\”Israele ha ricevuto oggi quattro soldatesse rapite dall’organizzazione terroristica Hamas, e in cambio rilascerà prigionieri di sicurezza secondo le modalità stabilite. Secondo l’accordo, Israele non permetterà il passaggio di gazawi verso il nord della striscia fino a quando non sarà regolato il rilascio della cittadina Arbel Yehud, che avrebbe dovuto essere liberata oggi\”. Lo riferisce l’ufficio di Benyamin Netanyahu. \”Arbel Yehud è viva e sarà liberata tra sette giorni\”: lo ha dichiarato un alto funzionario di Hamas, come riferisce la tv pubblica israeliana Kan.
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L’esercito libanese ha dichiarato di essere pronto a schierare le sue forze nel sud del Paese, accusando Israele di \”procrastinare\” il suo ritiro previsto nell’accordo di cessate il fuoco di 60 giorni con scadenza domani.
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Fonti palestinesi dalla Striscia di Gaza hanno riferito che un uomo è stato ucciso dall’Idf mentre con altre persone cercava di dirigersi a Nord, in Rashid Street, nel centro dell’enclave. Lo riporta Ynet. L’Idf ha smentito quanto riportato dai media palestinesi. “Non siamo a conoscenza di sospettati colpiti dagli spari”, tutti i colpi sparati erano colpi di avvertimento e non erano diretti contro le persone.
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La tv libanese al Mayadeen, vicina a Hezbollah, ha riferito di attacchi israeliani nel sud del Libano nelle ultime ore, che \”hanno avuto un’escalation come non si vedeva da due mesi\”.
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Continua a seguire gli aggiornamenti su Sky TG24
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Le sconvolgenti immagini della Moschea di Al-Hassan e della Grande Moschea di Gaza, a Gaza city, prima e dopo la guerra. GUARDA IL VIDEO
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Un uomo palestinese è stato ucciso a colpi di arma da fuoco dalle forze israeliane durante un raid militare nel campo profughi di Balata a Nablus, nella Cisgiordania occupata lo scrive l-Jazeera. L’agenzia di stampa Wafa ha identificato la vittima come Ahmad al-Hashash e ha riferito che è stato trasportato in ospedale in gravi condizioni e che è poi morto a causa delle ferite
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La tregua su Gaza descritta dalle immagini dell’accampamento di tende pronte ad accogliere le famiglie senza dimora. Centinaia di palestinesi che dovrebbero tornare nel nord della Striscia di Gaza troveranno case in rovina, distrutte dall’offensiva militare israeliana, durata 15 mesi. GUARDA IL VIDEO
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La Casa Bianca di Trump ha ordinato al Pentagono di revocare il blocco imposto dall’amministrazione Biden sulla fornitura di bombe da 2.000 libbre (900 kg circa) a Israele. Lo riferisce Axios citando tre funzionari israeliani. Lo stop di Biden lo scorso maggio innesco’ una delle più grandi crisi delle relazioni tra Stati Uniti e Israele durante i 15 mesi di guerra a Gaza. Il governo di Tel Aviv è stato informato dal Pentagono ieri, ha detto un funzionario israeliano. Le fonti hanno detto che 1.800 bombe MK-84, che erano conservate negli arsenali Usa, saranno caricate su una nave e consegnate a Israele nei prossimi giorni
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Mentre continuano a emergere i dettagli sull’intesa raggiunta tra le parti, non si sono fatte attendere le reazioni dei leader internazionali sul cessate il fuoco nella Striscia. LEGGI L’ARTICOLO
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Sabato sera, una bambina palestinese è morta a causa delle ferite riportate durante un raid dell’esercito israeliano nel villaggio di Muthalath Ash-Shuhada, a sud della città di Jenin, nella Cisgiordania occupata. Lo ha reso noto il Ministero della Salute palestinese citato dall’agenzia locale Wafa. Il Ministero ha confermato che Layla Mohammad Ayman al-Khatib, di 2 anni e mezzo, è morta per una ferita alla testa causata da proiettili sparati dall’esercito israeliano
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I palestinesi hanno esultato e applaudito, mentre altri suonavano il clacson delle auto nella città meridionale di Khan Younis, quando è giunta la notizia di un accordo per il cessate il fuoco dopo 15 mesi di guerra. LE IMMAGINI
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Dovrebbe essere rilasciato da Hamas la prossima settimana, insieme al terzo gruppo di ostaggi da liberare nell’ambito dell’accordo sul cessate il fuoco, Keith Siegel, 65enne israelo-americano che era stato rapito il 7 ottobre 2023 dalla sua casa nel kibbutz di Kfar Aza. Lo ha riferito l’emittente Nbc, citando due funzionari americani di alto livello, secondo i quali Siegel, che si trova in condizioni di salute critiche, dovrebbe essere liberato sabato prossimo. Sempre l’Nbc riporta che un altro cittadino israelo-americano rapito da Hamas, Sagui Dekel-Chen, verrà liberato poco dopo Siegel. Israele, dal canto suo, si aspetta che nel prossimo gruppo di ostaggi rilasciati figurino Arbel Yehud e la soldatessa Agam Berger.
