La premier continua la sua controinformazione su Almasri. Con il sostegno di TeleMeloni

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Conto e carta

difficile da pignorare

 


Bruno Vespa difende il governo e le opposizioni insorgono. La presidente del Consiglio festeggia i sondaggi favorevoli: «Vado avanti, a testa alta». Intanto la propaganda sul caso del generale libico non si ferma. Dalla Ue arriva un “richiamo” all’Italia sulla Cpi.

La guerra dichiarata di Giorgia Meloni alle toghe corre sui canali social e istituzionali. Illumina un legame, fino a oggi apparentemente lontano, tra il berlusconismo e il melonismo. Con un ritorno anche dei protagonisti di un tempo che credevamo estinto: Bruno Vespa, l’arsenale Mediaset, il servizio pubblico. Tutti alla corte della premier contro i giudici rossi.

Inevitabile non pensare a una connessione tra l’ex leader di FI e la premier. Lui che era sceso in campo sull’onda di Tangentopoli contro i giudici «comunisti» e la leader di Fratelli d’Italia, che ha cominciato a fare politica dopo l’omicidio di Paolo Borsellino.

Finanziamo agevolati

Contributi per le imprese

 

Ai tempi del governo Berlusconi e della sentenza Fininvest-Cir, era stato il magistrato Raimondo Mesiano a venire stigmatizzato da Mediaset per i suoi calzini turchesi. Oggi c’è TeleMeloni. Servizio pubblico che dopo flop e fuoriuscite scende in campo al fianco di palazzo Chigi. Scopo: difendere la premier e colpire il capo della procura di Roma Francesco Lo Voi.

Prima c’è stata la velina sui voli di stato utilizzati dal pm quando era in servizio a Palermo. Velina che è arrivata sulla scrivania di Gian Marco Chiocci. Il direttore del Tg1, giornalista di razza e autore di inchieste di peso sul Giornale come quella della famosa casa di Montecarlo che ha inguaiato Gianfranco Fini, ha fatto il suo lavoro: ha dato la notizia. 

A gennaio 2023 il sottosegretario Alfredo Mantovano ha sospeso l’uso dei voli di stato per il procuratore Lo Voi. Il servizio del Tg1 ha mostrato i documenti riservati del suo carteggio con l’autorità delegata, il ricorso al Consiglio di stato, la lettera al presidente della Repubblica. Un lavoro ben fatto che ha dato alla maggioranza l’occasione di strumentalizzare il tutto presentando l’atto dovuto del procuratore sul caso Almasri come una “ritorsione” per la decisione di Mantovano. 

E poco importa che, come ha svelato ieri Il Messaggero, Meloni, ricevuta la comunicazione di essere stata iscritta nel registro degli indagati insieme al sottosegretario e ai ministri Carlo Nordio e Matteo Piantedosi, ben prima di lanciare il suo attacco via social, sia salita al Quirinale per confrontarsi con Sergio Mattarella. Non si sa cosa i due si siano detti. Di certo il capo dello stato non avrà dato la sua benedizione all’operazione di propaganda che, giovedì sera ha avuto il suo culmine durante Cinque minuti, il talk show condotto su Rai1 da Bruno Vespa.

La difesa di Vespa

Ancora TeleMeloni. Con il giornalista che, durante il confronto tra Angelo Bonelli e Francesco Paolo Sisto, si è lanciato in una difesa accorata della premier: «Quello che i signori dietro la luce rossa non sanno ma che i parlamentari avvertiti, di tutti i partiti, sanno è che in ogni stato si fanno delle cose sporchissime anche trattando con i torturatori per la sicurezza nazionale».

Una sgrammaticatura che ha mandato su tutte le furie l’opposizione. «Altro che terza Camera, Vespa è diventato il portavoce ufficiale di palazzo Chigi», ha detto Sandro Ruotolo, responsabile Informazione del Pd. Per i Cinque stelle in Commissione Vigilanza Rai il giornalista «ha superato ogni limite, se vuole fare comizi si candidi con Fratelli d’Italia». E Alleanza Verdi Sinistra lo accusa di essere ormai «un megafono». Mentre il sindacato Usigrai sostiene che siamo di fronte «a propaganda che sa di regime». Lo scontro è aperto e a rispondere a stretto giro è prima la nuova formazione sindacale vicina alla destra Unirai: «Vespa ha espresso liberamente il suo pensiero». Quindi il protagonista: «All’Usigrai posso solo perdonare l’ignoranza. Mi meraviglia il M5s che ha un presidente premier in due governi. Dovrebbero sapere benissimo che operazioni moralmente discutibili vengono fatte in ogni stato da governi di ogni colore per ragioni di sicurezza nazionale. Invece che denunciarmi alla Vigilanza Rai chiedano chiarimenti al Copasir».

Fortino Chigi

Intanto la squadra social di Meloni festeggia. Sono virali gli estratti (addirittura due) dell’intervento a La ripartenza, evento organizzato dal giornalista Nicola Porro dove la premier bolla l’iniziativa di Lo Voi come «un danno alla nazione» e l’esempio di come «un pezzetto di magistratura» vuole «governare». Ancora di più il video in cui Meloni annuncia l’atto di iscrizione.

Mentre la presidente del Consiglio, letta la Supermedia di Youtrend che dà Fratelli d’Italia al 30 per cento, commenta su Facebook: «Non guardo spesso i sondaggi. Non perché non siano importanti, ma perché penso che il miglior modo per ottenere fiducia sia lavorare ogni giorno con serietà e determinazione. Tuttavia, è difficile non notare un dato: nonostante gli attacchi gratuiti quotidiani e i tentativi di destabilizzare il governo, il sostegno degli italiani rimane solido. Per me, questo significa una cosa sola: che il lavoro che stiamo facendo per difendere l’interesse nazionale, creare opportunità per le nostre imprese e rafforzare la nostra nazione è quello giusto. Grazie per la fiducia. Io vado avanti, come sempre, a testa alta»

Cessione crediti fiscali

procedure celeri

 

Da Bruxelles un portavoce della Commissione europea esprime il sostegno, inevitabile, alla Corte penale internazionale (ma evita di entrare nel merito della vicenda Almasri). Da Roma Elly Schlein, ospite di Piazzapulita, sottolinea che l’attacco giudiziario serve a «spostare l’attenzione dall’economia che è ferma, dalla produzione industriale che cala da 20 mesi, dai salari che calano». Il fatto è che sembra funzionare.

© Riproduzione riservata



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link