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Nel Forum Multistakeholder di Cdp, l’indagine BVA Doxa sottolinea l’impegno degli italiani verso la sostenibilità e le sfide poste dall’intelligenza artificiale con la Cassa che gioca un ruolo cruciale nella crescita sostenibile, mirando a obiettivi concreti nel Piano Esg 2025-27. “Transizione deve essere giusta e non lasciare indietro nessuno”
Gli italiani stanno affrontando le grandi sfide della sostenibilità e dell’innovazione tecnologica con una maggiore consapevolezza e un atteggiamento sempre più pragmatico. Questo emerge dall’indagine Bva Doxa “Gli italiani tra sostenibilità e intelligenza artificiale: generazioni a confronto”, presentata nel corso del Forum Multistakeholder organizzato dal Gruppo Cassa Depositi e Prestiti (Cdp). L’evento, giunto alla sua terza edizione, ha riunito esperti e rappresentanti della società civile per discutere del futuro dello sviluppo sostenibile.
Dallo studio non emergono particolari differenze tra le generazioni in termini di conoscenze e sensibilità verso le tematiche ambientali e sociali. I giovani sotto i 35 anni, però, sembrano aver sviluppato un approccio più concreto e strutturato nei confronti degli obiettivi Esg (Environmental, Social and Governance), dimostrando di comprendere meglio la complessità del percorso verso la sostenibilità. Se da un lato c’è la consapevolezza che il cambiamento è necessario, dall’altro si percepisce anche una crescente difficoltà nel raggiungere questi traguardi.
Intelligenza artificiale: opportunità e preoccupazioni
L’innovazione tecnologica, con un focus particolare sull’intelligenza artificiale, è un altro tema che accomuna le generazioni. Se da un lato questa tecnologia è ormai parte integrante della vita quotidiana, dall’altro emergono preoccupazioni sempre più forti, soprattutto in materia di privacy e impatto sul mercato del lavoro. L’IA rappresenta un’opportunità straordinaria per il progresso, ma al tempo stesso solleva interrogativi etici e pratici che richiedono un attento monitoraggio e regolamentazione.
Al dibattito sul temi di “Giovani, Innovazione e Sostenibilità” hanno partecipato il Presidente di Cdp, Giovanni Gorno Tempini e l’amministratore delegato Dario Scannapieco, insieme a Dante Roscini, professore alla Harvard Business School, Giovanni Azzone, Presidente di Acri e Fondazione Cariplo, Francesca Dominici, professoressa di Biostatistica a Harvard, Costanza Carmignani, studentessa universitaria, Donatella Sciuto, rettrice del Politecnico di Milano, Fabrizio Testa, ceo di Borsa Italiana, e Barbara Gallavotti, divulgatrice scientifica.
Gorno Tempini: “Sostenibilità obiettivo comune, non deve lasciare indietro nessuno”
“Il dibattito di oggi – ha dichiarato il Presidente di Cdp, Giovanni Gorno Tempini – mette in luce la complessità della transizione ecologica e la difficoltà di bilanciare le esigenze degli investitori, i nuovi equilibri globali e le responsabilità sociali. La sostenibilità è a un crocevia a livello mondiale: la domanda a cui rispondere ora è quale approccio dobbiamo seguire per proteggerne gli aspetti positivi per coniugarla con competitività e crescita, in particolare in Europa. La terza edizione del Forum Multistakeholder si inserisce in un dibattito cruciale di questa fase storica in cui Cdp ha scelto di darsi obiettivi credibili e concreti che caratterizzano anche il nuovo Piano ESG 2025-27. Il Forum guarda al futuro con gli occhi delle nuove generazioni, più consapevoli anche di fronte alle sfide poste dall’intelligenza artificiale. Sono loro che ci ricordano come la sostenibilità sia un obiettivo comune, che non deve lasciare indietro nessuno“.
“Questo Forum – ha aggiunto l’Amministratore Delegato di Cdp, Dario Scannapieco – nasce dalla volontà di stimolare un confronto per realizzare una transizione ‘giusta’, che tenga conto di tutti gli aspetti ambientali e sociali. La trasformazione realizzata da Cdp negli ultimi anni ha portato al centro sostenibilità e impatto ed è stato un segnale forte che, quale banca promozionale, abbiamo voluto dare al mercato. Abbiamo scelto di mantenere impegni e obiettivi per continuare a fare la nostra parte e accrescere il nostro ruolo al servizio del Paese, consci delle grandi sfide che ci attendono. Vogliamo guardare alla sostanza e alla concretezza dei progetti da finanziare e riconoscere i migliori. In questo percorso Cdp sarà tanto più credibile quanto più riuscirà a fare squadra in Italia e in Europa e adattarsi a uno scenario in continua evoluzione. La strada verso una transizione giusta sarà probabilmente più faticosa. Forse ogni tanto dovremo correggere la rotta, ma la destinazione è quella”.
I risultati dell’indagine
L’indagine BVA Doxa “Gli italiani tra sostenibilità e intelligenza artificiale: generazioni a confronto” ha analizzato il rapporto degli italiani, tra i 14 e i 74 anni, con le tematiche ambientali, sociali e la finanza, in relazione alle nuove sfide poste dall’intelligenza artificiale. I risultati mostrano una forte consapevolezza delle questioni ESG, con il 90% degli intervistati (18-74 anni) che ne ha sentito parlare, una percentuale che cresce ulteriormente tra i più giovani (14-17 anni).
Circa l’80% degli intervistati considera il rispetto per i fattori Esg una necessità, non una moda, e tra gli Under 35 emerge un approccio più pragmatico. Sebbene i giovani siano fortemente orientati a scegliere prodotti sostenibili, la disponibilità a pagarli di più è diminuita, passando dal 59% degli Under 25 al 53% degli Under 35. Inoltre, l’85% dei giovani si impegna personalmente in pratiche green.
In termini di occupazione, la maggior parte degli intervistati tra i 18-34 anni ritiene che la sostenibilità abbia un impatto positivo, ma cresce anche il timore di effetti negativi, con un aumento del 18% rispetto all’anno precedente. Il cambiamento climatico e i conflitti restano le principali preoccupazioni per i giovanissimi.
L’intelligenza artificiale, utilizzata regolarmente da molti, suscita preoccupazioni in merito a privacy, lavoro e informazione, con il 72% degli intervistati che teme il rischio di una “sopraffazione” della tecnologia. Oltre il 75% degli intervistati ritiene che le Istituzioni, in particolare Cdp, possano svolgere un ruolo cruciale nella crescita sostenibile del Paese.
Infine, la scuola è vista come la principale fonte educativa sulla sostenibilità, sebbene resti una carenza di competenze finanziarie. I giovani hanno una buona conoscenza di strumenti finanziari, come i buoni e i libretti postali, con oltre il 75% dei ragazzi tra i 14-17 anni che conosce almeno un prodotto di risparmio.
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