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Le infrastrutture tornano ad essere al centro del dibattito regionale, con l’atteso aggiornamento sui progetti infrastrutturali che riguardano la Cisterna-Valmontone e la Roma-Latina. Questi lavori, cruciali per il potenziamento della rete viaria nella provincia pontina e nell’intera regione, sono stati oggetto di discussione durante l’audizione del commissario straordinario Antonio Mallamo presso la Commissione Lavori Pubblici del Consiglio Regionale del Lazio. È emerso un quadro complesso, tra progressi tangibili e critiche, ma con una visione di sviluppo sempre più orientata a migliorare la mobilità e la connessione del Lazio.
Cisterna-Valmontone: un progetto che procede a buon ritmo
Il progetto della bretella Cisterna-Valmontone è stato uno dei temi principali dell’audizione. Antonio Mallamo ha rassicurato i presenti sul buon andamento dell’iter, confermando che gli espropri necessari per l’avvio dei lavori sono ormai quasi completati. Il progetto esecutivo, ha aggiunto, verrà ultimato entro la fine dell’anno, con l’obiettivo di avviare le gare nel 2026. Un aspetto rilevante emerso durante la discussione è che i lavori saranno suddivisi in piccoli lotti, favorendo così la partecipazione delle PMI locali. Questo approccio potrebbe rivelarsi un’opportunità importante per lo sviluppo delle piccole imprese della zona, contribuendo a un circolo virtuoso di crescita economica.
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Roma-Latina: modifiche e ritardi per una viabilità più efficiente
Diverso il discorso per l’autostrada Roma-Latina, il cui progetto ha subito modifiche significative. In particolare, è stato deciso di eliminare il bypass di Aprilia per ridurre i costi, concentrandosi invece sul miglioramento della SS148 Pontina. Sebbene questa decisione sia stata adottata con l’intento di ottimizzare l’efficienza economica, ha comportato un ritardo di circa un anno rispetto ai tempi previsti. Un altro aspetto da considerare riguarda l’eventualità di un’estensione dell’autostrada verso il sud pontino, per migliorare ulteriormente la connessione con la Capitale.
Pareri contrastanti: il dibattito sul futuro delle infrastrutture
Durante l’audizione, è emerso un vivace dibattito, con pareri contrastanti sul futuro di queste opere. Da una parte, il comitato No Corridoio Roma-Latina e alcuni consiglieri regionali hanno sollevato dubbi sulla capacità del progetto di risolvere i problemi legati al traffico. Secondo questi critici, sarebbe più opportuno orientarsi verso alternative più sostenibili, come una metro leggera che potrebbe rispondere meglio alle esigenze di mobilità dei cittadini.
Dall’altra parte, esponenti politici e rappresentanti economici hanno difeso con forza il valore strategico di questi progetti, sottolineando che le infrastrutture rappresentano un pilastro fondamentale per il sviluppo e la competitività della regione. L’autostrada Roma-Latina e la bretella Cisterna-Valmontone sono visti come strumenti necessari per rafforzare la connessione tra il Lazio meridionale e la Capitale, stimolando così la crescita economica e migliorando la qualità della vita.
Tempistiche e prospettive: l’ottimismo del presidente Mitrano
Il presidente della Commissione Lavori Pubblici, Cosmo Mitrano, ha confermato che il progetto della bretella Cisterna-Valmontone partirà nel 2026, con l’apertura dei cantieri su tutti i lotti. Per quanto riguarda l’autostrada Roma-Latina, il progetto seguirà il tracciato attuale della Pontina, con un’estensione prevista verso il sud del Lazio. Antonio Mallamo ha già ricevuto indicazioni informali dal presidente della Regione e dal Ministro dei Trasporti per avviare le fasi preparatorie. Nonostante i ritardi e le critiche, la progettazione delle opere prosegue, con l’intento di realizzare una rete viaria moderna e funzionale per l’intera regione.
Un passo avanti verso lo sviluppo
In sintesi, mentre le infrastrutture continuano a essere un tema controverso, i progetti per la Cisterna-Valmontone e la Roma-Latina rappresentano un passo significativo verso un futuro in cui la mobilità e lo sviluppo economico della regione sono al centro dell’agenda politica e istituzionale. Nonostante le sfide, le modifiche al piano e le divergenze di opinioni, il Lazio sembra essere determinato a proseguire su questa strada, con l’obiettivo di potenziare le connessioni viarie e rispondere alle esigenze di una regione in crescita.
Ultimo aggiornamento il 29 Gennaio 2025 da Fabio Belmonte
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