Pensioni anticipate: crolla quota 103 mentre quota 41 per tutti resta utopia

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Le pensioni anticipate sono state al centro di un acceso dibattito negli ultimi anni, soprattutto in relazione a misure come Quota 100 (poi quota 102/103) e Quota 41. In un interessante editoriale sul sussidiario, Giuliano Cazzola spiega come i cambiamenti demografici, come l’aumento dell’aspettativa di vita e il calo delle nascite, hanno reso insostenibile il pensionamento anticipato, specialmente nelle modalità promosse da politiche recenti.

Pensioni anticipate 2025: calano gli utilizzi delle misure di anticipo pensionistico

Cazzola nel suo editoriale afferma: “I trend demografici, strangolati dall’incremento dell’attesa di vita e dal fenomeno crescente della denatalità, mettevano a nudo l’insostenibilità del pensionamento di anzianità, l’istituto che era difeso più strenuamente dalla Lega e dalle organizzazioni sindacali…”.

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Il pensionamento anticipato, originariamente introdotto durante le ristrutturazioni industriali degli anni ’80-’90 per favorire il prepensionamento di migliaia di lavoratori, ha continuato a essere difeso, specialmente dalla Lega e dai sindacati. Tuttavia, l’introduzione di misure come Quota 100 e Quota 41 ha sollevato numerosi dubbi sulla loro sostenibilità economica e sociale.

Il declino delle misure sperimentali e i dati sui pensionamenti

Quota 100, adottata dal governo giallo-verde nel 2019, aveva l’obiettivo di favorire il ricambio generazionale, consentendo il pensionamento anticipato a chi aveva almeno 62 anni di età e 38 anni di contributi. Tuttavia, come sottolinea Cazzola, l’impatto reale è stato limitato e il sistema ha mostrato criticità: “Per anni la Lega (e i sindacati) hanno affrontato la questione delle pensioni assegnando una discutibile priorità alle questioni del pensionamento anticipato… Come se in questo istituto si riassumesse tutta la problematica del sistema pensionistico”.

Alla fine del triennio sperimentale, Quota 100 è stata sostituita da Quota 102 e successivamente da Quota 103. Quest’ultima ha mantenuto i 62 anni di età come requisito minimo, ma ha imposto condizioni più restrittive, come il ricalcolo contributivo dell’assegno e la riscossione parziale fino al raggiungimento dell’età di vecchiaia. “Questa misura ha praticamente reso impraticabile la via d’uscita tramite Quota 103”, spiega Cazzola, evidenziando come tali modifiche abbiano portato a un calo significativo dei pensionamenti anticipati.

Secondo i dati sui pensionamenti anticipati:

  • 2019: 299.770 pensionamenti
  • 2020: 292.379 pensionamenti
  • 2021: 278.358 pensionamenti
  • 2022: 241.339 pensionamenti
  • 2023: 255.119 pensionamenti
  • 2024 (stima): 215.058 pensionamenti

Il calo è evidente, soprattutto dopo la scadenza di Quota 100 alla fine del 2021. Questo trend riflette sia l’inasprimento delle condizioni per il pensionamento anticipato sia il progressivo abbandono delle misure più flessibili.

Pensioni anticipate e Quota 41: un’utopia troppo costosa?

Quota 41, che avrebbe permesso il pensionamento con 41 anni di contributi indipendentemente dall’età anagrafica, è rimasta sulla carta a causa dei costi elevati. “Strada facendo l’adozione di Quota 41 come criterio generale si è rivelata troppo onerosa per essere adottata”, commenta Cazzola.

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Anche l’introduzione di Quota 103 non è riuscita a invertire la tendenza. Al contrario, ha segnato una riduzione delle uscite anticipate, incentivando, almeno in teoria, il prolungamento della vita lavorativa. Questo ha avuto un impatto limitato sull’occupazione giovanile, che era uno degli obiettivi dichiarati di queste misure. Cazzola conclude spiegando che “La logica dello specchietto retrovisore”, basata esclusivamente sulla durata della vita lavorativa e non sul tempo durante il quale si percepisce la pensione, si è rivelata insostenibile nel lungo periodo”.

Come si evolverà la situazione nei prossimi anni? Gli attuali trend suggeriscono che il sistema dovrà trovare nuove formule per garantire sia la sostenibilità finanziaria sia il supporto alle generazioni più giovani, voi cosa ne pensate?




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