Il rapporto tra le donne e il mondo del lavoro in Campania e, più in generale, nel Mezzogiorno d’Italia, rappresenta una questione socio-economica complessa per il futuro della regione. Nonostante i progressi compiuti negli ultimi decenni, le donne del Sud continuano a trovarsi di fronte a una serie di ostacoli che limitano la loro piena partecipazione al mercato del lavoro: tra questi la carenza di infrastrutture ideali a conciliare la vita lavorativa e quella familiare, stereotipi culturali radicati e una minore offerta di opportunità lavorative di qualità rispetto al Centro-Nord.
In tale quadro, offrire alle donne pari opportunità di ingresso nel mercato del lavoro e superare gli stereotipi di genere è una sfida sempre più rilevante, non limitata al solo meridione d’Italia. È questo l’obiettivo principale di Women at Business, il progetto tecnologico tutto al femminile che grazie a un sofisticato algoritmo proprietario, programmato senza stereotipi, è in grado di incrociare le esigenze delle aziende con le competenze e le professionalità femminili disponibili, creando il match perfetto tra il lavoro desiderato e i profili ricercati dalle aziende. In questo modo, oltre a garantire pari opportunità, la piattaforma favorisce l’inclusione e l’empowerment femminile, focalizzando la ricerca sulle effettive competenze e capacità con particolare riferimento alle professioni Stem. È proprio qui, infatti, che Women at Business conferma ancora una volta il proprio impegno verso questo settore, supportando e promuovendo l’edizione italiana dello Stem Women Congress, l’evento internazionale che ha lo scopo di incoraggiare le carriere al femminile nei settori della scienza e della tecnologia.
Il settore delle Stem (Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica) si pone, infatti, come una chiave per superare molte delle barriere esistenti.
Queste materie, che negli ultimi anni hanno dimostrato un enorme potenziale per la creazione di lavoro qualificato e ben retribuito, offrono alle donne opportunità non solo di inserirsi nel mercato del lavoro ma anche di guidarne l’innovazione. Tuttavia, la carenza di competenze specifiche rappresenta una sfida globale e il divario di genere rende la situazione ancora più critica. In Italia, l’accesso delle donne alle Stem resta limitato, con percentuali di partecipazione significativamente inferiori alla media europea e una forte disparità di genere che emerge già dai percorsi scolastici e universitari. In particolare, solo una donna su tre risulta occupata, spesso dopo aver lasciato il territorio, e quelle che intraprendono studi in ambiti tecnico-scientifici sono ancora poche: secondo l’Istat, nel 2022 solo il 18% delle lauree in discipline Stem è stato conseguito da donne, a fronte di una media europea del 26%. Questo colloca l’Italia tra i Paesi europei con la minore presenza femminile in questo settore.
Un segnale incoraggiante proviene dai numerosi investimenti che stanno interessando la Campania, una regione che negli ultimi anni ha vissuto un’importante rinascita sotto il profilo dell’innovazione e dello sviluppo tecnologico, attirando l’attenzione di aziende italiane e straniere. Lo testimoniano le oltre 30 posizioni presenti sul territorio campano, messe a disposizione dell’innovativa piattaforma Women at Business. «La Campania rappresenta un terreno fertile e ricco di opportunità per tutte le donne della nostra community, e per tutte le altre che si iscriveranno, sia per consolidare la propria carriera lavorativa sia per cimentarsi in nuove esperienze», ha commentato Ilaria Cecchini, cofondatrice di Women at business.
Per candidarsi alle numerose offerte di questa regione, dunque, basterà scaricare gratuitamente la app Women Plus e creare il proprio profilo.
«Uno dei punti di forza della nostra piattaforma, accessibile gratuitamente a tutte le donne, è l’offerta di un ampio catalogo di corsi, sempre gratuiti, molti dei quali focalizzati sulle tecnologie emergenti e sulle competenze Stem richieste dal mercato. Solo affrontando queste sfide sarà possibile costruire un futuro in cui le donne del Sud Italia possano contribuire pienamente allo sviluppo economico e sociale della regione, portando innovazione e competitività in settori chiave del mercato globale», ha concluso la Cecchini.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link