Notizia – Regione autonoma Valle d’Aosta

11:10 – 26/01/2025 

(ANSA) – ROMA, 26 GEN – –
FINALE DEGLI AUSTRALIAN OPEN, IN CAMPO SINNER-ZEVERV
A SINIAKOVA-TOWNSEND VA IL TITOLO DEL DOPPIO FEMMINILE
Sinner-Zverev in campo nella finale degli Australian Open a
Melbourne. L’azzurro numero uno del mondo insegue il bis dopo il
successo dell’anno scorso, il tedesco la prima vittoria in uno
slam. Intanto, il titolo del doppio femminile � andato alla
coppia favorita del torneo, formata dalla ceca Katerina
Siniakova e dall’americana Taylor Townsend, che hanno battuto in
finale la taiwanese Hsieh Su-wei e la lettone Jelena Ostapenko
con il punteggio di 6-2, 6-7, 6-3 alla Rod Laver Arena.
—.
ANM, ‘ALMASRI LIBERATO PER L’INERZIA DEL MINISTRO NORDIO
REPLICA A MELONI, ‘ANDAVANO RISPETTI OBBLIGHI INTERNAZIONALI’
‘Il generale libico Almasri � stato liberato il 21 gennaio per
l’inerzia del ministro della Giustizia che avrebbe potuto –
perch� informato dalla polizia giudiziaria il 19 gennaio e dalla
Corte d’appello di Roma il 20 gennaio – e dovuto, per rispetto
degli obblighi internazionali, chiederne la custodia cautelare
in vista della consegna alla Corte penale internazionale che
aveva spiccato nei suoi confronti mandato di cattura per crimini
contro l’umanit� e crimini di guerra commessi nella prigione di
Mitiga in Libia’. La giunta esecutiva centrale dell’Anm replica
cos�, in una nota, alla premier Meloni, secondo la quale Almasri
� stato liberato ‘non per scelta del governo, ma su disposizione
della magistratura’.
—.
HAMAS E JIHAD CONTRO L’IDEA DI TRUMP DI ‘RIPULIRE’ GAZA
MINISTRO ISRAELIANO DELLE FINANZE, ‘PROPOSTA ECCELLENTE’
‘I palestinesi faranno fallire l’idea di Trump di mandarli via
da Gaza’, dice all’Afp un alto funzionario di Hamas, Bassem
Naim. I miliziani si oppongono fermamente alla proposta del
presidente degli Stati Uniti di trasferire i residenti di Gaza
in Egitto e Giordania. ‘Come hanno sventato ogni piano di
spostamento e di patrie alternative nel corso dei decenni, anche
questa volta il nostro popolo sventer� tali progetti’. Per la
Jihad islamica palestinese, l’idea del tycoon ‘incoraggia i
crimini di guerra’. Per il ministro israeliano delle Finanze
Smotrich, esponente dell’estrema destra, invece, ‘l’idea di
aiutare la popolazione di Gaza a trovare altri posti in cui
iniziare una vita nuova e migliore � un’idea eccellente’.
—.
SCARCERATO FAZZALARI, LATITANTE NUMERO 2 DOPO MESSINA DENARO
IL BOSS CALABRESE � MALATO TERMINALE, CONCESSI I DOMICILIARI
Ha un male incurabile e aggressivo, per questo va ai domiciliari
Ernesto Fazzalari, boss della ‘ndrangheta arrestato a Molochio,
in provincia di Reggio Calabria nel giugno del 2016 quando era
il latitante pi� ricercato dopo Matteo Messina Denaro. Lo ha
deciso il Tribunale di Sorveglianza di Bologna dopo che la
Corte di Cassazione, accogliendo i ricorsi del legale di
Fazzalari, ha annullato 3 ordinanze di rigetto del differimento
della pena o della concessione della detenzione domiciliare, una
emessa dal Tribunale di Sorveglianza di L’Aquila e due ordinanze
emesse del Tribunale di Sorveglianza di Bologna, in seguito al
trasferimento del Fazzalari presso il centro diagnostico e
terapeutico del carcere di Parma.
—.
NAVE CASSIOPEA VERSO L’ALBANIA CON 49 MIGRANTI A BRODO
53 PRESENTANO IL PASSAPORTO E EVITANO IL TRASFERIMENTO
Dopo le operazioni di valutazione delle condizioni delle persone
intercettate, sono 49 i cittadini stranieri imbarcati a bordo
della nave Cassiopea per il trasferimento nei centri in Albania,
dove saranno avviate le procedure di accoglienza, trattenimento
e valutazione dei singoli casi. Lo fa sapere il Viminale,
aggiungendo che altri 53 migranti hanno presentato il passaporto
per evitare il trasferimento. ‘Una circostanza di particolare
rilievo – si legge nella nota del ministero dell’Interno –
perch� consente di attivare le procedure di verifica delle
posizioni individuali in tempi pi� rapidi anche a prescindere
del trattenimento, aumentando le possibilit� di procedere con i
rimpatri di chi non ha diritto a rimanere in Ue’.
—.
PAKISTAN, 4 MUSULMANI CONDANNATI A MORTE PER BLASFEMIA
SONO ACCUSATI DI AVER POSTATO SUI SOCIAL FRASI ‘OFFENSIVE’
Un tribunale della citt� pachistana di Rawalpindi ha condannato
a morte quattro persone, tutte musulmane, accusate di blasfemia
per aver offeso figure sacre islamiche o il Corano su facebook e
altre piattaforme di social media. Il tribunale di primo grado
ha inoltre imposto pene detentive e multe agli imputati. La
corte li ha condannati a sette anni di prigione e ha imposto una
multa separata di 100.000 rupie (360 dollari) ciascuno. Se non
pagheranno, dovranno scontare altri 7 anni. Gli imputati hanno
il diritto di presentare ricorso contro il verdetto e la pena
capitale non sar� eseguita senza la conferma dell’Alta corte.
(ANSA).