Treni, autobus, tram e metro gratuiti per gli under 26. Che ne è stato della promessa con cui il governatore del Piemonte Alberto Cirio ha provato a sedurre studenti e giovani lavoratori in vista delle urne? Dei fondi che servirebbero non c’è traccia nelle bozze del Bilancio di previsione in questi giorni all’esame delle Commissioni regionali. La misura era finita nel programma con cui Cirio a giugno 2024 ha ottenuto il rinnovo del mandato per altri cinque anni e si rintraccia sul suo sito personale alla voce “Infrastrutture, collegamenti e mobilità”, tra le priorità dei primi cento giorni.
Vi si legge: “Si comincia entro la fine del 2024 a Torino e nell’area metropolitana con l’obiettivo di ampliare la sperimentazione ad altri centri urbani, che potranno anche beneficiare del maggior sostegno del Tpl e ridurre il traffico veicolare. La misura mira a rendere più attrattiva la nostra regione per gli studenti universitari e i giovani talenti e per sostenere le famiglie”. La sicurezza ostentata sulla carta si è trasformata in imbarazzo quando è arrivato il momento di discutere la variazione del Bilancio regionale, a novembre 2024.
Un mese dopo, interpellato da La Stampa, il presidente nel rimandare la “sperimentazione” al 2025 ha riferito di aver riunito attorno a un tavolo il Comune, l’azienda di trasporto pubblico Gtt, le fondazioni bancarie (Compagnia di San Paolo e Crt in testa) e gli Atenei cittadini (Unito e Politecnico) per partecipare all’esborso. La Regione avrebbe impegnato dodici milioni erogati dal Ministero dell’Ambiente per l’abbattimento dello smog e il miglioramento della qualità dell’aria. Il ministero di Pichetto Fratin però ha stretto i rubinetti e giusto ieri l’assessore Matteo Marnati ha dovuto comunicare al Consiglio sforbiciate milionarie al budget per le emergenze ambientali: un milione di euro in meno per la qualità dell’aria (che a Torino è tra le peggiori d’Italia) e 1 milione e 400mila euro in meno ad Arpa, che per le sue attività dovrà attingere anche ai 7 milioni derivanti dalle sanzioni inflitte negli anni passati.
Una scelta simbolica eloquente, visto che pochi giorni fa il rapporto di Greenpeace sugli inquinanti Pfas nelle acque ha certificato la più alta concentrazione di Pfoa d’Italia nel Comune di Bussoleno, in Val di Susa. Proprio ad Arpa, infatti, sono demandati i controlli sulle acque e sull’inquinamento delle falde, oltre all’attuazione del Piano sulla qualità dell’aria. Ma è soprattutto sui mezzi pubblici gratis che le opposizioni si scatenano.
Per il M5s è “l’ennesima presa in giro nei confronti dei cittadini piemontesi, caduti vittima dell’affabulatore Cirio”. “Chiediamo al presidente Cirio di metterci la faccia – si legge in una nota – e chiarire se intende davvero mettere in atto questa misura. È sempre facile, in campagna elettorale, raccattare voti sfruttando i giovani”. Anche per Alleanza Verdi Sinistra la misura “resta un miraggio”. “Non ci resta che dedurre che anche nel 2025 studenti e studentesse, nonostante gli annunci, continueranno a pagare a caro prezzo i loro abbonamenti, che peraltro sono aumentati di oltre il 15% negli ultimi tre anni, visto che la Regione non è intervenuta per contenere gli effetti dell’inflazione”, dichiara la consigliera Alice Ravinale.
Dalla Regione assicurano che “entro quest’anno” partirà una sperimentazione a Torino e che ci sono interlocuzioni in corso con gli altri Comuni interessati, a partire da quelli che ospitano facoltà universitarie, sempre con la formula della partnership pubblico-privata e le fondazioni bancarie coinvolte. Solo nel capoluogo secondo le stime servirebbero 10 milioni. Il ritardo – spiegano – non sarebbe legato a una mancanza di fondi, piuttosto al tempo necessario per quantificare le risorse disponibili e censire gli operatori del trasporto pubblico locale. Dal Pd fanno però notare che la misura in cantiere non è affatto quella promessa in campagna elettorale. “La formula proposta dalla Giunta – si legge in una nota firmata dalle consigliere Nadia Conticelli e Simona Paonessa – prevede il trasporto pubblico gratuito solo nella città in cui si studia, unicamente urbano e rivolto esclusivamente agli universitari, dimenticandosi degli studenti delle scuole superiori e di molti altri giovani che hanno scelto di lavorare ma che utilizzano i mezzi pubblici”.
Al di là delle rassicurazioni verbali (“useremo soldi che abbiamo risparmiato”) nessuno sa dire con certezza quanti e quali siano le risorse impegnate. “Le risorse per il Bonus trasporti ci sono e le espliciteremo chiaramente nel bilancio, in modo che tutti possano comprenderle, in una voce che non sia annegata fra le varie misure che arrivano dal Ministero dell’Ambiente”, si limita a dire l’assessore ai trasporti Marco Gabusi. “Anche se nella Commissione bilancio è difficile farle emergere, confermiamo che le risorse ci sono e la misura partirà, come detto ieri in Commissione, mettendoci la faccia”.
Nel mirino delle minoranze poi c’è anche il bando per il rinnovo delle flotte commerciali, che prevede incentivi pubblici per acquistare o noleggiare mezzi a combustibili fossili. Per Avs “una misura fuori dal tempo”.
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