“Armi, droga, politica e perfino sigarette sotto il controllo del clan Gallace”

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  29 gennaio 2025 14:41

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di ANTONIO ARGENTIERI PIUMA

“Armi, droga e perfino sigarette sotto il controllo del clan Gallace”.

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Ad affermarlo è il procuratore facenti funzioni della Procura della Repubblica di Catanzaro, Vincenzo Capomolla, nel corso della conferenza stampa successiva a un provvedimento cautelare eseguito questa mattina ed emesso dal Gip di Catanzaro, a carico di 44 persone (15 in carcere e 29 agli arresti domiciliari), ritenute responsabili, a vario titolo, di “associazione di tipo mafioso”, “procurata inosservanza di pena”, “furto”, “estorsione”, “minaccia”, “traffico, anche internazionale, di armi”, tutti aggravati dalle finalità mafiose, nonché “scambio elettorale politico mafioso” e “coltivazione e detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente”.

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È stata svelata l’operatività e l’assetto dell’organigramma del Clan Gallace – spiega Capomolla – la più radicata cosca operante nel basso Jonio catanzarese che ha dimostrato continua effervescenza e controllo del territorio in grado di garantire anche lunghi periodi di latitanza ai sodali della cosca stessa”. 

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Capomolla ricorda di essere “riusciti a individuare alcuni soggetti, tra cui il vertice della cosca che si erano sottratti alle ordinanze di custodia cautelare. E’ stato tracciato il quadro dell’organizzazione criminale che ha dimostrato l’esistenza di un tessuto inserito nella società civile su cui fondava il proprio consenso. Controllo del territorio con azioni di intimidazione brutali verso interlocutori che “avrebbero potuto pensare se glielo avessero consentito”. 

Un controllo incredibile che ha riguardato “la capacità di condizionamento della campagna elettorale di Badolato e successivamente l’attività dell’ente stesso”. 

E poi “le relazioni organiche sul territorio di un imprenditore che operava attraverso una serie di aziende subito interessate dal decreto di sequestro d’urgenza, in concomitanza con la misura cautelare”.

Il Clan s’interessava “del traffico di armi comuni e da guerra provenienti dalla Serbia e dal Montenegro ma era interessata a tutti i settori, tra cui anche quello del contrabbando di sigarette attraverso la rotta balcanica della Turchia con esponenti greci e turchi”. 

Immancabile “il mercato degli stupefacenti. L’indagine di è avvalsa dall’analisi delle piattaforme comunicazione crittografica utilizzata dagli sodali della cosca”.

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Dal canto suo Giancarlo Novelli, Procuratore del Repubblica aggiunto osserva: “Organizzazione con proiezione internazionale e ruolo attivo di soggetti anche di seconda e terza generazione che hanno dimostrato una capacità criminale di alto profilo nonostante la giovane età. Poi, il catalogo dei reati tipici concentrati in un solo Clan. Si va dall’estorsione all’inquinamento politico elettorale, fino al traffico di droga e una grande attenzione al mercato delle armi grazie agli arsenali abbandonati dopo le guerre balcaniche che rappresentano un potenziale preoccupante”.

Per Giuseppe Mazzullo, comandante provinciale del Reparto operativo dei carabinieri, si tratta di “un’indagine molto complessa. L’obietto è la locale di ndrangheta di Guardavalle radicata sul territorio, già al centro di numerosi procedimenti giudiziari, tra cui Itaca, Mithos , Infinito, Faida dei boschi e questo per dimostrare come la consorteria operante a Guardavalle ha ramificazioni altrove. L’attività dimostra come sulla scia dell’indagine Orthrus che ha portato alla cattura del vertice della cosca Cosimo Damiano Gallace avvenuta nel 2021 non ha segnato la fine dell’indagine, ma ha dimostrato una fitta rete di soggetti che coprivano la latitanza del Gallace da parte anche di imprenditori. È stata accertata l’intestazione fittizia di beni. La presenza della locale è fortemente inserita nella vita politica del Comune nell’ambito della competizione elettorale del 2021 e nella gestione amministrativa del comune”.

