Ricordare per Comprendere la Shoah nelle scuole d’Abruzzo, per non dimenticare

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Ricordare per Comprendere: coinvolgere gli studenti per mantenere vivo il ricordo della Shoah, perché sia un monito per il presente e per il futuro.

Questo è lo spirito del programma della Regione Abruzzo (articolato nelle scuole in un concorso di idee, un convegno e una mostra fotografica), il cui titolo completo è “Ricordare per Comprendere: Lezioni dal Passato per un Futuro Migliore”. L’obiettivo è coinvolgere fattivamente gli studenti, in occasione della Giornata della Memoria, che quest’anno cade in coincidenza dell’ottantesimo anniversario dalla liberazione dl campo concentramento di Auschwitz, il 27 gennaio 1945. Evento quest’ultimo che è stato il riferimento per istituire una giornata dedicata a commemorare le vittime dell’olocausto.

Roberto Santangelo, assessore regionale all’Istruzione, spiega al Capoluogo che il programma Ricordare per Comprendere “si articola su tre direttrici. Innanzitutto un concorso di idee all’interno delle scuole con la collaborazione dell’Ufficio scolastico regionale, in cui i primi quaranta temi verranno premiati attraverso un buono spendibile nelle librerie. L’obiettivo è stimolare un approfondimento tematico. Poi sarà organizzato un convegno in partenariato con la Comunità ebraica di Roma: lo terremo fisicamente in una scuola ma altre saranno collegate per continuare il percorso di racconto delle atrocità, perché non si ripetano. Infine una mostra dal forte impatto emotivo dell’artista Roberto Grillo, sempre nelle scuole abruzzesi. Grillo ha fotografato i volti di due dei sopravvissuti ai campi di concentramento di Auschwitz per dare un segnale di monito rispetto a quella che è stata la Shoah. Vogliamo ricordare affinché le generazioni future non dimentichino le atrocità che l’uomo è in grado di compiere”.

Per il Presidente della Regione Marco Marsilioil coinvolgimento delle scuole è fondamentale, non avrebbe senso celebrare la Giornata della Memoria se non si trasmette alle giovani generazioni, anche perché gli anni passano e i testimoni diretti sono sempre di meno. Dobbiamo fare in modo che questo patrimonio di ricordi e sofferenza possa essere trasmesso alle nuove generazioni affinché non se ne perda mai la lezione. Stimoleremo la volontà da parte delle scuole, come negli anni passati, per andare sui luoghi della memoria: visitare, toccare con mano che quello di cui si parla non è né un romanzo né una realtà virtuale, ci sono pietre che ancora sanguinano, mura dove si sentono ancora le urla della sofferenza e del dolore. Non possiamo dimenticare che c’è ancora un’attualità in questa giornata, non parliamo solo di fatti avvenuti ottant’anni fa: che decine e decine di persone siano ancora ostaggio dei terroristi di Hamas per la sola colpa di essere ebrei ci fa ricordare che purtroppo queste tragedie sono ancora vive”.

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Massimiliano Nardocci, direttore dell’Ufficio scolastico regionale, sottolinea: “Abbiamo aderito con particolare attenzione, che è volta a incrementare lo studio della memoria della Shoah nelle scuole. Saranno coinvolte tutte le scuole con i lavori di approfondimento dei ragazzi. Siamo interessati in quanto il ricordo della Shoah è un elemento imprescindibile per la cultura e la conoscenza storica dei ragazzi”.

In occasione della Giornata della Memoria oltre alla presentazione di Ricordare per Comprendere si sono svolti oggi altri eventi istituzionali, a partire un convegno che si è tenuto nella Sala Ipogea di Palazzo dell’Emiciclo, con il patrocinio della Presidenza del Consiglio regionale e del Comune dell’Aquila. Il presidente Lorenzo Sospiri, nella stessa mattinata, ha partecipato alla cerimonia di deposizione di una corona di alloro ai piedi della lapide affissa sulla facciata principale del Comune di Pescara, in memoria della Shoah, del sacrificio della Brigata Ebraica, nel ripudio degli orrori del passato e nel ricordo di tutte le vittime. In occasione della mattinata pescarese sono stati consegnati i diplomi delle onorificenze dell’ordine “Al merito della Repubblica Italiana”, conferite dal Presidente della Repubblica per elevati meriti civili, sociali, culturali; e le Medaglie d’Onore, dal Prefetto di Pescara, ai familiari dei cittadini deportati.

All’incontro all’Emiciclo hanno partecipato gli studenti del Convitto nazionale “Domenico Cotugno” e degli Istituti superiori “Amedeo d’Aosta”, “Andrea Bafile” e “Colecchi-da Vinci”, del corpo docente e dei dirigenti scolastici. L’assessore del Comune dell’Aquila, Paola Giuliani, ha portato i saluti del sindaco Pierluigi Biondi.  Il presidente dell’Istituto Abruzzese per la Storia della Resistenza e dell’Italia Contemporanea, Carlo Fonzi, ha illustrato il progetto didattico “La memoria e il viaggio”, che “nel corso degli anni ha accompagnato ragazzi e studenti nei luoghi della memoria, con momenti di riflessione sulle esperienze fatte, al fine di promuovere il pensiero critico e la crescita personale dei giovani”, ha ricordato nell’intervento introduttivo, perché “non vi è memoria senza conoscenza”. Un progetto che si è interrotto a causa della pandemia e che sarà oggetto della pubblicazione di una monografia sul periodico “Abruzzo contemporaneo”. Nell’80esimo anniversario della liberazione di Auschwitz – Birkenau, Fonzi ha ricordato ai giovani presenti come “Auschwitz sia metafora dell’altro, del diverso, dell’odio, dell’intolleranza, dell’indifferenza” sensibilizzando i ragazzi alla partecipazione e all’impegno con le parole della senatrice Liliana Segre, “l’indifferenza è più colpevole e la memoria è l’unico vaccino contro l’indifferenza”. “La memoria come antidoto indispensabile contro i fantasmi del passato”, per il capo dello Stato Sergio Mattarella, oggi ad Auschwitz, nel luogo simbolo dello sterminio nazista.  A seguire gli interventi degli storici dell’Università del Molise, Costantino Di Sante, con una relazione sul tema “Auschwitz e il sistema concentrazionario nazionalsocialista”, che ha voluto sottolineare il momento delicato che vive l’Europa ed il mondo con il riemergere dell’antisemitismo, dell’intolleranza e delle guerre, mentre Giuseppe Lorentini, “Dai campi di concentramento fascisti in Abruzzo ad Auschwitz”, ha ripercorso la storia dei treni che partivano anche dall’Abruzzo verso i campi di lavoro e di annientamento della Germania, della Polonia e della Repubblica ceca.

Alle ore 16.30, nella sala Benedetto Croce del Consiglio regionale, l’Istituto Abruzzese per la Storia della Resistenza e dell’Italia Contemporanea proseguirà gli eventi della memoria con la presentazione del libro, “Internatite – Una voce inascoltata dai campi fascisti (1940-1943)” di Fortunat Mikuletic, a cura di Giuseppe Lorentini in dialogo con Costantino Di Sante. Introdurrà il presidente Carlo Fonzi.



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