Battaglia di Pavia, 500 anni dopo: un anno di eventi e rievocazioni

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Il 24 febbraio 1525, nei campi intorno a Pavia, si combatté uno scontro destinato a segnare per sempre la storia d’Europa: la Battaglia di Pavia. In quel giorno, l’esercito imperiale di Carlo V inflisse una sconfitta decisiva ai francesi di Francesco I, aprendo una nuova fase nei conflitti europei e trasformando radicalmente le strategie militari grazie all’uso innovativo delle armi da fuoco. A cinquecento anni di distanza, la città di Pavia si prepara a celebrare questo anniversario con un ricco programma di eventi che attraverserà tutto il 2025, coinvolgendo istituzioni, studiosi, artisti e appassionati di storia da tutta Europa.

L’iniziativa è promossa dal Comune di Pavia in collaborazione con la Camera di Commercio di Cremona-Mantova-Pavia, la Fondazione Monte di Lombardia – con Intesa Sanpaolo come main partner – e l’Università di Pavia, che partecipa come membro del Comitato Promotore e di Alto Coordinamento. L’obiettivo è offrire una prospettiva multidisciplinare sulla battaglia e il suo impatto, non solo per la città, ma per l’intero continente.

Tra gli appuntamenti più significativi spicca la grande rievocazione storica del 23 febbraio 2025 al Castello di Mirabello, con oltre 500 figuranti provenienti da tutta Europa che faranno rivivere l’atmosfera dell’epoca. Nei giorni precedenti sarà possibile visitare un accampamento militare ricostruito nei minimi dettagli, permettendo ai visitatori di immergersi nella quotidianità dei soldati del Cinquecento.

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Ad arricchire il programma, una mostra multimediale al Castello Visconteo, inaugurata il 14 febbraio, che offrirà un’esperienza immersiva per comprendere la battaglia nel suo contesto storico. L’esposizione avrà come fulcro l’opera di Mario Acerbi L’assedio di Pavia (1932), proveniente dalla collezione Intesa Sanpaolo. Sempre al Castello Visconteo, dal 18 settembre, prenderà il via un’altra mostra che metterà in luce la straordinaria produzione artistica rinascimentale legata all’evento, con opere di grande rilievo, tra cui gli spettacolari arazzi del Museo di Capodimonte, realizzati pochi anni dopo la battaglia su disegni di Bernard van Orley.

Non mancheranno momenti di approfondimento storico e scientifico: il 7 aprile si aprirà un convegno internazionale all’Università di Pavia, che vedrà la partecipazione di studiosi di fama mondiale per analizzare le conseguenze politiche e culturali dello scontro. Anche il pubblico potrà scoprire di più grazie al documentario “La Battaglia di Pavia e altre storie”, il cui primo episodio sarà proiettato in anteprima il 21 febbraio al Cine-Teatro Politeama, per poi andare in onda su Sky Arte il 24 febbraio.

A completare il calendario ci saranno eventi che spazieranno dalla musica – con il Concerto per il Cinquecentenario della Banda dell’Esercito Italiano il 24 febbraio al Teatro Fraschini – allo sport, con la gara podistica “Corri Battaglia di Pavia” il 30 marzo, che attraverserà i luoghi simbolo dello scontro.

La Battaglia di Pavia non fu solo un episodio militare, ma un vero spartiacque nella storia europea. Fu il primo scontro in cui le armi da fuoco, in particolare gli archibugi, giocarono un ruolo determinante, segnando il tramonto della cavalleria pesante e l’inizio di una nuova era nelle strategie belliche. Il re di Francia, Francesco I, fu fatto prigioniero e condotto in Spagna, sancendo la supremazia di Carlo V e della dinastia asburgica sul continente.

Ma la battaglia ebbe anche profonde conseguenze per la città di Pavia: nei mesi successivi, la popolazione dovette affrontare saccheggi e devastazioni, testimoniati dai documenti storici che verranno esposti nella mostra “La miseranda Citade” (aprile-giugno 2025), curata dall’Archivio Storico Civico e dalla Biblioteca Carlo Bonetta. Questo evento offre così l’opportunità di riflettere non solo sulla guerra, ma anche sulle sue ripercussioni sulla vita quotidiana di una città assediata.

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Le celebrazioni del Cinquecentenario rappresentano anche un’importante occasione di promozione turistica e culturale per Pavia. Il Sindaco Michele Lissia ha sottolineato come la città si stia impegnando per rendere questi eventi un volano di crescita: “Il nostro obiettivo è coinvolgere l’intera comunità e attirare visitatori dall’Italia e dall’estero, valorizzando il nostro patrimonio storico, artistico e gastronomico”.

Anche la Fondazione Monte di Lombardia ha evidenziato il valore strategico dell’iniziativa. Il Presidente Mario Cera ha dichiarato: “Questo anniversario è un’occasione unica per rilanciare a livello internazionale la città di Pavia, la sua storia e la sua cultura”.

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Dal canto suo, il Vicepresidente della Camera di Commercio, Giovanni Merlino, ha sottolineato come l’evento sia destinato ad attrarre turisti da tutta Europa, in particolare dai paesi che presero parte alla battaglia: Spagna, Francia, Germania, Inghilterra e Austria. Anche il Rettore dell’Università di Pavia, Francesco Svelto, ha ricordato come l’ateneo seppe riprendersi dalle devastazioni e continuare a essere un centro di eccellenza accademica, attirando studenti da tutta Europa.

Il Cinquecentenario della Battaglia di Pavia non sarà solo una commemorazione, ma un’occasione per riflettere sulle connessioni tra passato e presente, su come la storia continui a influenzare il nostro mondo e su come eventi di cinque secoli fa possano ancora parlarci delle sfide geopolitiche di oggi.





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