L’Unione Europea si trova a un bivio: recuperare il ritardo accumulato rispetto a USA e Cina o scivolare verso una progressiva marginalizzazione nello scenario economico globale. La tanto attesa “Bussola della Competitività“(Competitiveness Compass) arriva con un allarmante ritardo. Basata sul rapporto Draghi, questa roadmap è il tentativo dell’Europa di salvare un’economia che rischia di essere soffocata da lentezza burocratica, dipendenze esterne e una cronica incapacità di innovare.
Ma sarà sufficiente? Le ambizioni sono alte: una rivoluzione normativa, investimenti in tecnologie avanzate e una transizione energetica che non sacrifichi la competitività industriale.
Un cambio di paradigma necessario
Al centro della nuova strategia vi è la necessità di superare l’approccio tradizionale alla crescita economica, concentrandosi su innovazione e tecnologia. L’Europa, tuttavia, parte in salita: i ritardi accumulati in settori chiave come intelligenza artificiale e tecnologie green, insieme ai costi energetici elevati e alle dipendenze economiche, rappresentano ostacoli significativi.
“La competitività è al centro del mandato della nuova Commissione” come già annunciato da Ursula von der Leyen a fine novembre durante la presentazione del nuovo programma quinquennale 2024-2029. Oggi, in occasione della presentazione della Bussola della Competitività, la Presidente della Commissione europea ha poi aggiunto: “L’Europa ha tutto ciò che serve per avere successo nella corsa al vertice. Ma, allo stesso tempo, dobbiamo correggere le nostre debolezze per recuperare la competitività. La Bussola della Competitività trasforma le eccellenti raccomandazioni del rapporto Draghi in una tabella di marcia. Ora abbiamo un piano. Abbiamo la volontà politica. Ciò che conta è lavorare insieme e rapidamente. Su una cosa gli Stati membri sono d’accordo: il mondo non ci aspetta. Trasformiamo questo consenso in azione”.
I 3 pilasti della Bussola della Competitività
- Colmare il divario di innovazione – l’Europa soffre di un ritardo strutturale rispetto a USA e Cina in termini di tecnologia e investimenti. Per affrontare questa lacuna, saranno lanciate iniziative per promuovere start-up e scale-up, potenziare tecnologie avanzate e creare un’Unione per i dati.
- Decarbonizzazione – la transizione energetica è una priorità imprescindibile. Il Clean Industrial Deal è tra le misure cardine per ridurre le emissioni senza compromettere la competitività industriale.
- Sicurezza economica e riduzione delle dipendenze – la strategia include investimenti mirati in infrastrutture tecnologiche ed energetiche per rafforzare la resilienza dell’Europa, riducendo le dipendenze da Paesi terzi.
Semplificazione normativa: una priorità trasversale
Uno dei cardini della Bussola è la riduzione della complessità burocratica, ritenuta un freno per la competitività delle imprese. Con il regolamento Omnibus, previsto per febbraio, si punta a ridurre del 25% gli obblighi di rendicontazione per le imprese e del 35% per le PMI.
Le sfide della transizione energetica
La roadmap europea dedica particolare attenzione all’energia, con l’Affordable Energy Action Plan e il Clean Industrial Deal come priorità immediate. Garantire energia accessibile è fondamentale per sostenere la transizione verde dei comparti industriali, evitando al contempo di penalizzare la competitività europea sui mercati globali. Introdurre metodologie tariffarie più efficaci per una distribuzione equa dei costi del sistema energetico. Ma anche puntare sulla flessibilità della domanda incentivando i clienti industriali a stabilizzare il sistema energetico.
Un appello all’azione
Nonostante l’ambiziosa visione, la Bussola della Competitività deve affrontare non pochi ostacoli: la frammentazione tra i 27 Paesi membri, le resistenze interne alla burocrazia di Bruxelles e la mancanza di coordinamento tra le politiche nazionali rischiano di compromettere l’efficacia del piano. Come sottolineato da Mario Draghi, senza una azione concertata e rapida, l’Europa rischia di perdere il proprio ruolo centrale nell’economia globale, scivolando in una lenta agonia economica.
La Bussola della Competitività rappresenta un’opportunità per l’Europa di rilanciarsi come leader globale nell’innovazione e nella sostenibilità. Tuttavia, per avere successo, sarà necessario un deciso cambio di passo:
- coordinamento,
- visione strategica,
- capacità di superare i ritardi accumulati.
Il futuro economico dell’Europa dipende da una risposta pronta e condivisa, in grado di affrontare con decisione le sfide di un mondo sempre più competitivo. L’Europa non può più permettersi di inseguire: deve dimostrare di saper guidare.
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