Consorzi di Bonifica, Confagricoltura Toscana: “Le aziende agricole meritano più ascolto”

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Confagricoltura Toscana accoglie con interesse i propositi illustrati dai Consorzi di Bonifica lo scorso 21 gennaio, riconoscendone l’importanza e il valore per la tutela del territorio. Tuttavia restano aperti alcuni nodi fondamentali che non possono essere ignorati.

“Le aziende agricole – sottolinea Gianluca Cavicchioli, direttore di Confagricoltura Toscana – sono spesso le prime a subire le conseguenze di eventi climatici estremi, dall’esondazione dei fiumi all’erosione dei terreni, fino alla perdita di valore dei fondi. Eppure, nonostante il loro ruolo centrale, continuano a non essere fra gli  attori principali nei processi decisionali. È tempo di cambiare approccio e dare agli agricoltori il giusto riconoscimento.”

Confagricoltura Toscana evidenzia come, nonostante il lavoro svolto dai Consorzi, persistano criticità, irrisolte. Chi si fa carico dei danni derivanti da un sistema che, in alcuni casi, non riesce a intervenire con la dovuta tempestività? Troppo spesso il peso economico ricade unicamente sulle imprese agricole, senza un’adeguata compensazione o supporto.

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“Non vogliamo generalizzare – prosegue Cavicchioli – perché ci sono realtà in cui gli interventi funzionano bene. Ma cosa succede dove, invece, non si riesce ad agire? Perché le responsabilità ricadono sempre sugli stessi soggetti? È giunto il momento di passare ai fatti, senza ulteriori rinvii.”

Un primo passo concreto potrebbe essere il tavolo tecnico annunciato durante la conferenza stampa dei Consorzi. Bene l’impegno a discutere, ma come detto  servono soluzioni immediate e attuabili. Gli agricoltori non possono attendere all’infinito”, aggiunge il direttore di Confagricoltura Toscana. Tra le priorità indicate dall’associazione vi è la progettazione di un sistema irriguomoderno, efficiente e strutturato, che garantisca la tenuta del comparto agricolo in un contesto di cambiamenti climatici sempre più estremi. Inoltre, Confagricoltura Toscana solleva dubbi sull’efficacia di alcune restrizioni ambientali, come quelle imposte nei Siti di Rete Natura 2000 o nelleriserve naturali, quando finiscono per limitare le attività agricole senza un reale beneficio per l’ecosistema.

Preservare l’ambiente è fondamentale – conclude Cavicchioli – ma non possiamo trascurare la sostenibilità economica e la libertà d’impresa. È necessario trovare un equilibrio tra tutela del territorio e sopravvivenza delle aziende agricole. Senza interventi mirati, il rischio è che i problemi rimangano tali e che a pagarne il prezzo siano sempre gli stessi.” Confagricoltura Toscana ribadisce la propria disponibilità a collaborare per una gestione efficace e condivisa del territorio, con l’obiettivo di garantire benefici concreti per tutti.

Fonte: Confagricoltura Toscana

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