Si è tenuto giovedì mattina, al Museo M9 di Mestre, il convegno “Mafie in Veneto. Presenza nell’economia e nell’ambiente”, con la seconda sessione “Donna è Impresa – Attività economiche in presenza di mafia”, un incontro dedicato all’imprenditoria femminile e alle sfide che le donne affrontano in contesti economici influenzati dalla criminalità organizzata. L’evento, moderato da Vallì Zillio, presidente della Sezione Veneto dell’Albo Gestori Ambientali e del Comitato Imprenditoria Femminile della CCIAA di Venezia Rovigo, ha visto un’ampia partecipazione, anche giovanile. La mattinata è stata aperta dall’intervento di Emanuela Fattorel, segretario generale della Camera di Commercio di Venezia Rovigo.
Tra i momenti più rilevanti, Anna Maria Moressa, economista del Research Department di Intesa San Paolo, ha presentato un’analisi approfondita sull’imprenditoria femminile, sottolineando come, in un contesto di incertezze economiche globali, le donne si distinguano per la capacità di valorizzare il capitale umano. Le iniziative di flessibilità oraria, smart working e formazione sono solo alcune delle caratteristiche che fanno emergere le imprese femminili, che, secondo uno studio di Intesa Sanpaolo, sono anche più presenti nei board delle imprese del Made in Italy e delle società Benefit, dimostrando una spiccata attenzione per temi sociali e ambientali.
Un altro intervento significativo è stato quello di Stefania Grasso, figlia di Vincenzo Grasso, imprenditore vittima della ’ndrangheta, che ha condiviso una testimonianza emozionante. Grasso ha raccontato la storia del padre, un uomo che, trent’anni fa, cercava di avviare un’attività in una Calabria oppressa dalla criminalità organizzata. La sua narrazione ha evidenziato come il problema delle mafie, inizialmente percepito come fenomeno tipico del Sud, stia ormai coinvolgendo anche il Veneto. Annabel Hernandez, giornalista e scrittrice messicana, ha poi portato una prospettiva internazionale, raccontando esempi di riscatto femminile in Messico.
Successivamente Antonella Baretton, rappresentante del Comitato Pari Opportunità dell’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Venezia, ha approfondito alcune casistiche in cui il professionista può incorrere nell’esecuzione del proprio mandato, come custodia giudiziaria, deleghe alla vendita in asta, o ruoli di curatore fallimentare. Baretton ha enfatizzato l’importanza di una rete di supporto immediata, che coinvolga le forze dell’ordine, la Procura e altre autorità, per garantire al professionista la libertà di operare senza condizionamenti, spesso percepiti solo attraverso esperienza e sensibilità. La sessione mattutina si è conclusa con l’intervento di Francesca Zottis, vicepresidente del Consiglio Regionale del Veneto, che ha sottolineato l’importanza di un impegno collettivo nella lotta alla criminalità organizzata.
Nel pomeriggio, il convegno è proseguito con una sessione intitolata “Storie di Donne: il loro NO alla mafia!”, moderata da Don Giorgio De Checchi, referente nazionale di Libera per il progetto “Liberi di Scegliere”. L’incontro ha messo in luce le storie di donne che, nonostante le difficoltà, si oppongono fermamente alla cultura mafiosa. Enza Rando, senatrice e membro della Commissione Parlamentare Antimafia, ha aperto il pomeriggio parlando proprio del progetto “Liberi di Scegliere”, un percorso di speranza per giovani e donne intrappolati in contesti mafiosi, e ha ripercorso i diversi passaggi che hanno portato allo sviluppo del progetto: dalla sua nascita al procedimento parlamentare per la promulgazione di una legge che riconosca e disciplini tale opzione a tutela delle donne e figli di mafiosi che si vogliono affrancare dalla realtà di provenienza.
Sandra Odeth Gerardo Pérez, antropologa e ricercatrice, ha quindi approfondito il tema delle violenze in Messico e del saccheggio delle economie locali ad opera delle organizzazioni criminali. La sua presentazione ha messo in evidenza il ruolo delle famiglie e dei collettivi che, sfidando il terrore, cercano di recuperare i propri cari scomparsi e di restituire umanità a chi è stato dimenticato dalle logiche economiche capitaliste.
Il convegno si è concluso con lo spettacolo teatrale “Ti racconto le mafie”, messo in scena dal Teatro Bresci, che ha offerto una narrazione emozionante sulla lotta alla mafia. Vallì Zillio, presidente del Comitato Imprenditoria Femminile della CCIAA di Venezia Rovigo, ha chiuso l’evento ribadendo l’importanza di continuare a sensibilizzare la società civile sui temi trattati.
La seconda edizione del convegno “Mafie in Veneto – Presenza nell’economia e nell’ambiente” ha offerto uno spazio di riflessione sulle problematiche legate alla criminalità organizzata e sull’impatto sull’economia e sull’ambiente. L’evento è stato organizzato dalla Sezione regionale del Veneto dell’Albo Gestori Ambientali, Unioncamere Veneto, Libera, il Comitato Imprenditoria Femminile della CCIAA di Venezia Rovigo, con il patrocinio di ANCI Veneto, Albo Nazionale Gestori Ambientali, Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Venezia.
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