Ciancio (M5s): “Col Pd collaborazione, a Catania si ha fretta di spendere”

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Le parole rilasciate a QdS.it della Consigliera comunale di Catania del Movimento 5 Stelle Gianina Ciancio

Lavoro d’aula, verde e tanta politica. Questi i temi affrontati ai microfoni di QdS.it dalla Consigliera comunale di Catania Gianina Ciancio, esponente del Movimento 5 Stelle. L’ex deputata Ars ha affrontato tanti temi d’attualità legati ai problemi cittadini. Ecco le sue parole.

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Ciancio: “Chiediamo al Comune l’adesione al CUDE”

“Le proposte sono state tante. Basta vedere un ordine del giorno di un question time di qualsiasi seduta a firma nostra. Nel nostro gruppo siamo in due in Consiglio ma siamo molto produttivi. Ci siamo concentrati su AMTS e sull’implementazione dei controlli sulle auto in sosta, e quindi utilizzare anche gli operatori per controllare le auto che abbiano tutte le regolarità assicurative.”

Parla così Gianina Ciancio affrontando i temi d’aula su cui il Movimento 5 Stelle sta lavorando in Consiglio comunale: “Un altro tema – prosegue la Consigliera – è avere una migliore distribuzione dei fondi per l’assegno di inclusione che è stato elargito dal Governo (interrogazione del mio collega Graziano Bonaccorsi). L’adesione al CUDE, registro unico della disabilità, che consente a chi è disabile di registrarsi per l’accesso alle ZTL a questo registro. Ci sono diverse sentenze sui disabili che hanno diritto a muoversi nelle ZTL senza comunicazione. Noi al Comune di Catania chiediamo questa comunicazione, multiamo molto spesso i disabili che poi fanno ricorso e vincono. Il Comune sta perdendo moltissime cause per questo motivo.”

Toponomastica e privatizzazione del porticciolo di Ognina

“Sono intervenuta di recente – prosegue Gianina Ciancio – sulla questione toponomastica, ci sono diverse questioni e istanze rimaste sospese. Ad esempio, l’intitolazione del PalaCatania a Liliana Pizzo (mozione nostra approvata all’unanimità), ma il Sindaco non ha ancora scelto gli esperti esterni da inserire nella Commissione. In termine regolamenti, stiamo lavorando su tantissime cose. Su iniziativa della Commissione (di cui sono Presidente) stiamo lavorando su un regolamento sui beni comuni, che proviene dalle associazioni e comitati di cittadini che vogliono prendersi cura degli spazi comuni.

“C’è in discussione il testo sui dehors. Là ci sono tante proposte migliorative rispetto al testo che ci è arrivato che non è condiviso né dagli operatori né da molti colleghi al Consiglio comunale. Inoltre, stiamo lavorando con atti consiliari, manifestazioni, denunce pubbliche, per evitare la privatizzazione del porticciolo di Ognina, attraverso l’ennesima concessione demaniale che sottrae spazi alla libera fruizione”.

“Col PD affrontiamo insieme grandi temi”

Poi sui rapporti con gli alleati di centrosinistra Gianina Ciancio prosegue: “I rapporti col Partito Democratico vanno bene. Dopo una prima fase d’assestamento, in cui sono anche dinamiche umane e ci si doveva conoscere, ora il lavoro procede bene. C’è collaborazione in maniera proficua. Abbiamo firmato e controfirmato atti insieme. Quando ci sono temi rilevanti facciamo gruppo e parliamo all’unisono. Abbiamo fatto diverse conferenze stampa insieme.”

“Col Pd stiamo affrontando le questioni relative al porto, altro grande tema che riguarda Catania, sull’inadeguatezza dei piani regolatore portuale. Quindi, sui temi grossi che riguardano la città siamo perfettamente in linea. Anche a livello regionale il dialogo c’è e si è capito che la strada è di lavorare insieme. Al Consiglio comunale siamo in 5 e sarebbe da stupidi non unirsi. Nonostante, i numeri esegui, spesso determiniamo il numero legale in aula. Più di una volta, ci è capitato di essere responsabili o del mantenimento o della caduta del numero legale.”

Verde a Catania, Ciancio: “Ci sono tantissime aiuole vuote”

Sul tema del verde, Gianina Ciancio ha posto determinate problematiche relative all’utilizzo dei fondi europei: “Il problema a Catania è che quando arrivano fondi in misura corposa si ha la fretta di spendere questi soldi in progetti destinati a morire. Quello che abbiamo chiesto è proprio questo: abbiamo speso milioni di euro per un progetto di riforestazione a Librino o al boschetto della Playa. Mentre al boschetto qualcosa si è salvato a livello di piantine, a Librino sono morte tutte.”

“Tra l’altro, denunciavamo che sono state piantate con questa plastica di protezione ma è stata lasciata lì, quindi si è generato anche un problema di inquinamento ambientale e rifiuti generati. Si è spesa una somma ingente di soldi per un progetto fallimentare. Il verde è un tema che mi sta molto a cuore. Noi ancora non abbiamo notizie sulle nuove piantumazioni degli alberi estirpati, avvelenati e tolti negli ultimi anni. Ci sono tantissime aiuole vuote, più volte in Commissione abbiamo chiesto che fine abbiano fatto gli annunci dell’Amministrazione che vantava progetti di 2000 alberi per Catania. Non abbiamo visto nulla di tutto questo. Le aiuole sono ancora vuote.”

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“Alberi tagliati e non rimpiazzati con nuove piante”

“Dei progetti che ci sono stati illustrati non abbiamo notizie. – ribadisce Ciancio – Ci sono alcune zone della città come piazza dei Martiri, via Plebiscito, viale Mario Rapisardi o via VI Aprile in cui si doveva rimpiazzare alcune piante eliminate per svariati motivi e non è stato fatto nulla. Spesso gli alberi tagliati per motivi di sicurezza non vengono rimpiazzati con nuove piante. Questo è un grandissimo problema che non è seriamente preso in considerazione dalla giunta Trantino.”

“Sono vicina alle famiglie sfollate e chi è stato colpito da questo evento. Massima vicinanza ai feriti e mi auguro che la situazione possa ritornare dall’emergenza e che soprattutto si forniscano aiuti alle famiglie sfollate. Sulle cause non mi pronuncio perché c’è ancora da capire che cosa è successo realmente. Sicuramente, il fatto che siano intervenuti sia i Vigili del fuoco che gli operatori della società di manutenzione è stato un bene perché ha consentito di evacuare in anticipo i locali colpiti dell’esplosione. Ne sapremo più avanti sulle dinamiche dell’esplosione.”

“Sapere che si è agito in anticipo e si è riusciti a mettere in salvo prima che succedesse il peggio è di grande conforto. Rimane il tema dei danni alle cose in subordine alla salute e alla condizione dei feriti. Il bilancio poteva essere peggiore”, conclude Gianina Ciancio.





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