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L’attacco del 7 ottobre 2023 lanciato da Hamas contro Israele e la conseguente offensiva a Gaza hanno riacceso i riflettori su una contrapposizione che va avanti da decenni e su cui non si riesce a trovare una soluzione. Anche se, negli anni, qualche tentativo è stato fatto. LE COSE DA SAPERE
“,”postId”:”a1f668c3-9ae7-41a6-86c5-8241dabca6b3″},{“timestamp”:”2025-01-25T20:15:00.309Z”,”timestampUtcIt”:”2025-01-25T21:15:00+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Israele, Ben Gvir e altri due ministri lasciano governo Netanyahu”,”content”:”
Come annunciato da giorni, il ministro della Sicurezza nazionale – con altri due ministri del suo partito nazionalista-religioso – ha detto addio all’esecutivo di Netanyahu, in segno di protesta per l’accordo di cessate il fuoco a Gaza. LEGGI L’ARTICOLO
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Corteo con circa 200 partecipanti, nel pomeriggio a Bologna, al grido di \”Aggiorniamo la memoria, il genocidio è ora\”. A organizzarlo i Giovani Palestinesi della città emiliana che sono sfilati, guardati a vista dalle forze dell’ordine, dal parco John Lennon in via del Lavoro fino a Piazza Unità, tra bandiere palestinesi, torce e lo slogan ripetuto, ‘Palestina libera’. Al punto di partenza della manifestazione – ripresa e rilanciata nelle ‘stories’ sul profilo Instagram del Giovani Palestinesi Bologna – due striscioni posizionati a terra uno con scritto ‘Palestina libera. Aggiorniamo la memoria, il genocidio è ora’ e l’altro ‘Anp e Israele nemici del popolo palestinese. Giù le mani da Jenin!’. Tanti gli appelli, rilanciati al megafono, durante l’evento promosso in vista della Giornata della Memoria in programma lunedì per chiedere – come recita appunto il titolo scelto dai Giovani Palestinesi – di \”aggiornare\” la ricorrenza, \”nata a seguito degli orrori dei campi di concentramento e dei campi di sterminio\” spingendola fino ai fatti degli ultimi tempi. \”La loro memoria – si sente scandire nelle stories su Instagram – non valga solo per un certo colore della pelle o una certa religione\”.
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L’Amministrazione Trump ha rimosso le restrizioni sulla forniture a Israele di 1.800 bombe Mk-84 dal peso di circa una tonnellata l’una. Lo riferiscono i media israeliani, precisando che la fornitura avverrà nei prossimi giorni. La consegna di questi ordini era stata bloccata lo scorso maggio dall’allora amministrazione Biden in risposta agli spargimenti di sangue dello Stato ebraico nella Striscia di Gaza.
