Sisma, aumento costi parametrici compenserà la fine del superbonus – Notizie

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Il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, ha espresso piena soddisfazione per i risultati raggiunti nella Cabina di coordinamento sisma che si è tenuta oggi pomeriggio con il Commissario Castelli.

Diversi i provvedimenti adottati durante la riunione, tra cui l’ordinanza che ha disposto l’aumento dei costi parametrici della ricostruzione degli edifici con danno grave, nonché la rivisitazione delle maggiorazioni previste dal Testo. Questa ordinanza consentirà di compensare senza problemi la fine dell’abbinamento delle agevolazioni fiscali previste dal Superbonus a copertura degli accolli derivanti dalle approvazioni progettuali. La decisione è arrivata alla fine di una nutrita serie di incontri tra la Struttura Commissariale, gli Uffici speciali e la rete delle professioni che hanno consentito di arrivare ad una soluzione condivisa tra i soggetti coinvolti a beneficio dei cittadini. “E’ stato così onorato un impegno che avevamo assunto di fronte a tutti i soggetti coinvolti a cominciare dalle imprese di costruzioni per superare definitivamente la fase emergenziale e riportare la ricostruzione su binari ordinari della contribuzione pubblica”, ha dichiarato il presidente Marsilio.

Sono stati stanziati fondi aggiuntivi per alcuni interventi già inseriti nel Programma del Dipartimento di Protezione Civile per la messa in sicurezza e ripristino della viabilità delle infrastrutture stradali interessate dagli eccezionali eventi sismici. In particolare, per l’Abruzzo sono stati concessi ulteriori 17 milioni di euro per 15 interventi di cui 5 nel Comune di Civitella del Tronto, 2 nel Comune di Valle Castellana e uno ciascuno nei Comuni di Teramo, Castelli, Penna Sant’Andrea, Campli, Colledara, Montorio al Vomano, Isola del Gran Sasso, Farindola.
Durante la riunione, su impulso del presidente Marsilio, è stata approvata l’ordinanza speciale che finanzia gli interventi del Piano Straordinario di Ricostruzione del Comune di Valle Castellana per un importo complessivo di circa 19 milioni di euro.

Sono previsti interventi di riqualificazione di spazi pubblici nelle numerose frazioni del comune e la realizzazione di aree di emergenza.
Nel corso della riunione è stato definanziato l’intervento relativo alla scuola dell’infanzia “Arcobaleno” di Teramo, a seguito di una forte perdita di residenti, destinando circa due milioni e mezzo di euro per il recupero di un edificio scolastico dismesso nel quartiere della Cona. L’edificio verrà rigenerato per consentire nel mese di settembre di lasciare libera un’altra struttura della provincia che verrà destinata a servizio del liceo classico Delfico.

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Si è inoltre provveduto a dare impulso allo sviluppo della piattaforma informatica che permette ai tecnici di avere uno sportello unico per la presentazione delle pratiche di ricostruzione. Un notevole vantaggio che velocizza in maniera significativa la presentazione delle pratiche per la ricostruzione.
Sono stati inoltre approvati i nuovi schemi di convenzione con le società Fintecna ed Invitalia che in questo modo continueranno a fornire alla Struttura commissariale ed agli Uffici per la Ricostruzione personale tecnico ed amministrativo-contabile altamente qualificato a conferma del grande supporto dato delle due società per il superamento delle difficoltà connesse agli adempimenti per la ricostruzione.

“Abbiamo lavorato insieme alle Regioni, agli Usr e a tutte le associazioni di categoria, per raggiungere una soluzione adeguata alle necessità della ricostruzione privata, che non deve e non può arrestarsi con la complessa, seppur doverosa, fine dello strumento del Superbonus 110 – dichiara il Commissario alla Riparazione e Ricostruzione Sisma 2016 Guido Castelli -. Il Superbonus, seppur utile a coprire i costi in eccesso a carico dei cittadini che devono ricostruire, ha creato enormi disuguaglianze e alterazioni del mercato, con cui oggi l’intero sistema Paese si trova a fare i conti anche in termini di debito pubblico. Con questo provvedimento vogliamo garantire una continuità di risorse per i tanti cantieri in corso, oltre 7.800 in tutto il cratere con già 5,4 miliardi di euro liquidati alle imprese.

Questi aumenti sono frutto di un approfondito studio della situazione esistente, e riflettono le reali necessità della cantierizzazione, tenendo in conto tante variabili che in questi anni abbiamo conosciuto e affrontato. Specialmente per quanto riguarda i cosiddetti danni gravi che richiedono un intervento di demolizione e ricostruzione. Continueremo ad affiancare le Regioni, i sindaci, i cittadini e le imprese per il raggiungimento dell’obiettivo che ci accomuna tutti, restituire i nostri paesi alle loro comunità. Ringrazio in particolare i Presidenti delle Regioni Abruzzo Marco Marsilio, Marche Francesco Acquaroli, Umbria Stefania Proietti e l’assessore regionale del Lazio Manuela Rinaldi con cui ho condiviso la decisione in Cabina sisma. Per quanto riguarda la parte residua del plafond già impegnata del Superbonus 110 per spese da sostenere entro il 31.12.2025, stiamo lavorando con l’Agenzia delle Entrate a una circolare di chiarimento”.

Ad oggi il Superbonus era in grado di coprire circa il 20% della quota parte non coperta dal contributo
sisma. L’insieme di maggiorazioni del costo parametrico in Ordinanza, in alcune circostanze, raggiunge
allo stesso modo un aumento che va dal 15 al 20%. La ratio è infatti stata quella di rivalutare le maggiorazioni per i casi più complessi, a seconda della tipologia di cantiere, di intervento e di zona sismica, valutati come segue.

Per gli edifici con stato di danno pari a L1, L2 e L3 il costo parametrico aumenta del 3%, che diventa il 5% per gli edifici con L4. Con riferimento a quest’ultimi edifici è previsto un aumento del 2% della percentuale dell’incremento per gli interventi di efficientamento energetico. Nel caso di cantieri disagiati per cause, diverse dalle distanze minime, di oggettiva difficoltà di impostazione e di raggiungimento del cantiere l’incremento può essere riconosciuto fino al limite del 10%, cumulabile con l’incremento sempre del 10%, per quelli ubicati nei Comuni maggiormente colpiti.

Sono introdotti nuovi incrementi del 10% per la realizzazione di strutture portanti in legno nel caso di demolizione con ricostruzione di edifici con stato di danno L4; del 10% e 20% per la ricostruzione degli edifici con riduzioni significative rispettivamente del 25 e 50 % del volume e della superficie complessiva degli edifici originari; del 20% nel caso di progettazione volontaria di strutture alberghiere in classe d’uso IV di cui al paragrafo 2.4.2 delle vigenti Norme Tecniche per le costruzioni (D.M. 17 gennaio 2018), e anche nel caso di convitti, collegi e studentati; incremento fino al 14% per gli interventi di ricostruzione su immobili costruiti dopo il 1945 in ambito paesaggistico, equiparandolo a quanto già previsto per le ricostruzioni di immobili ante 1945.
Anche la modifica operata al regime degli incrementi per amplificazione sismica determina un aumento
delle percentuali a seconda della zona sismica. Ulteriori aumenti riguardano gli incrementi vigenti per la riduzione di superficie edificata in zone rurali e le percentuali delle maggiorazioni per gli interventi edilizia in aggregato o unitari.



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