l’ecosistema di innovazione e tutela ambientale

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Aprendo lo sguardo verso il futuro del monitoraggio ambientale, risulta implicito e necessario il legame tra quest’ultimo e le tecnologie avanzate che uniscono intelligenza artificiale, robotica e analisi satellitare.

In questo contesto, si fa spazio il progetto “EcoMonitoring”, un nuovo ecosistema di innovazione per la tutela dell’ambiente, che emerge tra le creazioni più promettenti per migliorare la protezione degli ecosistemi marini, lacustri e costieri. L’iniziativa, sviluppata da NeMeA Sistemi PMI innovativa, in collaborazione con partner di rilievo come AISMA, HEDYA, l’Università degli Studi Link, il Dipartimento di Ingegneria Elettrica ed Elettronica dell’Università degli Studi di Cagliari e ONTM – Osservatorio Nazionale Tutela del Mare, rappresenta un passo decisivo verso la salvaguardia dell’ambiente.

EcoMonitoring è stato selezionato all’interno del Bando per progetti di Ricerca Industriale e Sviluppo Sperimentale nei domini dell’Intelligenza Artificiale e della Robotica  emanato dall’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) sotto il programma RAISE (Robotics and AI for Socio-economic Empowerment), realizzato nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, Missione 4 finanziato dall’Unione Europea – NextGenerationEU. Il progetto si inserisce in un ecosistema di innovazione altamente competitivo, che coinvolge istituti di ricerca come l’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT), il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) e l’Università di Genova. Questo approccio punta a rendere l’Italia un punto di riferimento globale nell’utilizzo delle nuove tecnologie per la tutela dell’ambiente.

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La Liguria è stata scelta come luogo ideale per l’iniziativa, grazie alla sua tradizione d’eccellenza nella ricerca scientifica e tecnologica. In questa regione, che ospita alcuni dei centri di ricerca più avanzati in ambito robotico e nell’intelligenza artificiale, ha preso vita la cosiddetta “Robot Valley”, una fucina di innovazione destinata a diventare un laboratorio all’aperto, in cui le macchine intelligenti e l’uomo collaborano per migliorare la qualità della vita.

EcoMonitoring si propone di affrontare sfide tecnologiche particolarmente complesse in tre ambiti principali:

  1. intelligenza Artificiale per il monitoraggio ambientale: grazie a soluzioni avanzate di IA, il progetto è in grado di analizzare in tempo reale enormi volumi di dati ambientali, identificando tempestivamente minacce e anomalie.
  2. tecnologie satellitari e machine learning: l’utilizzo di immagini satellitari avanzate, combinate con algoritmi di machine learning, consente di monitorare con precisione fenomeni naturali, come tempeste e cambiamenti nei letti dei fiumi, fornendo informazioni utili per la gestione delle risorse naturali.
  3. piattaforma di gestione dei dati e EDGE Computing: sviluppata da EcoMonitoring, distribuisce e gestisce i dati provenienti da sensori IoT e droni, utilizzando l’EDGE Computing per garantire un monitoraggio continuo e altamente reattivo.

I dati raccolti tramite il sistema EcoMonitoring provengono da diverse fonti: immagini satellitari RADAR/SAR (utilizzando la costellazione COSMO Second Generation dell’Agenzia Spaziale Italiana) e boe intelligenti trainate da droni autonomi (Unmanned Surface Vessel – USV) a propulsione elettrica. Questi strumenti consentono di monitorare ampie aree marine e costiere in modo preciso ed efficiente, mantenendo altresì, un basso impatto ambientale.

Il cuore dell’innovazione di EcoMonitoring è rappresentato dalla capacità di elaborare i dati in tempo reale. Grazie all’utilizzo dell’EDGE Computing e agli algoritmi avanzati di Deep Learning, il sistema è in grado di rilevare minacce ambientali in modo tempestivo e generare avvisi immediati. I dati raccolti vengono archiviati in un Data Lake e resi accessibili tramite dashboard e geoportali, offrendo una visualizzazione chiara e dettagliata delle informazioni.

Più ancora, tra le caratteristiche maggiormente innovative del progetto, troviamo la sua capacità di monitorare l’ambiente senza l’utilizzo di strutture fisse: dai molti porti, alle Aree Marine protette, dove l’installazione di boe o altre strutture, potrebbe ostacolare la movimentazione, compromettere la sicurezza, oltre che avere un impatto negativo sull’ecosistema. Così Ecomonitoring, consente di raccogliere dati attraverso sensori IoT montati su droni e su boe trainate, senza alterare l’ambiente. Questo approccio riduce significativamente i costi, rispetto ai metodi tradizionali, che richiedono l’impiego di imbarcazioni con equipaggio umano, e permette di monitorare zone difficili da raggiungere.

L’integrazione di diverse fonti di dati, come immagini satellitari, sensori IoT e altre tecnologie, crea un ecosistema complesso che permette di fare previsioni precise e generare avvisi in tempo reale in caso di situazioni critiche. L’accuratezza delle informazioni fornite dal sistema è fondamentale per la protezione degli ecosistemi naturali e per la gestione sostenibile delle risorse ambientali.

EcoMonitoring non si limita ad essere un progetto tecnologico, ma rappresenta una risposta concreta alle sfide ambientali a livello globale. Grazie alla combinazione di intelligenza artificiale, robotica e tecnologie satellitari, il progetto fornisce uno strumento innovativo per monitorare e proteggere l’ambiente, prevenendo i danni causati dall’inquinamento, dal degrado ambientale e dai cambiamenti climatici. La sua capacità di operare in tempo reale e di offrire soluzioni rapide ed efficaci rende EcoMonitoring un esempio di come la tecnologia possa essere utilizzata per migliorare la qualità della vita e proteggere l’ambiente.

In sintesi, EcoMonitoring rappresenta una delle più significative innovazioni nel campo del monitoraggio ambientale. Il progetto sta tracciando una nuova strada per la protezione degli ecosistemi naturali: la combinazione di intelligenza artificiale, robotica e analisi satellitari non solo rende questa iniziativa un punto di riferimento a livello nazionale, ma anche un esempio da seguire per l’intera comunità internazionale.

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L’obiettivo è chiaro: salvaguardare l’ambiente in modo sostenibile e responsabile, preparandoci ad affrontare le sfide globali con soluzioni innovative e concrete.

RAISE (raiseliguria.it) mira a sviluppare e commercializzare soluzioni tecnologiche basate su sistemi robotici e intelligenza artificiale, che rispondano alle reali esigenze produttive e sociali del territorio ligure. Il progetto si propone di valorizzare e potenziare la ricerca e lo sviluppo in queste tecnologie per diverse aree di interesse, tra cui la sanità, la sostenibilità ambientale, i porti intelligenti e le smart city accessibili e inclusive. L’approccio di RAISE mette al centro i bisogni delle persone e del territorio favorendo il trasferimento di tecnologie innovative dalla ricerca al mercato, fornendo risorse, conoscenze e supporto per generare un’innovazione sostenibile, inclusiva e resiliente. Inoltre, il progetto mira a creare un ecosistema altamente attrattivo per aziende, investitori e ricercatori, sia a livello nazionale che internazionale.







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