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Sono 33 gli ostaggi che saranno rilasciati durante la prima delle tre fasi dell’accordo di tregua per un cessate il fuoco sulla Striscia di Gaza tra Israele e Hamas scattato alle 10.15 del 19 gennaio. Le prime tre persone, tutte donne, sono state prese in consegna a Gaza City dalla Croce Rossa. Si tratta di Romi Gonen, Emily Damari e Doron Steinbrecher. Dalle donne portate via dai kibbutz israeliani ai partecipanti rapiti durante il festival di Nova: ecco chi sono le persone che dovrebbero essere liberato man mano durante questa fase di tregua. LEGGI QUI
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Romi Gonen, Emily Damari e Doron Steinbrecher erano state rapite durante gli attacchi del 7 ottobre 2023. Gonen era stata catturata al festival Supernova, mentre Damari e Steinbrecher erano state prelevate dal kibbutz di Kfar Aza. Il pomeriggio del 19 gennaio, nel quadro dell’accordo sul cessate il fuoco, sono state liberate. CHI SONO
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Rilasciate oggi 4 soldatesse israeliane in ostaggio a Gaza. Come confermato dalle Brigate Al Qassam, l’ala armata di Hamas, il rilascio è parte dell’accordo di cessate il fuoco nell’enclave. Si tratta di Liri Albag, 19 anni, Karina Ariev, Daniella Gilboa e Naama Levy, tutte 20enni. La quinta, Agam Berger, rimasta nella Striscia di Gaza, non verrà rilasciata per il momento. Ecco chi sono le soldatesse. LEGGI L’ARTICOLO
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Secondo media statunitensi, un ostaggio israelo-americano, rapito dalla sua casa nel kibbutz Kfar Aza il 7 ottobre 2023, dovrebbe essere liberato la prossima settimana, nel terzo rilascio nell’ambito dell’accordo di cessate il fuoco con Hamas. Keith Siegel , 65 anni, è ritenuto in cattive condizioni di salute. La Nbc riferisce che un altro sequestrato israelo-americano, Sagui Dekel-Chen, di 36 anni, sarà rilasciato poco dopo Siegel. Sia Siegel che Dekel-Chen sono sulla lista dei 33 ostaggi che dovrebbero essere liberati nella fase iniziale di 42 giorni dell’accordo. Il terzo ostaggio con cittadinanza statunitense, Edan Alexander, non verrà rilasciato prima della seconda fase, poiché è un soldato.
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Daniela Gilboa, Liri Elbag, Naama Levy e Karina Ariev, tornate oggi in Israele dopo 477 giorni di prigionia, sono state tenute per tutto il periodo in appartamenti o dentro tunnel, in pessime condizioni igieniche. Erano costrette a cucinare e pulire per i loro rapitori, a prendersi cura dei figli dei terroristi. Lo riferisce Ynet. Per una parte del tempo le giovani sono state tenute insieme, anche con Agam Berger, la quinta soldatessa rapita. Sono state spostate da un posto all’altro all’interno della città di Gaza, travestite da donne palestinesi, hanno imparato a parlare arabo.
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L’Idf ha dichiarato che, contrariamente a quanto riportato dai media palestinesi secondo cui una persona è stata uccisa e circa due dozzine sono rimaste ferite, tutti i colpi sparati erano colpi di avvertimento e non erano diretti contro le persone. \”Sottolineiamo che, al momento, non siamo a conoscenza di sospettati colpiti dagli spari\”, afferma l’esercito, \”l’Idf è determinato a implementare pienamente i termini dell’accordo, è preparato per qualsiasi scenario e continuerà a prendere tutte le misure necessarie per rimuovere qualsiasi minaccia immediata ai soldati\”. L’esercito ha poi invitato nuovamente \”i civili palestinesi a obbedire alle loro istruzioni e a non avvicinarsi alle forze schierate nella zona\”.
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Hamas ha liberato dopo 477 giorni di progionia 4 soldatesse israeliane sequestrate il 7 ottobre in cambio di 200 prigionieri nelle carceri israeliane tra cui alcuni classificati come pericolosi terroristi. Si tratta di Liri Albag, 19 anni, Karina Ariev, Daniella Gilboa e Naama Levy, tutte 20enni. Sono tutte in buone condizione di salute. (CHI SONO LE SOLDATESSE LIBERATE)
“Israele ha ricevuto oggi quattro soldatesse rapite dall’organizzazione terroristica Hamas, e in cambio rilascerà prigionieri di sicurezza secondo le modalità stabilite. Secondo l’accordo, Israele non permetterà il passaggio di gazawi verso il nord della striscia fino a quando non sarà regolato il rilascio della cittadina Arbel Yehud, che avrebbe dovuto essere liberata oggi”. Lo riferisce l’ufficio di Benyamin Netanyahu. “Arbel Yehud è viva e sarà liberata tra sette giorni”: lo ha dichiarato un alto funzionario di Hamas, come riferisce la tv pubblica israeliana Kan.
