I luogi del cuore Fai, Villa Valletta al 17esimo posto: “Continuate a votare”

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SAN PIETRO VERNOTICO – Con 7447 voti la Villa Valletta di San Pietro Vernotico è al 17esimo posto su quasi 42mila candidature, nella classifica nazionale dei “Luoghi del cuore” del Fai (Fondo ambiente italiano) che mira a salvare i luoghi più amati dagli italiani che meritano un futuro. Un ottimo risultato per il bene sampietrano, ottenuto grazie all’impegno del comitato promotore dell’iniziativa Vi.Ca.Va. (Villa Cavalier Valletta) che da ottobre scorso si sta impegnando attivamente per raccogliere voti e ottenere fondi per valorizzare uno degli immobili più antichi del territorio. 

I tre luoghi più votati nella classifica nazionale potranno accedere a un contributo rispettivamente di 70mila, 60mila e 50mila euro, presentando un progetto per realizzare interventi di restauro o valorizzazione. Inoltre tutti i luoghi con almeno 2.500 voti potranno partecipare al Bando I Luoghi del Cuore – che verrà lanciato a giugno 2025 – e richiedere un contributo fino a 50.000 euro candidando un progetto. 

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Per votare c’è tempo fino al 10 aprile prossimo. Il comitato chiama a raccolta i sampietrani e non solo, da ottobre scorso sono stati organizzati banchetti di raccolta firme e iniziative nelle scuole, tutto questo ha permesso di raggiungere il 17esimo posto. La strada, però, è ancora lunga. Nei giorni scorsi un banchetto di raccolta firme è stato allestito all’esterno della sede del comitato Festa Patronale sito in piazza del Popolo e alcune attività commerciali del territorio hanno aderito all’iniziativa dando la possibilità di firmare direttamente in negozio (clicca qui per votare on line). Nel Brindisino sono stati candidati 218 beni, dopo Villa Valetta al 92esimo posto con 2165 voti c’è il Castello Alfonsino. Si possono votare più beni. 

Abitata dalla famiglia Valletta fino agli anni 90, la dimora gentilizia fu acquistata all’asta da un imprenditore locale che nel 2013 avviò lavori di ristrutturazione edilizia mai conclusi, finita sul mercato delle vendite fallimentari, fu acquisita dal Comune di San Pietro Vernitico nell’ottobre del 2022 per 258mila euro (valore stimato 669.363,41 euro). L’immobile è vincolato con decreto del Ministero della Cultura–Sabap per le province di Br-Le, che ne descrive gli elementi che caratterizzano l’architettura. Oggi è priva di arredi, suppellettili e gli interni sono in stato di degrado e molti ambienti appaiono quasi un cantiere.

“Durante i suoi viaggi il commendator Grand’Ufficiale Antonio Valletta, fu colpito dallo stile delle ville diffuse sui rami del lago di Como, e sul più piccolo Lago di Annone in territorio lecchese. Le ville di Brunate, Cernobbio, Oggiono catturarono la sua sensibilità, contattò l’arch. Enrico Barbieri di Milano (1883/1963), progettista di Villa Sironi a Oggiono (Lc), la “gemella” di Villa Valletta, realizzate nello stesso periodo, Villa Valletta poco dopo il 1910 e sino al 1917”. Si legge nella descrizione della candidatura. “La Villa unisce lo stile Eclettico (1860-1890) e Liberty (1890-1910), stili che hanno conosciuto periodi di parallelismo e sovrapposizione. In Italia ogni regione conserva testimonianze architettoniche che si rifanno a tale “unione e contaminazione” dei due stili”. 

“L’attuale proprietà ha manifestato sin da subito la volontà di “aprire” il bene alla Comunità. L’idea progetto è di trasformarlo in sede di servizi istituzionali e polo museale/espositivo. Verso la fine della ultima guerra la villa fu requisita dal comando generale ed il re Vittorio Emanuele III fu ospite ed apprezzò villa Valletta invitando i suoi ufficiali ad aver cura della Casa e fece sgomberare i saloni invasi dai motocicli dei militari. Da più parti si dice che il bello e la cultura salveranno il mondo noi volendo possiamo iniziare a salvare il bello”.

Dalla prima edizione a oggi (si tratta della dodicesima), il Fai Fondo per l’Ambiente Italiano, in collaborazione con Intesa Sanpaolo, ha sostenuto 163 interventi di tutela, restauro e valorizzazione in tutte le regioni italiane. 

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