Cosa sono i basket bond. Il caso Emilia Romagna

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Fonti di finanziamento alternative ai canali tradizionali del credito e accompagnare le imprese in un percorso di crescita sostenibile. Sono questi i principali obiettivi del nuovo programma di Basket Bond Emilia-Romagna, promosso da Bper Banca e Cassa depositi e prestiti (Cdp), e dal valore complessivo di 100 milioni di euro. Un Basket Bond, nulla a che vedere con lo sport, è uno strumento finanziario che consente a pmi e mid-cap di emettere obbligazioni, raggruppandole in un’unica struttura finanziaria. Per essere più semplici, il concetto alla base è che riunendo diverse obbligazioni aziendali all’interno di un’unica emissione, è possibile attirare un numero maggiore di investitori che diversificano il rischio attraverso un portafoglio composto da più imprese.

Il garante dell’operazione è la Regione. «Il 90% delle imprese regionali sono pmi – afferma Vincenzo Colla, vicepresidente della Regione con delega allo Sviluppo economico. L’occasione è è un evento di presentazione del programma al Circolo della Caccia di Bologna, introdotto dal senior advisor di Modefinance, Daniele Filippi -. Il programma beneficia della garanzia pubblica fornita dal Fondo di Garanzia Minibond Emilia Romagna ed è in grado di coprire fino al 100% delle perdite entro il limite massimo della garanzia concessa». Di fatto, entrando nel lato più tecnico, Bper Banca e Cdp investiranno in minibond emessi da piccole e medie imprese che intendano finanziare i propri progetti di sviluppo sostenibile. Questo permette loro di ottenere finanziamenti a medio-lungo termine anche da parte di investitori istituzionali. Infatti, le aziende coinvolte sono selezionate e l’emissione dei titoli avviene attraverso una società veicolo, la Special Purpose Vehicle, che a sua volta emetterà titoli che saranno acquisiti, appunto, da Bper Banca e Cdp in quote paritetiche. Lo strumento, infine, è caratterizzato da una durata più lunga rispetto alle tradizionali scadenze – i titoli potranno avere una durata fino a 8 anni comprensivi di un preammortamento fino a 24 mesi – e regole meno stringenti sul fronte delle coperture. Infatti, l’accesso al credito di Pmi regionali, finanziati con titoli assistiti da garanzia pubblica, è stato strutturato nella forma ‘cash collateral’, concessa dalla Regione.

«Contiamo di raggiungere presto l’obiettivo e completare il portafoglio di minibond su imprese del territorio entro la chiusura del progetto prevista per l’aprile del 2026», annuncia Vincenzo Paolo Carbonara, responsabile Finanza Alternativa Cdp. Per un’operazione «che si inserisce nell’ampio ventaglio di soluzioni finanziarie che Bper offre alle imprese italiane – aggiunge Marco Mandelli, Chief Corporate & Investment Banking Officer di Bper -, anche mediante prodotti innovativi che permettono alle aziende di accedere al mercato dei capitali con modalità semplificate». A dimostrazione della bontà del progetto, a dicembre è avvenuto il primo closing dell’iniziativa con una prima emissione da 8,3 milioni a cui partecipano due società del territorio che potranno così dare attuazione ai rispettivi progetti di sviluppo sostenibile: Tecnomeccanica S.p.A. ed Eco Demolizioni S.r.l. Ponendo, di fatto, «le banche al fianco delle aziende per spingerle verso l’innovazione e la performance», come afferma Massimo Lanzarini, Responsabile Servizio Corporate di Bper.

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Questa emissione, consente di offrire liquidità a condizioni competitive e con una durata media superiore a quanto normalmente in uso sui finanziamenti bancari a medio lungo termine di natura chirografaria. «Non vorrei che l’azienda si sentisse spaventata, il processo di rating può durare anche pochi giorni – commenta Mattia Ciprian, Co-Founder e ad di Modefinance – Gli strumenti di finanza alternativa come questo si stanno dimostrando volani di crescita per le imprese più meritevoli, indice di una crescente attenzione alla sostenibilità finanziaria». Lo studio legale internazionale Hogan Lovells ha fornito assistenza in qualità di arranger. «Lo strumento ha dei benefici e dei ritorni molto importanti, anche per quanto riguarda l’evoluzione della pmi», racconta Alessandro Accrocca, partner di Hogan Lovells.



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