Dolomiti-Valtellina 2028, ecco come saranno i Giochi dei giovani

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Candidata unica, l’Italia giovedì 30 gennaio avrà la seconda Olimpiade invernale. Nel 2019 non fu facile battere la concorrenza di Stoccolma, ma il Coni e il governo fecero un grande gioco di squadra e il Cio ci diede le Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026 (e chissà se Bach aveva tifato per noi…). Adesso siamo candidati unici: dopo una titubanza del Cio legata soprattutto ai lavori a rilento (o fermi) delle Olimpiadi che si terranno fra poco più di un anno, esattamente fra 374 giorni, ora arriveranno anche gli “Yog”, Youth Olympic Games, vale a dire le Olimpiadi, anche queste invernali, dei giovani. Il comitato esecutivo del Cio ha sposato in pieno il progetto di Valtellina-Dolomiti 2028. La 143a sessione straordinaria del Comitato Internazionale Olimpico, giovedì 30 gennaio a Losanna, nel pomeriggio, proclamerà ufficialmente il successo di Valtellina-Dolomiti (che ha appena avuto il pieno appoggio del governo). La delegazione italiana sarà nutrita: oltre al presidente del Coni, Giovanni Malagò, e al suo staff, ci saranno anche il ministro Abodi e i tre presidenti della tre Regioni interessate (Fontana, Zaia, Fugatti).

Il Comitato Esecutivo del Cio, il 3 dicembre 2024, aveva proposto Dolomiti Valtellina come “preferred host” con queste motivazioni: “la visione di Dolomiti Valtellina per i Giochi Olimpici Giovanili Invernali (YOG) del 2028 è quella di costruire sull’eredità delle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026, incluso il riutilizzo dei luoghi e l’investimento in programmi comunitari per incoraggiare l’attività fisica, soprattutto tra i giovani. L’obiettivo è quello di ispirare una nuova generazione di atleti e leader”, sostiene il Cio. Il masterplan utilizza sedi esistenti in Valtellina, Val di Fiemme e Cortina, con sette delle 11 sedi di gara di Milano-Cortina 2026. Il programma sportivo per il 2028 comprende biathlon, bob, curling, hockey su ghiaccio, slittino, pattinaggio e sci, con una quota massima di 1.900 atleti. Entro un anno, il Comitato esecutivo del Cio finalizzerà le quote sportive e degli atleti in consultazione con le Federazioni internazionali, con l’obiettivo di ridurre i costi.

Il comitato organizzatore (Yogoc) dei Giochi dei ragazzi, potrà anche proporre altri sport. Come detto, si sfrutterà l’eredità di Milano-Cortina: ad esempio verrà utilizzata la famosa pista da bob cortinese per cercare di dare un maggiore impulso ad uno sport che una volta ci vedeva primeggiare nel mondo e che adesso riguarda poche decine di persone. Basta pensare che agli ultimi Giochi giovanili, nel bob non c’era nessun azzurro. Inoltre verrà rivalutato l’impianto di pattinaggio di velocità di Baselga di Pinè: era stato scartato per le Olimpiadi di Milano-Cortina 2026 (troppo alti i costi per coprire l’impianto, gare spostate alla Fiera di Rho) ma ora tornerà utile per i giovani. E’ stato bravo Fugatti ad avere i ristori.

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Fondazione Milano-Cortina, una mensa speciale che risparmia anche su acqua e lasagne…

Il progetto della nuova mensa di Fondazione Milano Cortina 2026 rappresenta un esempio concreto di come la sostenibilità ambientale e l’inclusione sociale possano essere integrate nella gestione quotidiana (quello che vuole il Cio). L’iniziativa è un emblema della strategia di legacy e sostenibilità che incarna i valori olimpici e Paralimpici, offrendo un contributo tangibile alla creazione di un futuro più sostenibile e inclusivo. La mensa di Fondazione Milano Cortina va oltre il semplice servizio di ristorazione, riducendo attivamente l’impatto ambientale tramite la lotta allo spreco alimentare e l’adozione di soluzioni innovative per la gestione degli imballaggi, oltre che specificazioni volte all’inclusione lavorativa di persone con fragilità. La mensa di Fondazione è un mix perfetto di sostenibilità ambientale, inclusione sociale, innovazione, qualità del cibo e convenienza. Innovazione, qualità e miglioramento continuo. In poco più di tre mesi, il servizio mensa ha già prodotto risultati straordinari: 147 kg di cibo risparmiato, equivalenti a 489 porzioni di lasagne, 373 kg di CO2 evitata, pari a 53.247 ore di utilizzo di una lampadina a basso consumo; 85.789 litri di acqua risparmiata, sufficienti per 1.144 docce da 5 minuti; 1.614 m² di terreno risparmiato, l’equivalente di 129 posti auto; 152 kg di plastica evitata, grazie a 3.522 contenitori riutilizzabili.