L’esercito libanese ha dichiarato di essere pronto a schierare le sue forze nel sud del Paese, accusando Israele di “procrastinare” il suo ritiro previsto nell’accordo di cessate il fuoco di 60 giorni con scadenza domani.
Fonti palestinesi dalla Striscia di Gaza hanno riferito che un uomo è stato ucciso dall’Idf mentre con altre persone cercava di dirigersi a Nord, in Rashid Street, nel centro dell’enclave. Lo riporta Ynet. L’Idf ha smentito quanto riportato dai media palestinesi. “Non siamo a conoscenza di sospettati colpiti dagli spari”, tutti i colpi sparati erano colpi di avvertimento e non erano diretti contro le persone.
La tv libanese al Mayadeen, vicina a Hezbollah, ha riferito di attacchi israeliani nel sud del Libano nelle ultime ore, che “hanno avuto un’escalation come non si vedeva da due mesi”.
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Gaza, le moschee riprese dal drone prima e dopo la guerra. VIDEO
Le sconvolgenti immagini della Moschea di Al-Hassan e della Grande Moschea di Gaza, a Gaza city, prima e dopo la guerra. GUARDA IL VIDEO
Un morto nel raid israeliano nel campo profughi di Balata
Un uomo palestinese è stato ucciso a colpi di arma da fuoco dalle forze israeliane durante un raid militare nel campo profughi di Balata a Nablus, nella Cisgiordania occupata lo scrive l-Jazeera. L’agenzia di stampa Wafa ha identificato la vittima come Ahmad al-Hashash e ha riferito che è stato trasportato in ospedale in gravi condizioni e che è poi morto a causa delle ferite
Gaza, le riprese dal drone delle tendopoli in attesa del ritorno dei palestinesi sfollati
La tregua su Gaza descritta dalle immagini dell’accampamento di tende pronte ad accogliere le famiglie senza dimora. Centinaia di palestinesi che dovrebbero tornare nel nord della Striscia di Gaza troveranno case in rovina, distrutte dall’offensiva militare israeliana, durata 15 mesi. GUARDA IL VIDEO
“Trump revoca lo stop alle bombe da 900 kg per Israele”
La Casa Bianca di Trump ha ordinato al Pentagono di revocare il blocco imposto dall’amministrazione Biden sulla fornitura di bombe da 2.000 libbre (900 kg circa) a Israele. Lo riferisce Axios citando tre funzionari israeliani. Lo stop di Biden lo scorso maggio innesco’ una delle più grandi crisi delle relazioni tra Stati Uniti e Israele durante i 15 mesi di guerra a Gaza. Il governo di Tel Aviv è stato informato dal Pentagono ieri, ha detto un funzionario israeliano. Le fonti hanno detto che 1.800 bombe MK-84, che erano conservate negli arsenali Usa, saranno caricate su una nave e consegnate a Israele nei prossimi giorni
Tregua a Gaza, accordo tra Israele e Hamas. Le reazioni internazionali, da Trump a Biden
Mentre continuano a emergere i dettagli sull’intesa raggiunta tra le parti, non si sono fatte attendere le reazioni dei leader internazionali sul cessate il fuoco nella Striscia. LEGGI L’ARTICOLO
Anp: bambina di 2 anni uccisa da spari israeliani a Jenin
Sabato sera, una bambina palestinese è morta a causa delle ferite riportate durante un raid dell’esercito israeliano nel villaggio di Muthalath Ash-Shuhada, a sud della città di Jenin, nella Cisgiordania occupata. Lo ha reso noto il Ministero della Salute palestinese citato dall’agenzia locale Wafa. Il Ministero ha confermato che Layla Mohammad Ayman al-Khatib, di 2 anni e mezzo, è morta per una ferita alla testa causata da proiettili sparati dall’esercito israeliano
Accordo Israele-Hamas, in migliaia festeggiano la tregua per le strade di Gaza. FOTO
