L’ultra massimalismo di Alessandro Michele scuote l’alta moda di Parigi

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura

 


Milletrecento ore per realizzare il primo abito presentato all’interno di Place de la Bourse. La Regina Vittoria, Emily Dickinson e William Blake sono alcune delle reference che hanno ispirato il terzo outifit della sfilata Valentino ‘Vertigineux’ haute couture 2025. Tulle, satin, velluto, organza, cotone e paillettes compongono il look 19 disegnato da Alessandro Michele e realizzato dalle sapienti mani delle première. L’ultimo dei 48 look viene associato alle parole saggezza, champagne, nonna, Shakespeare, rivoluzione, hippie, matriarcato, bambola, vento, attraversamento del rito, eccetera. Sono 100 le pagine della cartella stampa inviata ieri ai giornalisti alcune ore dopo il più atteso show della fashion week di Parigi. La lettera firmata dal designer romano in cui cita, tra gli altri, Italo Calvino, Omero, Umberto Eco, James Joyce, è seguita da un elenco sterminato di tessuti, fibre, nomi, luoghi, numeri, colori, stati d’animo associati a ciascuna mise, specificando sempre le ore di lavoro necessarie per dare vita ad abiti da favola. Alcuni sembrano ispirati a costumi teatrali, ai personaggi delle fiabe Disney – sia principesse che villains – rubati a set cinematografici di film storici, dal Medioevo alla Golden Age hollywoodiana.

“La fascinazione per la lista e il gusto per l’enumerazione di cose, persone e fenomeni, hanno sempre accompagnato la storia dell’umanità”, esordisce Michele citando la “vertigine della lista” teorizzata dal semiologo Eco “per evocare quella sensazione che si produce nell’atto dell’elencazione tumultuosa, inarrestabile e ossessiva che spesso si interrompe sulla soglia di un eccetera”. Le modelle, di ogni età, hanno sfilato sulla passerella/palcoscenico prima di fermarsi rivolgendosi al pubblico, come protagoniste di una pièce teatrale. Alle loro spalle il numero identificativo di ciascuna uscita associato ai fiumi di parole, entrambi in versione digitale. La mise en scène creata da Michele gioca sulla dicotomia tra passato e presente, tra archivio e contemporaneità, tra analogico e digitale. Ciascuna mise catalogata da 1 a 48, come quando le mannequin presentavano i look mostrando il numero dell’outifit su un cartoncino. Dai pannier ai kimono, dal total black al patchwork, dalle forme allungate alle maxi gonne tempestate di paillettes. La sfilata, che ha reso per la prima volta lo stilista capitolino a tutti gli effetti un couturier, è una riflessione che va oltre i meri vestiti, come era prevedibile conoscendo la sua capacità di affabile storyteller.

Dettagli della collezione Valentino ‘Vertigineux’ haute couture 2025, ph. Courtesy of Valentino

“Queste riflessioni mi hanno fatto compagnia durante la preparazione del mio primo show di haute couture. E mi hanno spinto ad immaginare ogni abito, unico, finito ed irripetibile, come un catalogo ininterrotto e potenzialmente infinito di parole: una lista sgrammaticata che procede per accumulo e giustapposizione. Quarantotto abiti: quarantotto liste. In ognuna di queste liste coabitano elementi materiali ed immateriali: grandezze misurabili, fili emotivi, riferimenti pittorici, appunti merceologici, trapunte biografiche, trame cinematografiche, geometrie cromatiche, cuciture filosofiche, segni musicali, orditi simbolici, ricami linguistici, pieghe del tempo, frammenti botanici, archetipi visivi, tessuti storici, intarsi narrativi, nodi relazionali, eccetera”. Prima il défilé sulle note del ‘Romeo e Giulietta’ di Sergei Prokofiev e poi il finale in una sorta di tempesta stroboscopica, non dissimile dalle tempeste di pareri discordanti che suscitano le collezioni di Michele, come dimostrano le review dei giornalisti e i commenti sui social. Il buio in sala e la luminosità delle applicazioni sugli indumenti, la necessità di approfondire l’eccellenza sartoriale grazie ai contributi condivisi sui social ma, oltre a ruches e i merletti, spiega lo stilista, c’è (molto) di più.

Sconto crediti fiscali

Finanziamenti e contributi

 

“Ogni abito non è, dunque, soltanto un oggetto, ma il nodo di una rete di significati: una cartografia vivente che conserva traccia di memorie visive e simboliche. È un archivio narrativo in cui gli accostamenti improbabili trovano armonia, dove i rimandi attraversano epoche e culture, e gli echi di storie passate risuonano nel presente. Si tratta di una lista che si espande in un’esplosione di accostamenti, rimandi, echi fino al limite del dicibile. È il viaggio nella vertigine di una molteplicità incompiuta”.

Dettagli della collezione Valentino ‘Vertigineux’ haute couture 2025, ph. Courtesy of Valentino

Il défilé di Valentino rappresenta l’unica novità nel calendario di sfilate che, anzi, vede l’assenza di Iris Van Herpen, Thom Browne, Mugler, Fendi e Balenciaga (ma il direttore creativo Demna era in prima fila ad applaudire Michele insieme a Elton John, Alba Rohrwacher, Colman Domingo e Carla Bruni-Sarkozy).

La storia di Valentino è legata a doppio filo alla haute couture, il fondatore Valentino Garavani ha impresso un segno indelebile nell’immaginario collettivo che va oltre gli addetti ai lavori. Se per alcune maison l’alta moda è un esercizio di stile, un esperimento creativo più concettuale che commerciale per la griffe del gruppo Mayhoola assume un ruolo non secondario nel turnover aziendale. La prima sfilata di Michele rappresenta, come è stato per il ready to wear, un netto distacco dall’estetica delineata dal predecessore Pierpaolo Piccioli, com’è giusto che sia. Da ieri le top client del marchio hanno un nuovo universo stilistico, mai così onirico, in cui potersi immergere. La sfida sarà capire quante sceglieranno di perdersi nella vertigine massimalista alimentata da Alessandro Michele.

Finale della sfilata Valentino ‘Vertigineux’ haute couture 2025, ph. Courtesy of Valentino



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Prestito condominio

per lavori di ristrutturazione