Eyof invernali 2025, 56 azzurrini in gara in Georgia

È stata definita dal Coni la squadra italiana che parteciperà alla diciassettesima edizione invernale del Festival olimpico della gioventù europea. Sono 56 gli azzurrini che rappresenteranno l’Italia nella competizione dei Comitati olimpici europei dedicata agli atleti dai 14 ai 18 anni, fissata dal 9 al 16 febbraio in Georgia nelle città di Bakuriani, Tbilisi e Batumi. La squadra italiana gareggerà in tutte le otto discipline in programma con un totale di 56 atleti, 19 ragazzi e 37 ragazze, confrontandosi con i pari età delle altre rappresentative europee. La capitale georgiana, Tbilisi, ospiterà il torneo di hockey mentre le gare di biathlon, freestyle, sci alpino, sci di fondo e snowboard andranno in scena sulle nevi di Bakuriani. Batumi, infine, farà da cornice alle competizioni di pattinaggio figura e short track. Tra gli azzurri convocati presenti anche due atleti che hanno fatto parte della delegazione azzurra capace di vincere il medagliere ai Giochi olimpici invernali giovanili di Gangwon 2024 lo scorso gennaio. Si tratta di Gregorio Marchelli, in gara nello snowboard, e Giorgia Todesco, membro della squadra di hockey. E sarà proprio la squadra di hockey femminile al dare il via alle competizioni con la sfida contro la Finlandia, prima partita del girone, in programma venerdì 7 febbraio sul ghiaccio della Tbilisi Ice Arena. L’apertura ufficiale degli Eyof Invernali 2025 è prevista, invece, il 9 febbraio con cerimonia d’apertura a Bakuriani. Gli Eyof Bakuriani 2025 raccolgono il testimone dall’edizione disputata sui monti del Friuli Venezia-Giulia a gennaio 2023, dove l’Italia chiuse con il risultato record di 21 medaglie: 6 ori, 8 argenti e 7 bronzi.

Gravina: “Pronti a unire Settore tecnico, giovanile e Club Italia”

“Quello che vogliamo fare prossimamente è la fusione di tre aree che sono il Settore tecnico, il Settore giovanile e il Club Italia, mettendo a capo un direttore tecnico unico, qualcuno che sia un commissario tecnico con una grandissima esperienza”: lo ha spiegato il presidente della Figc, Gabriele Gravina, nel corso del consiglio federale del basket al Coni. “Se queste tre entità non dialogano non riusciamo a formare i giovani come vorremmo – ha aggiunto – Abbiamo lavorato sette-otto mesi e ora siamo pronti affinché possa partire anche questa rivoluzione storica in queste tre aree”.

Abodi: “Stanziati 650 milioni dal governo per il servizio civile universale”

Il Servizio civile universale rappresenta “una occasione di crescita personale” e “un’opportunità per fare esperienze utili dal punto di vista professionale”. Il dato emerge da un’indagine condotta per conto del Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale (Scu) su un campione rappresentativo di ragazze e ragazzi tra 17 e 28 anni. “L’indagine testimonia l’importanza che il servizio civile universale ricopre per i giovani e rafforza il nostro impegno – afferma il ministro per lo sport e i giovani, Andrea Abodi-. L’introduzione di una riserva del 15% di posti nei concorsi pubblici per posizioni non dirigenziali rappresenta un esempio concreto della strada intrapresa da questo governo che crede nella formazione personale e nell’acquisizione di competenze a beneficio dei giovani volontari”.

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A spingere i giovani è “il desiderio di aiutare gli altri a fare qualcosa per la propria comunità” e quello di “conoscere nuovi ambienti e nuove persone”. Solo una minoranza menzione il rimborso mensile. “Possiamo e dobbiamo fare ancora di più per allargare il perimetro dei giovani italiani interessati, soprattutto quelli più sfiduciati”, rendendo “davvero universale questa esperienza – prosegue Abodi -. Per questo il governo ha deciso di stabilizzare economicamente il Servizio civile per i prossimi tre anni con uno stanziamento complessivo di circa 650 milioni di euro, di collaborare con il Ministero del lavoro e delle politiche sociale per certificare le competenze acquisite durante questa esperienza. Intendiamo continuare a investire in nuove articolazioni del Servizio civile che ha ormai bandi anche per quello Digitale, Ambientale e Agricolo, ai quali si aggiungerà a breve quello Culturale, per rispondere in modo sempre più efficace alle esigenze dei giovani”.



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