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Marco Bruckner, Liliana Segre, Erik Brouwer, nel Giorno della Memoria Solferino libri propone tre letture che uniscono generazioni diverse.
MARCO BRUCKNER
laureato in Filosofia all’Università di Milano e appassionato di storia, collabora con La Gazzetta dello Sport.
Quando Marco legge il diario della bisnonna Medea, da sempre patrimonio famigliare, sono passati ottant’anni dai fatti narrati in quelle pagine: la persecuzione degli ebrei nella ex Jugoslavia.
I Bruckner-Eppinger sono membri della buona borghesia imprenditoriale di Zagabria, quando nel 1941 l’esercito tedesco invade la Croazia e prendono il potere gli Ustascia, le milizie fasciste. Da un giorno all’altro Medea, suo marito e i due figli si ritrovano cacciati di casa, separati, stipati sui convogli della deportazione. Comincia per loro un lungo e straziante viaggio tra campi di concentramento e di lavoro sul territorio jugoslavo.
Il diario di Medea racconta tutto: la fame, il freddo, la paura per il destino del marito Carlo, il terrore che il figlioletto Bruno non sopravviva agli stenti e che la figlia adolescente Nada sia vittima delle violenze dei militari.
Quasi un secolo dopo è proprio dal nonno Bruno, a Ferrara, che Marco va per scavare più in profondità in quella vecchia storia di famiglia, per capire meglio, per ricevere dalla viva voce di uno degli ultimi testimoni il racconto di quell’angoscioso passaggio di tempo, di quelle inaccettabili violenze. E scrive un libro unico, fondato su un documento storico prezioso e sull’esperienza diretta di chi ha vissuto quei giorni: un passaggio di memoria tra generazioni che porta un messaggio di impegno e resistenza.
LILIANA SEGRE
(Milano, 1930) fu deportata a 13 anni ad Auschwitz-Birkenau. Per un trentennio è stata testimone della Shoah. Dal 19 gennaio 2018 è senatrice a vita.
Il 19 gennaio 2018 Liliana Segre, sopravvissuta alla Shoah, viene nominata senatrice a vita dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Dopo l’orrore di Auschwitz, il ritorno alla vita e gli oltre trent’anni di testimonianza nelle scuole, si apre per lei una nuova fase: quella dell’impegno istituzionale.
«Per uno strano destino», dirà il 13 ottobre 2022, inaugurando a Palazzo Madama la nuova legislatura, «quella stessa bambina che in un giorno come questo del 1938, sconsolata e smarrita, fu costretta dalle leggi razziste a lasciare vuoto il suo banco della scuola elementare, oggi si trova addirittura sul banco più prestigioso del Senato».
Sono tante, dopo la nomina, le attestazioni di stima e di affetto, ma arrivano anche minacce e messaggi d’odio. Serve la scorta. Liliana Segre però non si arrende e, a braccetto con i carabinieri, porta avanti la sua attività al servizio del Paese. Con analogo spirito civile, nel febbraio 2022, accetta di tenere una rubrica («La Stanza») sul settimanale «Oggi»: una possibilità di dialogo diretto con i lettori che va dalla sua storia personale ai temi della contemporaneità, come la guerra, la pandemia, le migrazioni, l’emergenza climatica.
In questo volume, introdotto da una Prefazione di Carlo Verdelli, ritroviamo le rubriche scritte per «Oggi» e i discorsi pubblici più importanti che insieme compongono anche un racconto in presa diretta dell’Italia. In apertura, inoltre, in una conversazione con Alessia Rastelli, la senatrice spiega come abbia vissuto questi ultimi anni e da dove nasca il suo impegno. Mentre la Postfazione del figlio Luciano Belli Paci offre uno scorcio intimo, privato, su come sia cambiata la vita della madre e sul privilegio di esserle accanto.
ERIK BROUWER
(1972) è un giornalista sportivo olandese, autore di alcuni saggi che spaziano dal calcio argentino al rugby sudafricano. Con Spartacus, dedicato agli atleti olimpici ebrei all’inizio della Seconda guerra mondiale, ha vinto il premio Nico Scheepmaker 2010.
Nel 1943, il campione olandese di pugilato Leen Sanders, ebreo catturato dai tedeschi, fu spedito nel campo di concentramento di Auschwitz. Sua moglie e i suoi due figli, scesi dal treno, finirono nel gruppo «a sinistra», subito uccisi nei forni crematori. Leen fu mandato «a destra» con gli altri idonei al lavoro.
Riconosciuto da un ufficiale delle SS, gli venne assegnato un posto privilegiato nelle cucine in cambio di incontri settimanali di boxe per l’intrattenimento dei nazisti. Per anni, quotidianamente e a prezzo della vita, rubò, nascose e contrabbandò cibo e vestiti nelle cucine e negli ambulatori del campo per alleviare l’insopportabile sofferenza dei prigionieri. Aiutando anche, e cercando di sostenere, le donne olandesi vittime degli esperimenti del dottor Mengele nel Blocco 10. Per i suoi compagni ebrei nel campo, fu soccorritore e leader, difendendoli anche durante l’amara marcia della morte verso Dachau, all’avvicinarsi della fine della guerra.
Erik Brouwer racconta la storia di Leen, dai bassifondi di Rotterdam, negli anni Venti, alla fortuna sportiva, alle avvisaglie dei rastrellamenti tedeschi, fino al campo e alla sua vita di sopravvissuto nel dopoguerra. Una rappresentazione epica e una testimonianza importante di quanto l’umanità possa resistere quando è messa alla prova del male assoluto.
Traduzione di Luca Bernardi.
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