Intelligenza artificiale: Mazzeo, Toscana diventi polo di innovazione per l’Europa

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31 Gennaio 2025

Il presidente del Consiglio regionale a palazzo Vecchio, al convegno ‘Le sfide dell’intelligenza artificiale’ a cura di Corecom Toscana e Arcidiocesi. Il presidente del Comitato per le comunicazioni Marco Meacci: “Chiamati a un ruolo attivo, promuovendo la cultura della responsabilità, della tutela dei diritti dei cittadini e dell’accesso equo alle informazioni”

Comunicato n. 0097

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Firenze – “L’intelligenza artificiale sta trasformando non solo il nostro modo di vivere, ma anche le dinamiche sociali, economiche e culturali” e il convegno di stamani ci permetterà di affrontare sotto molteplici punti di vista questo tema di urgente attualità, analizzandone sfide, opportunità e rischi. Così il presidente del Corecom Toscana Marco Meacci ha aperto l’evento a palazzo Vecchio.

Meacci ha ringraziato la sindaca di Firenze Sara Funaro, l’assessora all’intelligenza artificiale del comune di Firenze Laura Sparavigna, la Diocesi di Firenze, in particolare l’Arcivescovo Monsignor Gherardo Gambelli, “con cui – ha detto – abbiamo condiviso fin dall’inizio l’idea e l’organizzazione di questo evento”, l’Università di Firenze e la sua rettrice, Alessandra Petrucci e all’ordine dei giornalisti, con il presidente nazionale Carlo Bartoli. “Come Corecom della Toscana – continua –, il nostro impegno nel garantire una comunicazione equa, trasparente e rispettosa dei diritti dei cittadini si interseca in modo diretto con le sfide sollevate dalle nuove tecnologie. Il ruolo dei media, la loro responsabilità nell’informare correttamente, nonché il delicato equilibrio tra innovazione tecnologica ed etica, sono temi che richiedono attenzione e un confronto continuo”. “Le opportunità offerte dall’intelligenza artificiale sono immense – ha aggiunto Meacci –, ma lo sono altrettanto i rischi legati all’uso non regolamentato e irresponsabile di tali tecnologie. In questo scenario, il Corecom è chiamato a un ruolo attivo, promuovendo la cultura della responsabilità, della tutela dei diritti dei cittadini e dell’accesso equo alle informazioni”.

““Stiamo affrontando un tema cruciale per il nostro tempo”, ha dichiarato nel suo intervento il presidente del Consiglio regionale della Toscana, Antonio Mazzeo. “L’IA non è solo una tecnologia, ma una vera e propria infrastruttura cognitiva che ridefinisce i processi produttivi, il mondo dell’informazione e le dinamiche geopolitiche”.

Nella sfida geopolitica che è già cominciata tra Stati Uniti e Cina, dice Mazzeo, “l’Europa rischia di rimanere indietro, divisa tra il bisogno di innovare e la necessità di regolamentare. Deve superare l’approccio frammentato tra i suoi stati membri e investire in un’IA che sia non solo competitiva, ma anche conforme ai principi democratici e ai diritti fondamentali”. L’obiettivo dev’essere quello di lavorare per arrivare a “una sovranità digitale europea, con modelli proprietari e infrastrutture indipendenti, sarà decisiva per non dipendere esclusivamente da tecnologie sviluppate altrove”.

L’Europa e l’Italia devono essere protagonisti di questa rivoluzione, guidando l’IA verso un futuro che sia non solo intelligente, ma anche giusto, etico, afferma il presidente dell’Assemblea regionale. E la Toscana “può giocare un ruolo chiave in questa transizione. Con il progetto Toscana 2050, immaginiamo una regione all’avanguardia nell’adozione e nella regolamentazione dell’intelligenza artificiale, capace di coniugare innovazione e sostenibilità sociale. Questo significa investire in formazione avanzata per creare nuove competenze, promuovere l’uso etico dell’IA nelle istituzioni pubbliche e nelle imprese, e incentivare lo sviluppo di tecnologie AI che possano supportare il patrimonio culturale, la sanità e il turismo. Con il suo patrimonio culturale e scientifico, la nostra regione può diventare un polo di innovazione, promuovendo progetti di ricerca sull’intelligenza artificiale applicata ai beni culturali, alla sanità, all’industria e all’educazione”.

I media, in questo quadro, “sono tra i settori più impattati dall’IA. Ci sono questioni fondamentali: chi controlla gli algoritmi che selezionano le notizie? Quali rischi derivano dalla personalizzazione eccessiva dell’informazione? Come possiamo contrastare la diffusione di fake news generate dall’IA?”. Secondo Mazzeo, “è essenziale che il giornalismo resti un presidio di verità e di responsabilità, utilizzando l’intelligenza artificiale per migliorare la qualità dell’informazione senza snaturarne i principi fondamentali”.

“L’intelligenza artificiale – ha detto l’Arcivescovo Monsignor Gambelli – è un’invenzione dalle enormi potenzialità, ed è uno strumento potentissimo del cui utilizzo ancora non conosciamo tutti gli effetti. Non è né un bene, né un male, dipende dall’uso che l’uomo ne fa. Siamo chiamati a riflettere proprio sull’etica dell’intelligenza artificiale perché tutto avvenga nel rispetto della dignità della persona umana”.

“Dobbiamo lavorare tutti – ha detto la sindaca Funaro – e penso che le istituzioni siano le prime a doverlo fare per far sì che l’intelligenza artificiale sia a servizio della comunità. Dobbiamo essere noi a guidare i processi e ad utilizzarla nel miglior modo possibile”. Funaro ha portato alcuni esempi sulle azioni portate avanti per come amministrazione comunale, dal coordinamento dei semafori, alla smart city control room. “L’Ia – ha concluso – se tenuta insieme ad obbiettivi, programmi e principi etici può essere realmente molto utile”.

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“L’intelligenza artificiale non è un pericolo se si sa gestire – ha affermato la rettrice dell’Università di Firenze Alessandra Petrucci – e come università siamo pronti a lavorare su questo tema, cercando di porre in atto la transdisciplinarietà in modo tale che i ragazzi possano prendere coscienza di quello spirito critico giusto per imparare a fare determinate domande. Ricordiamoci – ha concluso – che l’IA senza l’intelligenza umana non esisterebbe e che quella umana che guida quella artificiale”.

Nel primo momento di approfondimento si è affrontata la tematica ‘Etica umana e intelligenza artificiale’ con Laura Sparavigna, Carlo Bartoli, presidente Consiglio nazionale Ordine dei Giornalisti, Claudio Ubaldo Cortoni, Pontificio Ateneo Sant’Anselmo, Elda Brogi dell’Istituto Universitario Europeo, Silvano Zipoli Caiani e Matteo Galletti dell’università di Firenze. A moderare, la giornalista Sara Bessi, presidente UCSI Toscana.

Al secondo focus, invece, su ‘Innovazione tecnologica, media e intelligenza artificiale’, cui ha preso parte anche il presidente Mazzeo, sono intervenuti Marco Mencacci, dirigente Comune di Firenze, Agnese Pini, direttrice QN La Nazione, Alberto Peruzzi dell’università di Firenze. A moderare Benedetta Baldi, vicepresidente Corecom Toscana.

Presenti i componenti del Corecom Carlotta Agostini, Bianca Maria Giocoli e Biagio Depresbiteris e gli studenti del liceo di scienze umane Niccolò Machiavelli.

 

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Responsabilità di contenuti, immagini e aggiornamenti a cura dell’Ufficio Stampa del Consiglio regionale della Toscana

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