Mentre, il Colonnello Gianluca Valerio del Ros centrale dice: “Se la cattura di Gallace costituisce il momento centrale dei fiori all’occhiello vantati nell’operazione la posizione di vertice rappresenta la base attuale per capire le proiezioni in altri territori. Non è casuale aver catturato l’anno dopo il fratello ad Ansio dove le cosche di Guardavalle sono presenti a anni, e poi Francesco Riitano in Sicilia. Il luogo della cattura di Gallace è stato rinracciato all’interno di un’intercapedine di una prosperosa azienda sequestrata questa mattina”. 

Poi, sottolinea che “tutto il vertice del Comune di Badolato è stato azzerato ci chiediamo come mai questi comuni continuano ad essere infiltrati e sciolti. Controllare un ente locale significa avere un potere competitivo importantissimo. La nostra pressione investigativa deve rimanere per poter comprendere le evoluzioni successive. Proiezione internazionale dell’attività connessa alle chat crittografate”. 

Il Colonnello Nicola Fasciano ricorda che “Cosimo Damiano Gallace viene arrestato il 7 ottobre 2021 sulla base di un’attività investigativa classica fondata sull’osservazione. Le chat ci arrivano dopo l’arresto e per capire l’emozione degli investigatori “è stato come sedersi a tavola con i criminali e vivere la latitanza con lui”. Parlavano tra loro attraverso questo scambio di messaggi e la complessa analisi delle chat portano a conclusioni importanti. Si ribadisce la necessità della ‘ndrangheta di ricavarsi la latitanza sul territorio. La capacità della cosca viene dimostrata anche dal controspionaggio messo in atto nei nostri confronti. Si comunicavano il passaggio dei nostri singoli reparti sul territorio e si segnalavano macchine sospette. Inoltre, viene fuori la necessità di Cosimo Damiano Gallace di avere documenti falsi e individuare una persona di fiducia somigliante con cui sostituire la foto. E ancora, la cassa comune, il finanziamento dei detenuti, la risoluzione dei conflitti in via preventiva e la capacità di diversi sodali di rimediare armi (fucili automatici, da cecchino, un fucile mimetico militare e tanto altro) dall’estero o da furti in giro per l’Italia”. 

Infine, il tenente colonnello Giovanni Burgio, comandante del Reparto operativo dei carabinieri di Catanzaro conferma che “la disponibilità di armi dimostrata in arresti in flagranza di reato risultate clandestine o oggetto di furto rafforza il controllo sul territorio e la forza intimidatrice. L’altra condotta ricorrente è quella delle estorsioni per il recupero dei crediti che evidenzia aggressività con pestaggi brutali e dimostra il condizionamento dell’amministrazione comunale”.

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TUTTI I NOMI

Sono complessivamente 57 i nomi degli indagati che figurano nell’ordinanza di accoglimento di applicazione delle misure cautelari firmata dal Gip del Tribunale di Catanzaro, Sara Merlini. In 15 finiscono in carcere mentre per 29 vengono disposti gli arresti domiciliari. 

 

CARCERE – Viene disposta la detenzione in carcere per: Aloi Francesco, Andreacchio Cosimo, Arcorace Cesare Antonio, Bava Giuseppe, Chiefari Nicola ’73 (già detenuto), Foti Giuseppe, Gagliardi Angelo (già detenuto), Gallace Cosimo Damiano ’61 (già detenuto), Paparo Antonio, Piperissa Ivano (già detenuto), Riitano Moreno Rocco, Sorgiovanni Cosimo, Vitale Bruno, Vitale Domenico ’69 (già detenuto), Vitale Domenico ’76 (già detenuto).

DOMICILIARI – Viene disposta la misura degli arresti domiciliari per: Andreacchio Agazio, Bressi Andrea, Bressi Antonio, Carè Massimo, Comito Ilario, Fiorenza Giuseppe Antonio, Franco Pasquale, Gagliardi Bruno, Galati Antonio, Galati Francesca, Galati Francesco (già detenuto), Geracitano Domenico, Giannini Antonella, Giorgi Francesco, Giorgio Massimiliano, Grande Gregorio, Grupico Vincenzo, Menniti Ernesto Maria, Paparo Angelo Domenico, Paparo Gregorio, Paparo Maicol, Paparo, Nicola, Paparo Pasquale (’92), Paparo Pasquale (’98), Parretta Giuseppe Nicola, Perronace Antonio Cosimo, Renda Giovanni, Riitano Giuseppe (già detenuto), Ussia Antonio. 

