Vola la rottamazione quater, al 30 novembre 2024 gli incassi sono arrivati a 4,6 mld mentre continua a crescere senza freni il magazzino delle cartelle, sempre al 30 novembre, il tetto è stato sfondato a 1.267 mld di cui aggredibili, al netto di una serie di sottrazioni, ne risultano solo 100 mld, il resto insomma è quasi carta straccia. I numeri sintetizzano in maniera parziale, perché il 2024 è in corso di chiusura, l’andamento dei risultati dell’Agenzia delle entrate-Riscossione nel documento, relazione di fine mandato, consegnato dall’ex direttore dell’Agenzia delle entrate Ernesto M. Ruffini, il giorno di fine mandato, appunto, il 31 dicembre al ministero dell’economia Giancarlo Giorgetti.
L’attività della riscossione
Il capitolo dedicato all’attività della agenzia delle entrate-riscossione è denso sia di attività sia di cifre. “L’anno 2023”, si legge nel documento “ha registrato un valore della riscossione da ruolo mai registrato in precedenza, pari a 14,83 miliardi: il risultato è in parte ascrivibile agli incassi delle prime due rate della nuova edizione di definizione agevolata (c.d. Rottamazione-quater), che sta consolidando”, riconosce Ruffini, “risultati superiori alle aspettative, ma anche ai significativi livelli della riscossione ordinaria, ancora trainata dall’elevato volume di atti della riscossione (principalmente cartelle di pagamento) che è stato avviato all’iter di notifica al termine della sospensione della riscossione connessa alla pandemia da Covid-19”.
Volumi di riscossione 2024 (al 30 novembre)
Dunque se ci si concentra agli incassi rendicontati al 30 novembre 2024, ultimo dato disponibile questi sono già a a 14,2 miliardi di euro, di cui circa 4,6 miliardi di euro di pagamenti effettuati a titolo di “Rottamazione-quater”. Nel documento si ricorda che le prime tre rate erano state differite al 15 marzo 2024 e che entro lo stesso termine è stato possibile pagare anche la terza rata, in scadenza il 28 febbraio 2024.
Magazzino – Il carico contabile residuo dei ruoli affidati
Il magazzino dei ruoli copre un carico affidato che va dal primo gennaio 2000 al 30 novembre 2024 e ammonta a circa 1.267,6 miliardi di euro .
L’importo dei crediti residui si considera al netto di importi annullati con provvedimenti di sgravio e autotutela o disposti da autorità giudiziaria o somme riscosse con le definizioni agevolate, o dal saldo e stralcio.
L’importo dei crediti residui di questa montagna di 1.267 mld, ammette il documento, per circa il 40% appare di difficile recuperabilità per le condizioni soggettive del contribuente (149,6 miliardi di euro sono dovuti da soggetti interessati da procedure concorsuali, 221,5miliardi di euro da persone decedute e imprese cessate, 138 miliardi da soggetti che, in base ai dati presenti nell’Anagrafe Tributaria, risultano nullatenenti).
Per ulteriori 51,7 miliardi di euro l’attività di riscossione, alla data del 30 novembre 2024, è sospesa per effetto di specifici provvedimenti di sospensione delle attività di recupero. Si tratta in particolare di sospensioni disposte a seguito di adesione alla c.d. Rottamazione-quater e da provvedimenti emessi dagli enti creditori o dall’autorità giudiziaria. Residuano dunque 706,9 miliardi di euro, di cui l’81% (pari a 572,7 miliardi di euro) si riferisce a contribuenti nei confronti dei quali l’Agente della riscossione ha già svolto, in questi anni, azioni esecutive e/o cautelari. Al netto delle somme oggetto di rateizzazione (33,4 miliardi di euro), il magazzino residuo, su cui le azioni di recupero, alla fine di tutte le sottrazioni, possono presumibilmente essere maggiormente efficaci, si riduce a 100,8 miliardi di euro. In questo quadro lo stesso documento ricorda che nell’ambito della legge n. 111 del 9 agosto 2023 (“Delega al Governo per la riforma fiscale”), l’articolo 18 ha previsto princìpi e criteri direttivi specifici per la revisione del sistema nazionale della riscossione attuati attraverso il dlgs 110/24 e decreti attuativi.
La commissione per il magazzino
Il compito è stato affidato alla commissione di esperti che come ha ricordato il viceministro dell’economia Maurizio Leo il 30 dicembre, è guidata dal Presidente Roberto Benedetti, ed è incaricata di analizzare il magazzino della riscossione. Un organo che avrà il compito di proporre soluzioni legislative per evitare l’accumulo di crediti fiscali non riscossi.
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