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Più 12,6% in un anno, occupati a +2,5%. Per ogni euro investito ne ritornano 4,5
Nel 2022 lo sport in Italia ha generato 24,7 miliardi di euro, con una crescita del 12,6% rispetto all’anno precedente. Questo contributo rappresenta l’1,38% del valore aggiunto nazionale, che è una misura dell’economia simile al PIL ma che considera solo il valore effettivamente creato dai settori produttivi. Indica il contributo dello sport praticato a livello amatoriale e dilettantistico alla ricchezza del nostro Paese. A evidenziare questi dati è il Rapporto Sport 2024, realizzato dall’Istituto per il Credito Sportivo e Culturale e da Sport e Salute, in collaborazione con il Ministro per lo Sport e i Giovani.
Lo stop allo sport in Italia: il tragico 2020
Nel 2020, l’anno della pandemia, lo sport non ha potuto contribuire come suo solito all’economia italiana e ha subito uno stop importante, restando fermo di fatto come un giocatore in crisi lasciato in panchina: il settore ha subìto infatti un calo del 15,1%, ben più pesante rispetto al -9% registrato dall’economia italiana nel suo complesso. Nel 2021 c’è poi stato un piccolo miglioramento, ma solo un terzo delle perdite è stato recuperato, mentre l’economia generale ha ripreso oltre due terzi del terreno perso per colpa del lockdown. La svolta è quindi arrivata nel 2022, quando il settore sportivo è sceso in campo con piglio diverso ha messo il turbo, crescendo del 12,6%, un ritmo ben più alto rispetto al +6,8% del resto dell’economia.
Nel 2022 le attività sportive hanno attivato una complessa macchina economica, con un contributo complessivo di 24,7 miliardi di euro. Di questi, 4,2 miliardi sono stati generati direttamente dalle attività sportive, 11,4 miliardi sono derivati dai servizi e prodotti necessari per praticarle, mentre altri 9,1 miliardi provengono da tutto ciò che ruota attorno, come scuole, hotel, trasmissioni TV, scommesse ed editoria sportiva.
Soldi e sport in Italia: il 77% dei soldi arriva da eventi e impianti
Come si può vedere anche dal grafico dinamico, il valore economico generato dallo sport è cresciuto in modo significativo rispetto all’anno precedente, coinvolgendo tutti i settori dell’economia. La parte più grande, pari al 77% del totale di 24,7 miliardi di euro, proviene da attività come la gestione di eventi, palestre e impianti sportivi. Al secondo posto troviamo l’industria, con il 13,6%, che comprende la produzione di attrezzature e materiali sportivi. Infine, il commercio, come la vendita di articoli sportivi, contribuisce per il 4,2%
Analizzando i dati più da vicino, gli incrementi più significativi, in termini percentuali, si sono registrati nel settore delle costruzioni (+19,4%) e in quello dell’agricoltura (+13,4%). In questo contesto, il settore delle costruzioni comprende tutte le attività legate alla realizzazione, manutenzione e miglioramento delle strutture sportive, come stadi, palestre e campi sportivi. Il settore agricolo include invece attività connesse allo sport, come l’allevamento di cavalli per l’ippica e le discipline equestri, la gestione di riserve per caccia e pesca sportive e la fornitura di prodotti utili al sostentamento degli animali e alla manutenzione di strutture sportive.
In termini assoluti, invece, il settore dei servizi ha segnato il balzo maggiore, passando da 16,8 a 19 miliardi di euro. Tuttavia, come già evidenziato, il valore aggiunto generato specificamente dalle attività sportive, pur in crescita del 23,1%, non ha ancora raggiunto i livelli del 2019, rimanendo inferiore del 4,6% e passando da 4,4 a 4,2 miliardi di euro.
Cresce anche il numero degli occupati nello sport in Italia
Nel 2022, il settore dello sport ha mostrato segnali di ripresa anche sul fronte dell’occupazione, con un aumento del 2,5% rispetto all’anno precedente, passando da 402.000 a 412.479 occupati. Le attività sportive hanno contato 87.221 lavoratori, mostrando una leggera ripresa rispetto al 2021 (84.580), ma rimanendo ancora al di sotto del livello del 2019 (89.956). Le attività strettamente connesse hanno coinvolto 214.996 occupati, in linea con i dati del 2021 (209.751) ma anch’esse inferiori al 2019 (216.430). Infine, le attività connesse in senso lato hanno registrato 110.262 lavoratori, con un aumento rispetto all’anno precedente (108.054), ma ancora lontane dai valori del 2019 (113.220).
Tuttavia, nonostante questo progresso, i livelli occupazionali non hanno ancora raggiunto quelli del 2019, che contava circa 420.000 occupati. Rispetto a quell’anno, la riduzione complessiva è stata dell’1,7%, equivalente a poco più di 7.000 posti di lavoro in meno. Le attività sportive sono quelle che hanno subito l’impatto maggiore, con una diminuzione del 3% rispetto al 2019. Anche le attività collegate in senso ampio al mondo dello sport hanno registrato un calo, perdendo circa 3.000 lavoratori.
Insegnare uno sport porta ricchezza a tutto lo sport
L’istruzione e le attività sportive sono tra i settori che contribuiscono di più alla crescita economica dello sport. Sono queste due attività le principali leve di ricchezza in questo settore. Nel 2022, l’istruzione ha rappresentato il 21,4% del totale (5,3 miliardi), mentre le attività sportive hanno inciso per il 17,1% (4,2 miliardi). Anche in questo caso i livelli pre pandemia non sono stati ancora recuperati: entrambe le quote sono leggermente diminuite rispetto al 2021, quando erano rispettivamente al 23,6% e al 15,6%.
Dopo l’istruzione e le attività sportive, i settori che contribuiscono maggiormente al a creare ricchezza sono i servizi di trasporto e logistica, con 2,2 miliardi di euro (pari all’8,9%, in calo rispetto al 9,7% del 2021). Seguono i servizi di alloggio e ristorazione, che generano 2,1 miliardi di euro (8,4%, in aumento rispetto al 7,2% dell’anno precedente), e le attività creative, artistiche, culturali e d’intrattenimento, che hanno raggiunto 1,8 miliardi di euro (7,5%, rispetto al 6,6% del 2021).
Soldi sport: ogni euro investito ne porta altri 4,5
Gli italiani tesserati che fanno sport sono 13,2 milioni
Secondo i dati 2023 del Registro degli Enti Sportivi Dilettantistici (ESD), che ha sostituito il precedente Registro Nazionale delle Associazioni e Società Sportive Dilettantistiche del CONI, risultano iscritti 112.260 enti sportivi, ossia associazioni e società sportive dilettantistiche riconosciute e registrate, con almeno un tesseramento attivo. Di questi enti, 5.772 sono impegnati in discipline sportive dedicate a persone con disabilità. Le persone tesserate ammontano a 13,2 milioni, mentre i tesseramenti totali, che includono la possibilità per la stessa persona di essere iscritta a più discipline o enti, raggiungono quota 23,7 milioni, evidenziando la vasta rete dello sport dilettantistico in Italia.
I dati si riferiscono al: 2022
Fonti: Credito Sportivo e Culturale e da Sport e Salute
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