Venture Capital in Italia: un ecosistema in forte crescita nel 2024

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Questa analisi trimestrale non solo offre una panoramica sull’andamento del mercato, ma fornisce anche uno spaccato sui principali trend che stanno ridisegnando il Venture Capital nel nostro Paese: dall’espansione del Deep Tech al crescente interesse internazionale per le startup italiane, passando per il ruolo sempre più centrale del Life Sciences e delle politiche di Open Innovation promosse dalle corporate. Con un mercato in piena espansione e l’ingresso di nuovi fondi che rafforzano ulteriormente il tessuto innovativo, l’Italia si posiziona come uno dei Paesi europei con il più alto tasso di crescita annua, dimostrando il potenziale di un ecosistema finalmente pronto a competere a livello globale.

Un ecosistema in espansione

Il 2024 è stato l’anno migliore per l’Italia in termini di round di investimento, un chiaro segnale di maturazione dell’ecosistema innovativo. L’Italia è riuscita a catalizzare l’interesse di investitori internazionali: il 42% dei 297 investitori attivi proviene dall’estero, una dimostrazione dell’attrattività crescente del Paese​. Questa evoluzione è stata accompagnata dal lancio di 15 nuovi fondi di VC, che hanno raccolto complessivamente 1,4 miliardi di euro, rafforzando ulteriormente il supporto al tessuto imprenditoriale innovativo.

Fabio Mondini de Focatiis, Founding Partner di Growth Capital

“Nel 2024, mentre in Europa si registrano risultati in linea con l’anno precedente, la resilienza e lo slancio dell’ecosistema VC italiano ne confermano il percorso verso una maggiore maturità. L’Italia ha segnato un record nel numero di operazioni, anche se con molti round confidenziali, e ha visto un aumento del 28% su base annua nell’ammontare investito, affermandosi come il mercato in più rapida crescita tra quelli comparabili, come da nostre previsioni”. Ha- commenta Fabio Mondini de Focatiis, Founding Partner di Growth Capital.

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Settori trainanti

Tra i settori che hanno maggiormente beneficiato di questa spinta troviamo:

  • Deep Tech, che ha registrato il maggior numero di round.
  • Life Sciences, che si è distinto per il volume più elevato di finanziamenti raccolti.

Questi due ambiti evidenziano una crescente attenzione verso tecnologie di frontiera e soluzioni innovative nel campo della salute, confermando il trend globale che vede l’innovazione tecnologica come driver principale degli investimenti​​.

Sul fronte delle exit, il 2024 è stato un anno complesso, con un numero ridotto di operazioni (34, contro le 43 del 2023) e un calo del valore complessivo rispetto all’anno precedente. Le exit sono riconducibili prevalentemente a operazioni di M&A, con una sola IPO registrata.

Un confronto con l’Europa

Il report sottolinea come, nel contesto europeo, l’Italia abbia registrato il tasso di crescita annuo più elevato tra i Paesi che hanno superato il miliardo di euro di investimenti. Tuttavia, resta ancora distante da mercati consolidati come Francia e Germania in termini di volumi assoluti. Questo divario rappresenta una sfida, ma anche un’opportunità per colmare il gap attraverso politiche mirate e il rafforzamento delle collaborazioni internazionali.

Venture Capital in Europe

L’importanza dell’Open Innovation

Il Nono Osservatorio sull’Open Innovation e il Corporate Venture Capital evidenzia un altro aspetto chiave: il ruolo delle grandi aziende nell’ecosistema innovativo italiano. Nel 2024, le corporate hanno investito 313 milioni di euro in startup hi-tech, pari al 21% del totale degli investimenti in Venture Capital​. Questo dimostra come l’Open Innovation stia diventando un pilastro fondamentale per lo sviluppo del sistema imprenditoriale, con un focus particolare sulle collaborazioni tra startup e grandi aziende.

Trend emergenti e prospettive future

Guardando al futuro, ci sono alcune tendenze che meritano particolare attenzione:

  1. Crescita delle PMI innovative: Nonostante un calo generale del numero di startup registrate (-4,1%), le PMI innovative hanno registrato un aumento dell’11,2%, segnalando una transizione verso modelli di business più maturi e sostenibili​.
  2. Attrattività del Sud e delle Isole: Per il secondo anno consecutivo, il Sud Italia ha visto un aumento del numero di imprese innovative, nonostante la carenza di investitori locali. Questo suggerisce la necessità di iniziative per incentivare il flusso di capitali in queste regioni​.
  3. Internazionalizzazione degli investimenti: La crescente partecipazione di investitori esteri rappresenta una leva importante per accelerare la crescita delle startup italiane e favorire la loro espansione sui mercati globali.

Sfide e opportunità

Nonostante i risultati positivi, il sistema italiano presenta ancora delle fragilità. La concentrazione degli investimenti nel Nord-Ovest del Paese (47,8%) evidenzia uno squilibrio territoriale che richiede interventi mirati per garantire una distribuzione più equa delle risorse. Inoltre, il settore pubblico e le istituzioni devono continuare a giocare un ruolo attivo, facilitando l’accesso al capitale e riducendo gli ostacoli burocratici che spesso rallentano l’innovazione.

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Le grandi sfide per il 2025 saranno quelle di coinvolgere maggiormente gli investitori istituzionali e di far crescere la quota di investitori internazionali nei round guidati da VC italiani. La strada da fare è ancora molta, ma i segnali positivi dell’ultimo anno ci dicono che quella intrapresa è senza dubbi la giusta via” commenta Francesco Cerruti, Direttore Generale di Italian Tech Alliance.

L’Italia, quindi, si trova in una fase cruciale del suo percorso di sviluppo nell’ecosistema del Venture Capital. Con il giusto mix di investimenti, politiche mirate e collaborazioni strategiche, il Paese ha tutte le carte in regola per consolidarsi come hub europeo dell’innovazione.

 



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