la presentazione dei primi risultati su una nuova sperimentazione • Clarus

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Nel contesto del Progetto di rigenerazione culturale e sociale dei borghi storici del Matese, Castello del Matese e Letino, si terrà un incontro tecnico dedicato ai primi risultati della sperimentazione sulla Patata del Matese. L’evento, previsto per il 30 gennaio 2025 alle 18.00, si svolgerà presso il Centro di aggregazione socio-culturale di Letino (CE), nell’ex asilo comunale di via Filippo Turati (scarica la locandina).

Durante l’incontro verranno presentati i dati raccolti nel primo anno di sperimentazione, mettendo in evidenza sia le opportunità emerse che le criticità riscontrate nel percorso di valorizzazione di questo prodotto tipico del territorio matesino. Siamo nell’ambito di un percorso che unisce due piccole comunità, segnate dal comune bisogno di arginare il fenomeno dello spopolamento e rilanciare l’economia locale a partire dal patrimonio locale (culturale, agricolo, zootecnico) per garantire sostenibilità e vivibilità dei luoghi. L’intesa tra i due enti guidati dai sindaci Antonio Montone (Castello del Matese) e Pasquale Orsi (Letino) è valsa l’ammissione al finanziamento del Ministero della Cultura con fondi del piano Next Generation EU per un importo di 2milioni e 80mila euro su un totale di 39milioni di euro assegnati ai 22 progetti presentati in tutta la Campania. Risorse destinate a concretizzare gli obiettivi e nel frattempo conoscere gli step evolutivi del progetto, come nel caso dell’evento in programma domani.

La forza del progetto matesino è nel partenariato che vede accanto ai due Comuni inserirsi le competenze di diversi enti ed associazioni impegnati nella progettualità, nella ricerca, nell’analisi, nella promozione dell’intero percorso che dal 2024 ha preso concretamente forma. Si tratta di quattro università campane (Federico II, Dipartimento di Agraria e Dipartimento di Architettura; Luigi Vanvitelli, Unisannio; Università di Salerno); associazioni ed enti strettamente legati al territorio quali il  GAL Alto Casertano, SlowFood condotta Matese, Pro Loco Letizia, Pro Loco Rocca Alta, Love Matese, Fondazione San Bonaventura, ISISS di Piedimonte e Associazione regionale dei Tartufai. E soprattutto i produttori che abitano il territorio, i veri protagonisti della sperimentazione, circa una decina impegnati nella semina di patate ma anche di segale, altro prodotto storicamente ascrivibile alla storia agraria del Matese.

Ad intervenire sui risultati legati alla semina e al raccolto di patate della passata stagione saranno la Prof.ssa Enrica De Falco, del Corso di Studi di Agraria presso l’Università degli Studi di Salerno, e il Prof. Antimo Di Maro, docente del Corso di Studi di Agraria dell’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”: all’attenzione degli esperti i risultati raccolti sia nel campo sperimentale curato direttamente dalla Facoltà di Agraria presso l’azienda Falode, sia i risultati in campo aperto legati alle attività dei produttori che partecipano alla sperimentazione; accanto ad essi ci saranno gli imprenditori locali impegnati nella trasformazione e nel commercio del tubero: scorgere nella resa del terreno e nel suo prodotto i segni di futuro, questo l’obiettivo del programma.

Alle azioni di studio ed elaborazione dei dati raccolti si aggiunge la positiva novità nell’ambito del Progetto che vedrà la segale del Matese diventare Presidio Slow Food non appena verrà definito e accolto il disciplinare che ne regolerà la coltivazione e la trasformazione. Tale riconoscimento infatti implica l’impegno da parte dei produttori al rispetto di procedimenti che garantiscano standard di qualità prima della quantità e al contempo il suo valore identitario.

Per ulteriori informazioni, è possibile contattare il numero 329 537 7886 o scrivere all’indirizzo sodelgaudio@unisa.it.

Per approfondire
Castello del Matese / Letino. Parola d’ordine “insieme”: un progetto per il rilancio di antiche colture per combattere spopolamento e crisi climatica. Clicca
Il Matese al Salone del Gusto di Torino “Terra Madre”. In vetrina il progetto di rigenerazione dei borghi Letino e Castello del Matese. Clicca

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