I palestinesi hanno esultato e applaudito, mentre altri suonavano il clacson delle auto nella città meridionale di Khan Younis, quando è giunta la notizia di un accordo per il cessate il fuoco dopo 15 mesi di guerra. LE IMMAGINI
Media Usa: “Ostaggi israelo-americani verso il rilascio”
Dovrebbe essere rilasciato da Hamas la prossima settimana, insieme al terzo gruppo di ostaggi da liberare nell’ambito dell’accordo sul cessate il fuoco, Keith Siegel, 65enne israelo-americano che era stato rapito il 7 ottobre 2023 dalla sua casa nel kibbutz di Kfar Aza. Lo ha riferito l’emittente Nbc, citando due funzionari americani di alto livello, secondo i quali Siegel, che si trova in condizioni di salute critiche, dovrebbe essere liberato sabato prossimo. Sempre l’Nbc riporta che un altro cittadino israelo-americano rapito da Hamas, Sagui Dekel-Chen, verrà liberato poco dopo Siegel. Israele, dal canto suo, si aspetta che nel prossimo gruppo di ostaggi rilasciati figurino Arbel Yehud e la soldatessa Agam Berger.
La questione israelo palestinese, cos’è e come è nata
L’attacco del 7 ottobre 2023 lanciato da Hamas contro Israele e la conseguente offensiva a Gaza hanno riacceso i riflettori su una contrapposizione che va avanti da decenni e su cui non si riesce a trovare una soluzione. Anche se, negli anni, qualche tentativo è stato fatto. LE COSE DA SAPERE
Israele, Ben Gvir e altri due ministri lasciano governo Netanyahu
Come annunciato da giorni, il ministro della Sicurezza nazionale – con altri due ministri del suo partito nazionalista-religioso – ha detto addio all’esecutivo di Netanyahu, in segno di protesta per l’accordo di cessate il fuoco a Gaza. LEGGI L’ARTICOLO
Giovani palestinesi in corteo a Bologna: “Aggiorniamo la memoria”
Corteo con circa 200 partecipanti, nel pomeriggio a Bologna, al grido di “Aggiorniamo la memoria, il genocidio è ora”. A organizzarlo i Giovani Palestinesi della città emiliana che sono sfilati, guardati a vista dalle forze dell’ordine, dal parco John Lennon in via del Lavoro fino a Piazza Unità, tra bandiere palestinesi, torce e lo slogan ripetuto, ‘Palestina libera’. Al punto di partenza della manifestazione – ripresa e rilanciata nelle ‘stories’ sul profilo Instagram del Giovani Palestinesi Bologna – due striscioni posizionati a terra uno con scritto ‘Palestina libera. Aggiorniamo la memoria, il genocidio è ora’ e l’altro ‘Anp e Israele nemici del popolo palestinese. Giù le mani da Jenin!’. Tanti gli appelli, rilanciati al megafono, durante l’evento promosso in vista della Giornata della Memoria in programma lunedì per chiedere – come recita appunto il titolo scelto dai Giovani Palestinesi – di “aggiornare” la ricorrenza, “nata a seguito degli orrori dei campi di concentramento e dei campi di sterminio” spingendola fino ai fatti degli ultimi tempi. “La loro memoria – si sente scandire nelle stories su Instagram – non valga solo per un certo colore della pelle o una certa religione”.
Media: Usa forniranno bombe pesanti a Israele
L’Amministrazione Trump ha rimosso le restrizioni sulla forniture a Israele di 1.800 bombe Mk-84 dal peso di circa una tonnellata l’una. Lo riferiscono i media israeliani, precisando che la fornitura avverrà nei prossimi giorni. La consegna di questi ordini era stata bloccata lo scorso maggio dall’allora amministrazione Biden in risposta agli spargimenti di sangue dello Stato ebraico nella Striscia di Gaza.
