Pnrr: Reggio Calabria “modello”

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Con meno di due anni rimanenti per completare i progetti e rendicontare le risorse assegnate, il tempo stringe. Il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), rappresenta un’opportunità unica per lo sviluppo del territorio, ma richiede che i progetti siano ultimati e rendicontati entro il 31 dicembre 2026. La scadenza impone un lavoro intenso e ben coordinato, necessario per evitare la perdita di finanziamenti e per dimostrare che gli obiettivi stabiliti sono stati pienamente raggiunti.

Pnrr, Reggio Calabria “modello”

A che punto è la Città metropolitana di Reggio Calabria? Ne abbiamo parlato con il sindaco Giuseppe Falcomatà, secondo il quale la metrocity «si conferma ente virtuoso nell’impiego delle risorse». «Grazie al lavoro portato avanti dalla nostra Amministrazione, dagli uffici e dalla squadra dei delegati dei vari settori interessati dagli interventi, si è ribaltata l’antica logica per la quale i finanziamenti destinati agli enti territoriali del Sud andavano persi perché non impiegati in infrastrutture e servizi», aggiunge il sindaco.



«La nostra Città Metropolitana si conferma uno degli enti più virtuosi a livello nazionale, portando a compimento investimenti, solo per ciò che riguarda la Città Metropolitana, senza contare il Comune, per quasi 100 milioni di euro, in buona parte già conclusi e in parte in corso di esecuzione, contribuendo, a livello nazionale, ad innalzare la quota percentuale delle risorse effettivamente impiegate dall’Italia in Europa».

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Valorizzazione dei beni confiscati

Tra i primi esempi concreti, a conferma di questo impegno, Falcomatà cita i fondi destinati alla valorizzazione dei beni confiscati alle mafie, «un settore che ci sta particolarmente a cuore in termini di priorità politica». Sono già conclusi gli interventi per il Centro per la tutela e la salute del donatore o sul centro “Yes I can”, per quasi 400 mila euro complessivi. Sono in fase di appalto, invece, i lavori per il centro sportivo di Riparo, già in corso i lavori della comunità Incontro di Santo Stefano, del progetto Impronte a Sud, del welfare lab di via Possidonea, della Casa del Jazz e del centro “Un futuro per noi” a Villa San Giovanni.


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«Tutti investimenti, aggiunge, che contribuiscono a migliorare lo stato di salute del patrimonio dei beni confiscati in uso a valenti associazioni del territorio, fornendo una linfa vitale a un programma sul quale abbiamo molto investito e al quale tutta Italia guarda con interesse».

Interventi per l’ambiente

Un altro importante settore di intervento riguarda l’ambiente, con il progetto sulla riforestazione. «In questo ambito, oltre alla fase dei progetti già completata, sono stati ultimati tre tranche di interventi, per un totale complessivo di circa 18 milioni di euro. La Città metropolitana, prosegue Falcomatà, è stata così operativa da attrarre, nel tempo, anche i fondi inizialmente destinati ad altri territori italiani. La bontà dell’idea progettuale e la capacità di rendere fluide ed efficaci le procedure ci ha consentito di aumentare il finanziamento iniziale e prevedere un’ultimazione entro le scadenze previste».

Piani urbani integrati e Biodivercity

Anche l’intervento sui Piani urbani integrati, confluito nel Pnrr, è in fase avanzata: «Per quanto riguarda i lavori sul Foro Boario, spazio di pertinenza di Atam, una partecipata della Città Metropolitana e del Comune di Reggio Calabria, e sull’Orto Botanico, abbiamo un progetto complessivo da più di 15 milioni di euro, diviso in due lotti. Il primo lotto è già in corso ed evidenzia una sinergia positiva con la Camera di commercio e l’Università Mediterranea. Il secondo lotto, riguardante il parcheggio di Atam, è in fase di verifica della progettazione esecutiva».

C’è infine il progetto Biodivercity, «anch’esso con l’Università, che prevede una spesa di un milione di euro e che punta a garantire un riconoscimento, anche normativo, alle aree verdi e alle formazioni vegetali dell’ecosistema urbano. Nello specifico in questo caso gli interventi riguardano attività a servizio della redazione dei piani del verde dei Comuni dell’area metropolitana ed il loro monitoraggio, ma anche un occhio puntato al tema dell’innovazione ed all’agenda digitale, per l’aggiornamento delle procedure della macchina amministrativa».

Edilizia scolastica: «numeri da record»

Infine, l’edilizia scolastica «altro settore importantissimo. «Qui la Città Metropolitana ha numeri quasi da record», sostiene Falcomatà: «Sono già completati gli interventi sulle scuole Ferraris di Reggio, sull’Iti Milano di Polistena, sull’Alberghiero di Condofuri e sullo Zaleuco di Locri, per una spesa complessiva di quasi 4 milioni di euro. Sono in corso i lavori, con ultimazione prevista nel 2025, per il Panella Vallauri, il Boccioni Fermi, il Rechichi di Polistena, il Severi di Gioia Tauro e il Turistico di Marina di Gioiosa Jonica».

«Entro il 2026 completeremo la rifunzionalizzazione di immobili per servizi metropolitani, per un totale di oltre 26 milioni di euro». Un lavoro di grande portata, che secondo il sindaco «rappresenta un modello di buona amministrazione e una chiara dimostrazione di come le risorse del Pnrr possano essere impiegate efficacemente per generare un impatto positivo sui territori», spiega ancora il sindaco metropolitano di Reggio Calabria.

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Un modello di buona amministrazione

«Gli enti territoriali sono il segmento statale che ha una maggiore efficacia nella spesa dei fondi comunitari. Da anni lo affermiamo con convinzione. Lo abbiamo dimostrato in questi anni, con una tendenza risalente già al periodo Covid. In quella occasione il governo si rivolse alle città: siete voi che conoscete i reali bisogni dei cittadini e voi che potete offrire risposte puntuali. Lo abbiamo fatto e stiamo continuando a farlo», afferma Falcomatà.



«Anche sul Pnrr che nasce come onda lunga di quell’approccio, i Comuni e le Città Metropolitane hanno dimostrato di saper operare. Noi stiamo facendo la nostra parte. Adesso la sfida è quella di estendere questo metodo a tutte le linee di finanziamento comunitarie». Per il sindaco metropolitano di Reggio Calabria, «coinvolgere i Comuni nella programmazione significa realizzare i progetti, significa lavorare su linee di investimento concrete, capaci di cambiare la qualità della vita delle persone. Da anni insieme agli altri sindaci lavoriamo su questa linea e devo dire che i risultati si sono visti. Adesso ci aspettiamo che il governo non retroceda, che si prosegua su questa tendenza. Sindaci ed amministratori, conclude Falcomatà, sono quelli che meglio di ogni altro conoscono i bisogni e le aspettative delle loro comunità. Bisogna dare loro fiducia, anche perché, lavorando giorno e notte in prima linea, credo se la siano guadagnata sul campo».





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