impianti Trento Funivie, è stata annullata la notturna. Il forte vento non permette il normale svolgimento del servizio delle seggiovie a Brentonico ma campi scuola aperti. Qualche difficoltà sulla Paganella, mente si scia invece a Pejo e Ponte di Legno-Tonale, così sull’Alpe Cimbra. L’area del Dolomitisuperski è invece più operativa con più impianti aperti e nevica (debolmente) in quasi tutte le destinazioni. Piogge in Primiero San Martino di Castrozza, Passo Rolle, Passo San Pellegrino. Una situazione che aumenta il rischio valanghe in quota, «grado 4 – forte», secondo il Report ufficiale. «Un singolo appassionato può molto facilmente provocare il distacco di valanghe anche di grandi dimensioni», dicono gli esperti. Che raccomandano «molta esperienza nella valutazione del pericolo di valanghe e la massima prudenza». Le previsioni per domani e venerdì sono senza precipitazioni. Sabato potrebbe arrivare una perturbazione. Ma l’aria più mite del passato rende gli inverni più simili agli autunni con nevicate tutte sopra i 1000 metri a gennaio, «mai accaduto dal 1977».

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29 gennaio 2025

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