Il sole della Sicilia s’intreccia con l’alta moda

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Agricoltura e pannelli fotovoltaici. L’intuizione avuta appena un anno fa da una giovane azienda siciliana, che ha scommesso di rilanciare la produzione del cotone a marchio SOFINE. Fare dialogare il settore tessile del Made in Italy con la sostenibilità ambientale per produrre qualità e bellezza. A raccontarne la genesi è Aliai Venturi Quattrini, Managing Director dell’azienda SOFINE, marchio del gruppo ICS, oggi titolare di diversi progetti fotovoltaici, in avanzata fase di sviluppo nel territorio siciliano. La fusione fra il mondo agricolo e quello fotovoltaico ha permesso di riportare in auge la coltivazione del cotone in Italia.

L’azienda

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«SOFINE (Selected Organic Fibers for Italian New Elegance) è un marchio di proprietà dalla società Gloria Terrae, azienda agricola controllata dal Gruppo ICS, operatore multisettoriale, considerato oggi in Italia uno dei principali developer nel settore dell’energia rinnovabile con un’importante piattaforma di impianti fotovoltaici e agri-voltaici in fase di sviluppo nella Regione Siciliana. ICS, oltre a contribuire ad una transizione energetica verso fonti rinnovabili e sostenibili, grazie a SOFINE sta promuovendo nel mondo la rinascita del cotone organico italiano». Una storia che affonda le sue radici nell’enorme rispetto che l’azienda ha verso il terroir nel quale opera. Una visione che mira a creare sinergia tra due mondi, quello agricolo e quello energetico, che insieme hanno permesso di ridare vita a un prodotto di altissima qualità per raccontare di quel made in Italy eccellente, autentico, sostenibile e certificato al 100% sia nel “come” che nel “dove”. Un prodotto che oggi intriga i più importanti brand del lusso e della moda. A fare da trait d’union è stata la conversione di parte dei nostri impianti fotovoltaici in agri-voltaici avanzati che permettono una coltivazione del terreno più efficiente: «La differenza tra un impianto agri-voltaico classico e uno avanzato – spiega Aliai Venturi Quattrini – sta nel layout di disposizione dell’impianto e nell’infrastruttura sottostante al pannello: in un impianto avanzato, ad esempio, questa è alta al mozzo fino a quasi 4 metri, contro i 2 metri di quello classico. L’altezza superiore, combinata con un maggiore spazio tra le stringhe dei moduli, permette quindi di implementare coltivazioni più alte al di sotto». In un impianto agrivoltaico classico, le piantagioni sono solitamente erbe aromatiche, poiché non sviluppano in altezza.

Il cotone

«Alla luce delle nuove opportunità offerte sotto il profilo agronomico dagli impianti agri-voltaici avanzati, abbiamo svolto un’intensa ricerca per individuare la coltivazione che meglio rispondesse ai nostri obiettivi di sostenibilità aziendale e che, al contempo, permettesse di industrializzare le fasi di lavorazione, per pianificare un investimento a lungo termine nell’industria agricola in Sicilia», spiega la Managing Director. «Il Cotone Organico è stata la risposta che ha soddisfatto entrambi i requisiti». All’inizio del 2024 pertanto, gli azionisti della Gloria Terrae hanno deliberato un piano di investimenti quadriennale per l’implementazione e lo sviluppo di una filiera di coltivazione e lavorazione del cotone organico 100% Earthmade in Italy. L’azienda acquisisce la società Cotone Organico di Sicilia Srl, titolare dell’unico impianto di ginnatura presente nel territorio, lancia il marchio SOFINE ed avvia un primo anno di coltivazione su circa 100 ettari di terreni dislocati tra le provincie di Agrigento e Caltanissetta ottenendo delle fibre di altissima qualità. «Nel mese di novembre abbiamo iniziato a lavorare i nuovi campi per complessivi 400 ettari nella zona del catanese ed entro il 2026 arriveremo a un’estensione di 1.000 ettari – spiega Venturi Quattrini – Abbiamo spostato la coltivazione dalla provincia di Agrigento e Caltanissetta a Catania per motivi di programmazione e costruzione degli impianti, ma il piano di coltivazione, una volta a regime, si estenderà su tutta l’isola». Tutta la materia prima viene coltivata e lavorata nelle sue prime fasi in Sicilia e poi filata e tessuta rigorosamente in Italia. Si tratta di un cotone completamente organico e certificato secondo i GOTS (Global Organic Textile Standard), la certificazione di massimo livello in questo ambito.

Tecniche l’impresa fornisce regolarmente acqua alle piante tramite una riserva nel terreno

Tornano le tradizioni e stavolta sono green

Quello di SOFINE non è soltanto un esperimento ben riuscito di unione tra energia, agricoltura, moda e sostenibilità, è anche un omaggio a una tradizione siciliana che da tempo era stata dimenticata: «Fino agli anni ’50 la Sicilia era la prima produttrice di cotone in Italia poi con l’industrializzazione la manodopera si è spostata verso l’industria petrolchimica e sono stati abbandonati i campi», racconta la Managing Director Alia Venturi Quattrini. Era, insomma, un’agricoltura estinta: «Noi puntiamo ad invertire tale processo, a prenderci cura del bello che genera la terra all’insegna della sostenibilità», sottolinea Alia Venturi Quattrini, «proprio in questi giorni abbiamo intensificato i dialoghi con un importante produttore di trattori agricoli, perché vorremmo utilizzare all’interno dei nostri impianti agri-voltaici dei mezzi alimentati elettricamente. Anche questa è una sinergia che riteniamo vincente e soprattutto sostenibile».

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L’Attenzione alla risorsa idrica

Un altro dettaglio curato da SOFINE che merita menzione, indicativa dell’attenzione costante al rispetto dell’ambiente, è quello dell’utilizzo della risorsa idrica: «Il consumo idrico che la coltivazione del cotone richiede è uno degli aspetti su cui puntiamo maggiormente, grazie ai nostri esperti siamo riusciti a individuare delle procedure che ci consentono di ottenere una razionalizzazione puntuale della risorsa idrica, ad esempio all’utilizzo di sistemi di irrigazione a goccia puntuale in combinazione con tecniche agricole antiche e passaggi continui di sarchiatura che aiutano a ridurre notevolmente il quantitativo di acqua».

L’evento, fibre d’annata sfilano al G7 a Siracusa

La qualità made in Italy del cotone di SOFINE ha portato questa azienda siciliana ad esporre anche al G7 di Siracusa: «Nei nove giorni di Expo a cielo aperto abbiamo presentato la nostra capsule collection per far vedere ai buyer cosa si può trarre con la nostra fibra – racconta la Managing Director Aliai Venturi Quattrini – Abbiamo sfilato e concluso con un’esposizione di cotone raccolto e conservato nei vari anni di produzione e diviso in varie annate». Infatti, proprio come con il vino, anche per il cotone è fondamentale il Terroir, ovvero l’insieme di fattori naturali e umani che influenzano la produzione in base alle caratteristiche del territorio in quel momento: «Ogni anno la produzione ha presentato caratteristiche diverse, a maggior ragione in conseguenza ai cambiamenti climatici – nota Venturi Quattrini – La fibra cambia e questo ci ha consentito anche di portare avanti degli studi sulle fibre con l’obiettivo di creare dei mix, degli innesti di qualità sempre maggiore», conclude, «SOFINE produce un cotone di qualità “1er Grand Cru EARTHMADE in Italy”, beneficiando di un microclima variegato che garantisce un’altissima qualità alle fibre organiche del cotone».



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