Foad Aodi: “Più di 350 milioni di cittadini in 44 paesi rischiano di perdere l’assistenza sanitaria a causa delle emergenze sanitarie umanitarie e di sanguinosi conflitti. Le malattie infettive sono aumentate del 44% negli ultimi 2 anni”
AMSI, UMEM, UNITI PER UNIRE, AISC E CO-MAI: “Costruiamo ponti tra popoli e culture per affrontare le crisi sanitarie e sociali che mettono a rischio milioni di vite. Le associazioni e gli organi di stampa internazionali coordinati dal Prof. Foad Aodi uniscono le forze per promuovere dialogo, salute, corretta informazione e cooperazione globale”.
ROMA 27 GENN 2025 – Le associazioni AMSI (Associazione Medici di Origine Straniera in Italia), UMEM (Unione Medica Euromediterranea), CO-MAI (Comunità del Mondo Arabo in Italia), #Aisc_News (Agenzia Britannica Mondiale Informazioni Senza Confini) e il Movimento Internazionale Uniti per Unire, stanno rafforzando la loro collaborazione per affrontare le sfide globali più urgenti. L’alleanza coinvolge più di 120 Paesi, estendendo il raggio d’azione a livello globale e focalizzandosi su temi fondamentali come il dialogo interculturale, la salute globale e la cooperazione internazionale.
Il Prof. Foad Aodi, medico, docente all’università di Tor Vergata e Membro Registro esperti FNOMCEO nonché giornalista internazionale e Direttore Responsabile di “AISC NEWS”, ha espresso l’importanza di questa unione, sottolineando: “La nostra missione è costruire ponti tra popoli, culture, e religioni, rispondendo alle crisi sanitarie e sociali che mettono a rischio milioni di persone in tutto il mondo. Con il contributo di professionisti provenienti da ogni continente, le nostre associazioni operano senza sosta per affrontare emergenze globali con solidarietà, impegno e collaborazione internazionale.”
Le crisi sanitarie che affliggono più di 44 Paesi, prive di risposte adeguate, sono una delle sfide principali per questa rete di associazioni.
Più di 350 milioni di persone sono prive di un accesso corretto alle cure mediche.
Questi numeri evidenziano la necessità urgente di agire in modo coordinato. In risposta a tale emergenza, le organizzazioni promotrici hanno potenziato il Comitato Internazionale per il Dialogo, la Cooperazione e l’Informazione, un organismo con l’obiettivo di:
– Sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni internazionali sul bisogno di un intervento immediato per affrontare l’emergenza sanitaria globale e difendere i professionisti della sanità, i giornalisti e i cooperanti.
– Favorire il dialogo interculturale e interreligioso per promuovere la coesistenza pacifica e prevenire conflitti in un contesto globale sempre più fragile.
– Supportare le popolazioni vulnerabili attraverso iniziative concrete nel settore medico e sociale, mirando a garantire accesso equo e universale alla salute e al benessere.
Le cause principali dell’aumento delle emergenze sanitarie a livello globale vanno affrontate con urgenza. La priorità deve essere fermare i conflitti, intensificare la collaborazione internazionale e potenziare il ruolo dei Ministeri della Salute in sinergia con l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).
Solo attraverso un’azione globale coordinata sarà possibile combattere l’inquinamento atmosferico, contrastare fenomeni devastanti come la siccità e i terremoti, e prevenire i danni causati dalle sostanze chimiche dannose per il corpo umano.
Secondo la nostra ricerca internazionale sulla salute globale, negli ultimi due anni siamo di fronte a deficit quali:
– La diffusione delle malattie infettive è aumentata del 40%, con un incremento preoccupante di epatiti, gastroenteriti e altre patologie. Un dato allarmante, che rispecchia le gravi carenze in termini di cibo e acqua non sicuri, ma anche la scarsità di strutture sanitarie adeguate, aggravata dalla fuga dei professionisti della sanità dai paesi in via di sviluppo verso le nazioni più ricche.
– Le emergenze sanitarie sono aumentate del 25% nei paesi poveri, soprattutto in Africa, dove la fame e la mancanza di risorse come cibo, acqua e corrente elettrica continuano a essere fattori determinanti per la diffusione di malattie. Inoltre, il 25% delle patologie è legato all’inquinamento atmosferico, un problema che richiede soluzioni concrete a livello globale.
L’Italia, pur dovendo rimanere all’interno dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, deve anche farsi rispettare, evitando di accettare decisioni imposte da una ristretta élite senza consultare le reali necessità dei singoli paesi.
– Un altro tema cruciale riguarda la fuga dei professionisti della sanità, che è aumentata del 36% negli ultimi due anni, portando a una grave carenza di personale nei paesi più poveri. Questo fenomeno contribuisce a gravi diserzioni sanitarie internazionali, che peggiorano ulteriormente la situazione.
– Le crisi sanitarie, purtroppo, sono anche legate alla mancanza di vaccini, soprattutto per i bambini. Come dimostrato in paesi e territori come Africa, Striscia di Gaza, Yemen, Siria e Iraq, e ancora Somalia, Sudan, Libia, dove la mancanza di vaccinazioni porta a tragedie evitabili, in particolare nella prevenzione di malattie pediatriche, che continuano a mietere vittime innocenti in tutto il mondo.
L’approccio innovativo delle nostre associazioni ha coinvolto anche nuove forme di comunicazione.
L’introduzione di AISC TV, una piattaforma che evolve dalla Web TV Scuola Unione per l’Italia, e la creazione di Radio Co-mai Internazionale, tutte autorizzate in Inghilterra, contribuiscono a diffondere un messaggio di solidarietà, inclusività e speranza in tutto il mondo. L’uso di questi strumenti permette una maggiore visibilità delle attività svolte e il coinvolgimento di un pubblico sempre più ampio.
“Questa rete internazionale rappresenta una luce di speranza in un mondo segnato da divisioni e difficoltà. Con il supporto di ogni singolo individuo e la cooperazione tra organizzazioni, AMSI, UMEM, AISC e Uniti per Unire e Co-mai dimostrano che insieme possiamo rispondere in modo efficace alle crisi globali, promuovere una cultura di pace e costruire un futuro migliore per tutti”, conclude il Prof. Aodi.
Le associazioni continuano a lavorare con un approccio inclusivo, cooperativo e sostenibile, puntando non solo ad affrontare le crisi emergenti, ma anche a favorire lo sviluppo di politiche globali per la salute, il dialogo e il progresso sostenibile. L’impegno quotidiano di queste organizzazioni è testimonianza di come la cooperazione internazionale possa essere un potente strumento di cambiamento per il bene comune.
Così dichiarano i Consigli Direttivi, insieme al Prof. Foad Aodi, medico palestinese, giornalista internazionale iscritto all’albo di Roma e del Lazio, ed esperto di salute globale, con il Dr. Nadir Aodi Podologo (Coordinatore Commissioni “Podologi” e “Nuove Generazioni” di AMSI, Uniti per Unire e UMEM), e con Kamel Belaitouche, Coordinatore Organizzativo del Movimento Uniti per Unire.
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