Il documento – la Bussola della competitività – di poco meno di 30 pagine delinea il programma di legislatura dell’esecutivo Ue. L’obiettivo della semplificazione è ridurre del 25% gli oneri amministrativi per le imprese e del 35% per le Pmi
«La sicurezza e l’autonomia dell’Europa dipendono più che mai dalla sua capacità di innovare, competere e crescere». Lo hanno evidenziato i rapporti Draghi e Letta e lo ribadisce la Commissione europea nell’introduzione della Bussola della Competitività, presentata mercoledì 29 gennaio a Bruxelles. Un documento di poco meno di 30 pagine che delinea il programma di legislatura dell’esecutivo Ue e rappresenta il primo passo per trasformare in azione i due rapporti. Le principali aree di intervento sono tre: innovazione, decarbonizzazione e sicurezza.
Il 28esimo regime fiscale
«La struttura industriale europea – sottolinea il documento – è diventata troppo statica, con troppo poche startup emergenti con tecnologie nuove e dirompenti. Quindi dobbiamo riaccendere il motore dell’innovazione europea». Una strategia dedicata alle start-up e alle scale-up affronterà gli ostacoli che impediscono alle nuove aziende di emergere e crescere. «Oggi vediamo che le nostre aziende innovative, se vogliono crescere, si trovano fondamentalmente di fronte a 27 diversi requisiti frammentati nel mercato unico. E quindi offriremo loro la possibilità del 28° regime di norme. Possono optare volontariamente per un 28° regime. Questo è un insieme semplice e unico di regole in tutta l’Unione Europea», ha evidenziato Von der Leyen, presentando la Bussola della Competitività. La proposta di un regime fiscale per le imprese alternativo ai 27 degli Stati dell’Unione per semplificare la vita alle imprese era stata lanciata dall’ex premier Enrico Letta nel suo rapporto.
Un nuovo approccio alla decarbonizzazione
Il prossimo Clean Industrial Deal, che verrà presentato il 26 febbraio, definirà un approccio alla decarbonizzazione basato sulla competitività, volto a garantire che l’Ue sia una sede attraente per la produzione. Mentre un «Affordable Energy Action Plan» contribuirà ad abbassare i prezzi e i costi dell’energia. La «bussola» prevede poi piani d’azione su misura per i settori ad alta intensità energetica, come acciaio, metalli e prodotti chimici, settori che sono la spina dorsale del sistema manifatturiero europeo, ma sono i più vulnerabili in questa fase di transizione.
Meno burocrazia per le imprese
La prima tappa di questo percorso è il 26 febbraio, quando è in calendario la proposta Omnibus per la semplificazione: un intervento per semplificare la regolamentazione Ue, riducendo gli oneri per imprese e Pmi. L’obiettivo è ridurre del 25% gli oneri amministrativi per le imprese e del 35% per le Pmi. «Ci saranno semplificazioni su finanza sostenibile, tassonomia, due diligence», ha spiegato Von der Leyen. Tra le novità, una nuova definizione di «small mid-caps» che consentirà a 31 mila aziende di beneficiare di regole semplificate. Con lo sforzo di «semplificazione» che la Commissione europea perseguirà mediante la proposta Omnibus le imprese saranno in grado di risparmiare «37 miliardi di euro l’anno» entro il 2029, ha spiegato Von der Leyen.
Auto, multe decarbonizzazione: «Serve equità e flessibilità»
Rispondendo a una domanda sulle multe ai produttori di auto che non hanno raggiunto i target 2025 per l’elettrificazione, Von der Leyen ha detto: «Ci deve essere equità nel sistema, perché alcuni hanno già investito e sono riusciti a raggiungere gli obiettivi, ma anche la quantità di flessibilità e pragmatismo necessari di cui abbiamo bisogno per risolvere questa questione complessa». – Per la soluzione, la presidente della Commissione Ue ha spiegato che «è una questione di settimane più che di mesi». Von der Leyen non ha specificato quale sarà la soluzione. Quel che è certo è che sarà discussa durante il confronto con il settore che inizia il 30 gennaio.
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