TUTTI GLI INDAGATI

ABATE Loredana, nata in Svizzera, cl. ’75

ALOI Francesco, nato a Catanzaro, cl. ’67

ANDREACCHIO Agazio, nato a Guardavalle (CZ), cl. 77

Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura

 

ANDREACCHIO Cosimo, nato a Soverato (CZ), cl. 2002

ARCORACE Cesare Antonio, nato a Locri (RC) cl. 89

BAVA Giuseppe, nato a Guardavalle (CZ) cl. 77

BRESSI Andrea, nato a Badolato (CZ) cl. 63

BRESSI Antonio, nato a Catanzaro cl. 86

CACCIOTTI Enrico, nato a Terlizzi (BA) cl. 85

CARE’ Massimo, nato a Guardavalle (CZ) cl. 81

Sconto crediti fiscali

Finanziamenti e contributi

 

CHIEFARI Nicola nato a Guardavalle cl. 73,

COMITO Ilario, nato a Locri (RC) cl. 67

FIORENZA Giuseppe Antoni, nato a Catanzaro cl. ’77

FOTI Giuseppe, nato a Catanzaro cl. 77

FRANCO Pasquale, nato a Guardavalle (CZ) cl. 81

GAGLIARDI Angelo, nato a Soverato (C7) cl. 95

GAGLIARDI Bruno, nato a Soverato (CZ) cl. 87

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GAGLIARDI Cosimo, nato a Guardavalle (CZ) cl. 60

GAGLIARDI Domenico, nato a Soverato (CZ) cl. 89

GALATI Antonio, nato a Catanzaro cl. 68,

GALATI Francesca, nata a Soverato cl. 98

GALATI Francesco, nato a Catanzaro cl. 77

GALLACE Cosimo Damiano, nato a Guardavalle (CZ) cl. 61

GALLELLI Domenico, nato a Badolato (CZ) cl. 74

GERACITANO Domenico nato a Soverato (CZ) cl. 2001

GIANNINI Antonella, nata a Santa Caterina dello Ionio (CZ) cl. 77,

GIORGI Francesco, nato a Melito di Porto Salvo (RC) cl. 97

GIORGIO Massimiliano, nato a Montepaone (CZ) cl. 75

GRANDE Fernando, nato a Catanzaro cl. 84

GRANDE Gregorio, nato a Catanzaro cl. 73

GRUPICO Vincenzo, nato a Locri (RC) cl. 88

LEUZZI Bruno, nato a Catanzaro cl. 81

LEUZZI Giuseppina Caterina, nata a Guardavalle cl. 66

MENNITI Ernesto Maria, nato a Badolato (CZ) cl. 50

OTTAIANO Marco, nato a Rho (MI) cl. 94

PAPARO Angelo, nato a Catanzaro cl. 70

PAPARO Antonio, nato a Isca sullo Ionio (CZ) cl. 62

PAPARO Gregorio, nato a Isca sullo Ionio (CZ) cl. 64

PAPARO Maicol, nato a Soverato (CZ) cl. 94

PAPARO Nicola, nato a Soverato (CZ) cl. 2001

PAPARO Pasquale, nato a Soverato (CZ) cl. 92

PAPARO Pasquale, nato a Soverato (CZ) cl. 98

PAPARO Rosa Maria, nata a Badolato (CZ) cl. 60

PARRETTA Giuseppe Nicola, nato a Badolato (CZ) cl. 56

PERRONACE Antonio Cosimo, nato a Soverato cl. 94

PIPERISSA Ivano, nato a Catanzaro cl. 76

RENDA Giovanni, nato a Guardavalle (CZ) cl. 62

RIITANO Moreno Rocco, nato a Chiaravatte Centrale (CZ) cl. 86

RIITANO Giuseppe, nato a Soverato (CZ) cl. 95

RIITANO Liberato, nato a Soverato (CZ) cl. 94

RUSSO Carmela, nata a Catanzaro cl. 83

SORGIOVANNI Cosimo, nato a Siderno (RC) cl. 78

USSIA Antonio nato a Catanzaro cl. 87

VITALE Bruno, nato a Catanzaro cl. 97

VITALE Domenico, nato a Catanzaro cl. 69

VITALE Domenico, nato a Guardavalle (CZ) cl. 76

 



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