Il Piano Mattei punta l’Etiopia. Italia partner per la digitalizzazione

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Fra i risultati più significativi della missione in Etiopia, va ricordato quello volto all’apertura di un incubatore per imprese ad alta innovazione tecnologica. L’accordo è stato siglato dal ministro delle Finanze etiope Ahmed Shide e dal ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, su delega del Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani

29/01/2025

Il Piano Mattei sta entrando davvero nel vivo, rafforzato dai partenariati strategici che le articolazioni del governo stanno sottoscrivendo. Un preciso impegno declinato fin dall’insediamento dal ministro Anna Maria Bernini, titolare del dicastero dell’Università e della Ricerca che ha fatto dell’internazionalizzazione una delle sue stelle polari.

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La missione in Etiopia, da dove il ministro e senatrice di Forza Italia è appena tornata, si colloca esattamente in questo solco. Come già anticipato da Formiche.net, la due giorni è stata particolarmente densa di impegni ed è la quarta visita che il ministro compie in Africa dopo le tappe in Sudafrica, Algeria, Marocco, Tunisia (Paesi, questi ultimi tre con i quali sono stati firmati altrettanti Memorandum of Understanding) e in Libia, dove è stata sottoscritta una dichiarazione d’intenti.

Rafforzare la collaborazione nel campo dell’alta formazione, intensificando gli scambi di studenti e docenti, promuovendo maggiormente programmi di dottorato comuni, di doppia laurea e di formazione transnazionale. Questi i principali focus dell’accordo siglato fra la titolare del Mur e l’omologo etiope Berhanu Nega.

Fra i risultati più significativi della missione, va ricordato senz’altro quello volto all’apertura di un incubatore per imprese ad alta innovazione tecnologica. Un progetto che può contare su finanziamento di 4,5 milioni di euro, che punta a formare e sostenere i giovani talenti etiopi con idee innovative di business. L’accordo è stato siglato dal ministro delle Finanze etiope Ahmed Shide e da Bernini, su delega del Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani.

Il progetto – che prevede l’apertura di un “Fab Lab” dotato di strumenti avanzati di produzione e prototipazione e di un “talent development hub” – è concepito per allinearsi agli obiettivi di sviluppo nazionale e alle strategie di creazione di posti di lavoro dell’Etiopia. Mira a migliorare l’erogazione dei servizi, favorire l’innovazione e l’imprenditorialità e promuovere la creazione di posti di lavoro in settori chiave attraverso tecnologie all’avanguardia e infrastrutture digitali.

L’apertura di questo hub è salutata con estremo favore dal ministro delle finanze etiope Ahmed Shide che, nel rimarcare la solidità dei rapporti con il nostro Paese, ha sottolineato che l’accordo concluso sposa gli obiettivi nazionali di sviluppo a lungo termine in settori quali l’agricoltura, l’industria, la salute, l’istruzione e più in generale con lo sviluppo del settore privato.

“Le relazioni tra l’Italia e l’Etiopia non sono mai state così solide e ricche di prospettive positive per il futuro – ha detto il ministro Bernini di ritorno dall’Africa – . Condividiamo partnership strategiche in molti settori chiave, dallo sviluppo sostenibile al supporto delle start up innovative. L’inclusione tra i Paesi pilota del piano Mattei rappresenta non solo una scelta, ma un segno tangibile della fiducia e dell’importanza che il nostro Paese attribuisce al ruolo dell’Etiopia nel nuovo approccio all’Africa, fondato sull’uguaglianza tra partner e su benefici reciproci”.

“Con il ministro dell’Educazione etiope, Berhanu Nega – prosegue – abbiamo firmato una dichiarazione congiunta per rafforzare la collaborazione nel campo dell’alta formazione, intensificando gli scambi di studenti e docenti, promuovendo maggiormente programmi di dottorato comuni, di doppia laurea e di formazione transnazionale. Università e accademie sono il cuore pulsante di questa prospettiva diversa rispetto al passato. Attraverso la conoscenza si possono trasformare le società e offrire gli strumenti per costruire insieme un futuro migliore per gli individui e per interi Paesi”.

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