Scopriamo la cucina canavesana e dei “balmit”

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Da sempre il Piemonte è una delle mete preferite dagli amanti del buon cibo e della buona cucina. E la zona del Canavese non è da meno. Anzi, siamo sicuri che dopo la messa in onda, su Sky Uno, della quarta puntata, della decima serie, di “4 Ristoranti”, Borgofranco d’Ivrea diventerà una tappa privilegiata, nonché un’attrazione turistica, per tutti coloro che sono desiderosi di andare alla scoperta delle prelibatezze di questo lembo di terra, oltre che delle sue bellezze naturali.

Gli chef del canavese di “4 ristoranti”: Gianluca, Martin, Alessandro Borghese, Clara e Noemi

Proprio qui, lungo la Via Francigena Morenico-Canavesana si trova “Balmetto Mercando”, il locale di Gianluca Martusciello, che si è aggiudicato il gradino più alto della classifica della nota trasmissione condotta dallo chef Alessandro Borghese, conquistando il titolo di “miglior ristorante del Canavese”.

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Tra gli sfidanti, che hanno portato la cucina canavesana in tavola e sullo schermo, in ordine di classifica, il sous chef ventitreenne Martin de “La Rocca” a Sparone (Valle Orco), a pari merito con Clara titolare del “Ristorante Berta”, a Pertusio, e la giovanissima Noemi de “La Scarpetta” a Pineto, frazione di Castellamonte.

Balmetto Mercando miglior cucina tradizionale

Cucina Balmetto Mercando Piemonte A far trionfare “Balmetto Mercando”, già in testa nella parziale graduatoria, i voti di Borghese che, sommati a quelli precedentemente assegnati dai ristoratori in gara, hanno confermato la classifica provvisoria.
Senza particolari strategie, il locale di Gianluca si è aggiudicato il titolo “per la cucina tradizionale e semplice”.
Borghese è, infatti, convinto che “tutto deve partire dalla tradizione”.
E se lo dice lui che, in dieci anni, ha percorso più di 100 mila chilometri in giro per l’Italia e non solo, per raccontare la ristorazione italiana; ha mangiato in 480 ristoranti e ha assaggiato 336 special, non abbiamo motivo di dubitarvi.

E noi di Mondointasca non possiamo che essere d’accordo con il responso dello chef nonché conduttore televisivo. In tempi non sospetti, avevamo, infatti, già provato la cucina di Gianluca e della sua compagna Valentina.
E da canavesana doc, trapiantata a Milano, al “Balmetto Mercando”, una volta a tavola, posso assicurarvi che ho ritrovato i piatti e i sapori della tradizione canavesana. Ma non solo.

Giudizio di Mondointasca alla cucina di Martuscello

Di seguito la nostra pagella su location, servizio, menu, conto e special, per farvi venire voglia di regalarvi un weekend nel sempre verde Canavese.

LOCATION

Cucina Balmetto Mercando salumi Borgofranco d’Ivrea La location è davvero unica e suggestiva per tre motivi. Il primo è che si trova in una zona del Canavese molto particolare. Siamo, infatti, a pochi chilometri dal centro di Borgofranco d’Ivrea, noto per i suoi balmetti (in dialetto balmit). Ovvero cantine naturali scavate nella roccia, collegate direttamente alla montagna, che offrono un microclima ideale, per la conservazione del vino, dei formaggi e dei salumi.

Il secondo è che il locale (tre sale più una corte interna e una grande terrazza) può contare su una struttura storica. Comprata dal bisnonno di Valentina, nel 1904, durante il periodo del Covid è stata completamente ristrutturata dai proprietari, unendo il comfort moderno al fascino antico.

Il terzo è che il locale nasconde una vera chicca: la cantina dove vengono conservati formaggi e salumi. Chiedete di mostrarvela, perché ne vale veramente la pena. Rimarrete a bocca aperta.
VOTO: 8

MENU

Cucina Balmetto Mercando Tome di formaggioI piatti offerti sono quelli della cucina tradizionale con un’impostazione classica. Gli antipasti sono tipicamente piemontesi, con buone materie prime di stagione. Non mancano salumi e formaggi nostrani. Nel menu la Cruda di Fassona, i plin, i tajarin, l’imperdibile Vitello Tonnato.
Ricca anche la cantina, con tante etichette di vini bianchi e rossi del territorio (Erbaluce in primis), ma anche della Valle d’Aosta, vista la vicinanza.

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Noi vi consigliamo di provare la merenda senoira. Ovvero un lungo e abbondante pasto pomeridiano, che può essere una buona alternativa alla cena, nel corso del quale vengono degustati vari antipasti e contorni freddi, più piatti tipici piemontesi. In tavola: pane, grissini, formaggi, salumi, acciughe, frittate, sottaceti, antipasti di verdure con tonno o uova sode, cipolle caramellate, ecc.
VOTO: 9

SERVIZIO

Gianluca e Valentina, insieme al personale che li aiuta in sala, offrono un servizio molto preciso, attento e cortese. E soprattutto poco invadente.
VOTO: 7

CONTO

Il conto è nella media. Ma lo deduciamo solo dal menu. Nel nostro caso il conto, che nel reality culinario non viene pagato dai ristoratori ospitati, ma dal proprietario del ristorante ospitante, che offre a tutti i partecipanti quello che consumano, è stato nel nostro caso offerto dalla Regione Piemonte. L’occasione un tour press, per presentare il progetto “Via Francigena for All”.
VOTO: ND

SPECIAL

La categoria special, che va a premiare un ingrediente o una preparazione tipica della cucina locale, in questo caso lo Zabaione con il Passito di Caluso, non possiamo esprimerci, in quanto non abbiamo avuto il piacere di provarlo. Un motivo in più per tornarvi.
VOTO ND

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