Fondazione Cyber Security Italy: “Punto di riferimento per Pa e privati. Avanti con inclusione, innovazione e formazione. Per il 2025 nuovi progetti sulle Ai e su ecosistema”

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Proietti: “Grandi traguardi e collaborazioni strategiche, nel nuovo anno ancora più forte in nostro ruolo per la sicurezza informatica”

Pubblicato:29-01-2025 10:36

Ultimo aggiornamento:29-01-2025 10:37


ROMA – “Inclusione, innovazione, formazione e competenza: sono questi i pilastri che hanno guidato le azioni della Cyber Security Italy Foundation nel corso del 2024, un anno di grandi traguardi e collaborazioni strategiche. Ci siamo confermati come punto di riferimento per istituzioni, aziende pubbliche e private, affrontando con competenza e visione le sfide sempre più complesse poste dall’evoluzione digitale”. Così Marco Gabriele Proietti, fondatore e presidente della Cyber Security Italy Foundation, la prima Fondazione non profit sul mondo cibernetico in Italia, tracciando un bilancio dell’anno passato.

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“Tra i risultati più significativi- ha ricordato Proietti- mi preme sottolineare il successo del progetto di sensibilizzazione ai rischi di cybersecurity per le persone con disabilità, che ha messo al centro la tutela di soggetti particolarmente vulnerabili, dimostrando come la tecnologia possa e debba essere inclusiva e sicura per tutti. Abbiamo inoltre rafforzato il nostro impegno verso le nuove generazioni attraverso i progetti di diffusione della cultura della cyber sicurezza nelle scuole di secondo grado. A supportare il nostro lavoro i tecnici dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (Acn) e della Polizia Postale. Con quest’ultima abbiamo firmato un protocollo d’intesa, che, in continuità con le nostre attività, segna un passo fondamentale verso la costruzione di un ecosistema digitale più sicuro per il Paese”.

“Un ulteriore tassello della nostra missione- spiega ancora Proietti- è stato il lancio del Centro Studi ‘Cyber Sustainability & Resilience’, un polo di ricerca innovativo che promuove approcci sostenibili e resilienti per affrontare le sfide della sicurezza digitale, con un’attenzione particolare alle implicazioni etiche e sociali. Sul fronte delle partnership, i Memorandum of Understanding siglati hanno rappresentato un momento cruciale per la diffusione della cultura della cyber sicurezza in Italia. Questa collaborazione ci ha permesso di avviare un’importante attività informativa sullo stato di minaccia e di rafforzare le capacità di cyber threat intelligence, a beneficio dell’intero sistema Paese. Infine, abbiamo firmato il protocollo d’intesa per la diffusione della cultura cibernetica, delle competenze digitali negli Istituti penitenziari con il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria e la Camera Penale di Roma”.

L’ingegner Angelo Tofalo, direttore del Comitato Tecnico scientifico della Cyber Security Italy Foundation, traccia invece le prospettive del nuovo anno, illustrando i progetti per il 2025: “Grazie alla competenza e al valore dei componenti del nostro Comitato Tecnico Scientifico, abbiamo preso parte a numerosi panel tecnici di rilevanza nazionale, contribuendo a delineare priorità e strategie per il futuro della cyber security. Guardando al 2025, intendiamo proseguire lungo questa traiettoria di crescita, ampliando la portata delle nostre iniziative e rafforzando il nostro ruolo come riferimento essenziale per la sicurezza informatica in Italia e a livello internazionale, come hanno testimoniato, tra l’altro, le visite istituzionali negli Stati Uniti. Continueremo a lavorare per costruire un ecosistema digitale sicuro, inclusivo e resiliente, mettendo competenza e know how al centro della nostra missione, sempre in sinergia con le istituzioni nazionali e del mondo della sicurezza informatica, vere e proprie eccellenze a livello globale”.

A completare il quadro, il vice presidente operativo della Cyber Security Italy Foundation, Matteo Macina, ha fornito una visione tecnico-operativa sugli sviluppi chiave e le strategie per il futuro: “Il 2024 è stato un anno in cui, oltre a rafforzare le collaborazioni strategiche e ampliare il nostro raggio d’azione, abbiamo contribuito concretamente a consolidare le basi per un ecosistema digitale sicuro e resiliente per il nostro Paese. Le attività di diffusione della cultura cibernetica, e in particolare i feedback avuti dalle diverse sessioni tenute, confermano ancora una volta l’importanza di procedere in questa direzione con l’obiettivo di poter raggiungere un numero sempre crescente di ragazzi e ragazze. Nel 2025 continueremo il nostro impegno consapevoli che l’incessante processo di digitalizzazione del nostro vivere quotidiano, l’avvento di tecnologie emergenti come l’Intelligenza Artificiale e gli scenari di rischio sotto il profilo cibernetico evidenziano l’importanza di affrontare con consapevolezza quella che viene definita la quarta rivoluzione industriale”.

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