Ruta de los Abastos: una destinazione turistica di livello mondiale

Si tratta del primo itinerario di turismo gastronomico in Cile, con 9 stazioni che coprono sia la campagna che il mare, storie di sapori, memoria e significato. Questo tipo di turismo mette al centro i commercianti locali e cerca di rafforzare le economie locali.

Alghe, formaggi, vini, miniere di sale e paesaggi che vanno dalla costa alle zone aride della regione di O’Higgins. Varietà. Questa è la parola che definisce il tour che attraversa le diverse stagioni della zona, con un’attenzione particolare al cibo e ai produttori locali. Oggi riceve turisti da tutto il mondo e la richiesta da parte dei commercianti di partecipare a questa esperienza è in continua crescita.

“La Ruta de los Abastos si concentra su tre premesse: patrimonio, paesaggio e persone. Da qui, comprende i prodotti di questa “tavola gastronomica” che invita i viaggiatori a “mangiare un territorio”. Questo è il cambio di paradigma che abbiamo realizzato rispetto alle esperienze di turismo rurale tradizionale”, ha dichiarato Pamela Villagra, direttrice della Ruta de los Abastos.

Via delle alghe: il cochayuyo come asse principale

La prima tappa è la Ruta de las Algas (Rotta delle alghe) lungo la costa di Pichilemu. Si tratta di un tour guidato dall’esperta marera (termine coniato dai lavoratori del mare per indicare se stessi) di Caleta Los Piures, Cecilia Vargas, la cui attività legata al mare risale a quattro generazioni fa.

Sia il tour che l’esperienza culinaria ruotano attorno a un prodotto in particolare: il cochayuyo. Quest’alga, considerata un “superfood”, si trova tradizionalmente sulla costa cilena e si distingue per il suo alto contenuto nutrizionale. Possiede calcio, ferro, magnesio e manganese; è inoltre un’ottima fonte di vitamine come A, B1, B12, C, D, E e acido folico.

Durante il tour, la guida racconta la storia del luogo, mostra le tecniche di raccolta delle alghe e termina con una degustazione di diversi piatti a base di cochayuyo: ceviche, charquicán, empanadas e snack a base di questa alga.

Herencia de Campo e Food & Wine Studio

Una volta terminato il tour della costa, è il momento di visitare l’interno della Regione di O’Higgins, in particolare a Marchigue, per visitare il caseificio Herencia de Campo. Questo caseificio è specializzato nella produzione di formaggi artigianali a base di latte di capra, il cui tratto distintivo è la mungitura in proprio. Offre anche visite guidate e degustazioni dei suoi prodotti.

Il caseificio ha vinto la medaglia di bronzo all'”Araxá International Cheese Award” in Brasile per il suo formaggio di capra stagionato. Herencia de Campo offre prodotti meticolosamente lavorati ed è gestita dal suo proprietario, il rinomato fromelier cileno Alejandro Thomas.

Studio enogastronomico

Il ristorante segnalato dal New York Times come uno dei 52 posti al mondo in cui andare nel 2024 come uno dei 52 posti al mondo dove andare nel 2024, si caratterizza per il fatto che la maggior parte dei suoi piatti sono realizzati con ingredienti locali, ad eccezione del cioccolato e del caffè. Un elemento distintivo di questo ristorante è che il vino è la componente principale del menu, sia nei piatti che nell’abbinamento dei vini che li accompagnano.

Situato nel vigneto Viu Manent nella città di Santa Cruz, a 180 km da Santiago, è guidato da Pilar Rodríguez. La chef, pioniera nello sviluppo della cucina cilena contemporanea, è la prima cuoca delle Americhe a essere riconosciuta come ambasciatrice mondiale del turismo gastronomico dalle Nazioni Unite.

Salinas de lo Valdivia

Nell’esperienza delle Salinas de Lo Valdivia, comune di Paredones, conosciamo la tradizionale estrazione del sale marino, da secoli elemento essenziale della vita locale. Questa pratica artigianale è ancora attiva ed è considerata una preziosa fonte di patrimonio per la comunità, sia in termini culturali che economici.

Lo Valdivia si trova nella terra arida della Regione di O’Higgins, un terreno agricolo che non ha irrigazione e beneficia solo dell’acqua piovana.

Laguna di Cabeceras e Lolol

Nello stesso comune di Paredones si trova la Laguna di Cabeceras. Questo bacino idrico naturale è un ex lago salato e una fonte d’acqua per gli orti degli abitanti della zona. Tra questi ci sono salicornie, ortaggi e fragole.

In questo contesto, il piatto proposto in questa stagione è caratterizzato dagli ingredienti tipici della zona: agnello delle terre aride, quinoa, pasta d’aglio e paste fatte con farina di quinoa.

Lolol

L’ultima tappa della serie di luoghi ed esperienze della Ruta de los Abastos è Lolol, un nome che deriva dal Mapudungun (lingua mapuche) e significa “terra dei granchi e dei buchi”. Nella cittadina, situata nella provincia di Colchagua, i partecipanti potranno partecipare a una visita guidata in cui verrà raccontata la storia della città e le tradizioni della “terra huasa”, come viene chiamata popolarmente.

Il potenziale del Cile come destinazione gastronomica

Infine, Pamela Villagra ha sottolineato le caratteristiche che il Cile possiede per questo tipo di turismo e il ruolo di questo percorso nel metterlo in evidenza: “Perché il Cile è una potenza alimentare e non una destinazione gastronomica? La Ruta de los Abastos vuole dimostrare che possiamo cambiare questo modello. Credo che puntare su questo tipo di turismo sia virtuoso sotto tutti gli aspetti, perché ha un impatto diretto sullo sviluppo dei territori. Non c’è niente di meglio che viaggiare mangiando un luogo”.

Per saperne di più sulla Ruta de los Abastos è possibile visitare il sito web ufficiale.