Tregua Israele-Hamas, la lista dei 33 ostaggi che saranno liberati nella prima fase
Sono 33 gli ostaggi che saranno rilasciati durante la prima delle tre fasi dell’accordo di tregua per un cessate il fuoco sulla Striscia di Gaza tra Israele e Hamas scattato alle 10.15 del 19 gennaio. Le prime tre persone, tutte donne, sono state prese in consegna a Gaza City dalla Croce Rossa. Si tratta di Romi Gonen, Emily Damari e Doron Steinbrecher. Dalle donne portate via dai kibbutz israeliani ai partecipanti rapiti durante il festival di Nova: ecco chi sono le persone che dovrebbero essere liberato man mano durante questa fase di tregua. LEGGI QUI
Tregua Gaza, chi sono le prime 3 ragazze israeliane liberate da Hamas
Romi Gonen, Emily Damari e Doron Steinbrecher erano state rapite durante gli attacchi del 7 ottobre 2023. Gonen era stata catturata al festival Supernova, mentre Damari e Steinbrecher erano state prelevate dal kibbutz di Kfar Aza. Il pomeriggio del 19 gennaio, nel quadro dell’accordo sul cessate il fuoco, sono state liberate. CHI SONO
Medioriente, chi sono le quattro soldatesse israeliane rilasciate oggi
Rilasciate oggi 4 soldatesse israeliane in ostaggio a Gaza. Come confermato dalle Brigate Al Qassam, l’ala armata di Hamas, il rilascio è parte dell’accordo di cessate il fuoco nell’enclave. Si tratta di Liri Albag, 19 anni, Karina Ariev, Daniella Gilboa e Naama Levy, tutte 20enni. La quinta, Agam Berger, rimasta nella Striscia di Gaza, non verrà rilasciata per il momento. Ecco chi sono le soldatesse. LEGGI L’ARTICOLO
Media: “Due ostaggi israelo-americani verso il rilascio”
Secondo media statunitensi, un ostaggio israelo-americano, rapito dalla sua casa nel kibbutz Kfar Aza il 7 ottobre 2023, dovrebbe essere liberato la prossima settimana, nel terzo rilascio nell’ambito dell’accordo di cessate il fuoco con Hamas. Keith Siegel , 65 anni, è ritenuto in cattive condizioni di salute. La Nbc riferisce che un altro sequestrato israelo-americano, Sagui Dekel-Chen, di 36 anni, sarà rilasciato poco dopo Siegel. Sia Siegel che Dekel-Chen sono sulla lista dei 33 ostaggi che dovrebbero essere liberati nella fase iniziale di 42 giorni dell’accordo. Il terzo ostaggio con cittadinanza statunitense, Edan Alexander, non verrà rilasciato prima della seconda fase, poiché è un soldato.
Media: soldatesse rapite cucinavano per terroristi e loro figli
Daniela Gilboa, Liri Elbag, Naama Levy e Karina Ariev, tornate oggi in Israele dopo 477 giorni di prigionia, sono state tenute per tutto il periodo in appartamenti o dentro tunnel, in pessime condizioni igieniche. Erano costrette a cucinare e pulire per i loro rapitori, a prendersi cura dei figli dei terroristi. Lo riferisce Ynet. Per una parte del tempo le giovani sono state tenute insieme, anche con Agam Berger, la quinta soldatessa rapita. Sono state spostate da un posto all’altro all’interno della città di Gaza, travestite da donne palestinesi, hanno imparato a parlare arabo.
Idf smentisce di aver ucciso un uomo a Gaza e ferito altri
L’Idf ha dichiarato che, contrariamente a quanto riportato dai media palestinesi secondo cui una persona è stata uccisa e circa due dozzine sono rimaste ferite, tutti i colpi sparati erano colpi di avvertimento e non erano diretti contro le persone. “Sottolineiamo che, al momento, non siamo a conoscenza di sospettati colpiti dagli spari”, afferma l’esercito, “l’Idf è determinato a implementare pienamente i termini dell’accordo, è preparato per qualsiasi scenario e continuerà a prendere tutte le misure necessarie per rimuovere qualsiasi minaccia immediata ai soldati”. L’esercito ha poi invitato nuovamente “i civili palestinesi a obbedire alle loro istruzioni e a non avvicinarsi alle forze schierate nella zona”.
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