Investimenti Sostenibili 4.0 per le imprese del Sud: nuovi fondi

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  • Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha comunicato un ulteriore stanziamento di 300 milioni di euro di risorse per Investimenti Sostenibili 4.0.
  • La misura è destinata a sostenere la transizione delle piccole e medie imprese che si trovano nelle Regioni più in difficoltà del Mezzogiorno del paese, fino al 2027.
  • Possono accedere alle nuove risorse le attività manifatturiere e di servizi dedicati alle imprese. 

Arrivano nuovi fondi per la misura Investimenti Sostenibili 4.0: si tratta di 300 milioni di euro da destinare alle attività manifatturiere e di servizi dedicati alle imprese. 

L’agevolazione è riservata alle piccole e medie imprese del Mezzogiorno e l’obiettivo è quello di attuare gli obiettivi di sviluppo perseguiti nell’ambito del Programma Nazionale “Ricerca, Innovazione e Competitività per la transizione verde e digitale” FESR 2021-2027.

Il progetto, quindi, punta a favorire programmi di investimento sostenibili e digitali nel rispetto degli obiettivi di sostenibilità definiti dall’Unione Europea. Ma vediamo nel dettaglio come funziona l’intervento nel 2025.

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Investimenti Sostenibili 4.0 per le imprese del sud: cos’è

Come evidenziato dal recente messaggio del Ministero delle Imprese e del Made in Italy1, Investimenti Sostenibili è una misura prevista per le imprese, piccole o medie, del Sud Italia, che intendono effettuare investimenti sul piano digitale e sostenibile.

Il bando è riservato alle PMI delle regioni di:

  • Basilicata;
  • Calabria;
  • Campania;
  • Molise;
  • Puglia;
  • Sicilia;
  • Sardegna.

L’incentivazione agli investimenti imprenditoriali innovativi e sostenibili con ricorso alle tecnologie digitali consiste in un finanziamento agevolato fino al 75% delle spese ammissibili.

Tale misura prevede la concessione e l’erogazione di agevolazioni sugli investimenti effettuati dalle aziende che rispettano i requisiti stabiliti dal bando.

I programmi di investimento proposti dalle piccole e medie imprese del Mezzogiorno devono essere conformi ai principi di tutela ambientale e ad elevato contenuto tecnologico, coerenti con il piano Transizione 4.0 e in linea con gli obiettivi di sostenibilità definiti dall’Unione Europea.

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Nuove risorse per Investimenti Sostenibili 4.0

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Il MIMIT ha annunciato un nuovo stanziamento di risorse per l’iniziativa, di 300 milioni di euro, utili per proseguire con una misura così importante per il Sud del paese. Queste risorse si sommano ai 400 milioni di euro previsti inizialmente e che erano terminati alla fine del 2023.

Diverse imprese che hanno presentato domanda e non avranno la possibilità di rientrare nell’iniziativa Investimenti Sostenibili 4.0, sbloccando uno stop imposto a causa dell’esaurimento dei fondi.

Queste risorse sono indispensabili per portare avanti la transizione digitale e verde per le imprese che si trovano nelle regioni più svantaggiate economicamente in Italia.

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Investimenti Sostenibili 4.0: i requisiti

Come abbiamo anticipato, l’agevolazione Investimenti Sostenibili 4.0 per le imprese del sud è destinato alle PMI del Mezzogiorno. Queste PMI devono rispettare alcuni requisiti:

  • essere regolarmente costituite, iscritte e risultare attive nel Registro delle imprese della Camera di Commercio;
  • essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essere in liquidazione volontaria e non essere sottoposte a procedure concorsuali;
  • non essere già in difficoltà economica, ad eccezione delle deroghe previste per le microimprese e piccole imprese dalla disciplina in materia di aiuti di riferimento;
  • aver adottato il regime di contabilità ordinaria e disporre di almeno due bilanci approvati e depositati presso il Registro delle Imprese ovvero aver presentato, nel caso di imprese individuali e società di persone, almeno due dichiarazioni dei redditi;
  • essere in regola con le disposizioni vigenti in materia di normativa edilizia e urbanistica, del lavoro, della prevenzione degli infortuni e della salvaguardia dell’ambiente ed essere a norma in relazione agli obblighi contributivi;
  • aver restituito somme dovute in caso di provvedimenti di revoca di agevolazioni concesse dal Ministero;
  • non aver effettuato, nei due anni precedenti la presentazione della domanda, una delocalizzazione verso l’unità produttiva oggetto dell’investimento;
  • non trovarsi in una delle situazioni di esclusione previste dall’art. 5, comma 2, del DM 15 maggio 2023.

Sono state ammesse al bando le attività manifatturiere, fatta eccezione per quelle che sono connesse a specifici settori caratterizzati da limitazioni derivanti dalle disposizioni europee di riferimento.

Sono, inoltre, state escluse le PMI che propongono programmi di investimento che arrecano un danno significativo agli obiettivi ambientali definiti a livello europeo, non garantendo il rispetto del principio “DNSH” (Do No Significant Harm).

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Investimenti Sostenibili 4.0: i programmi di investimento

Il bando, che segue le stesse regole degli scorsi anni, è molto chiaro su come devono essere i piani di investimento a cui sono riservate le agevolazioni. Questi, infatti, devono:

  • prevedere l’utilizzo delle tecnologie abilitanti previste dal piano Transizione 4.0. e l’ammontare delle spese deve risultare preponderante rispetto al totale dei costi ammissibili del programma;
  • essere diretti all’ampliamento della capacità alla diversificazione della produzione, in modo da ottenere prodotti mai fabbricati in precedenza, o al cambiamento fondamentale del processo di produzione di un’unità produttiva esistente, oppure ancora alla realizzazione di una nuova unità produttiva;
  • essere realizzati presso un’unità produttiva che si trova nei territori delle Regioni meno sviluppate del Mezzogiorno, ossia nelle regioni di Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna;
  • prevedere spese ammissibili non inferiori a euro 750.000,00, e non superiori a euro 5.000.000,00 e al 70% del fatturato dell’ultimo bilancio approvato e depositato, o, nel caso di imprese individuali e società di persone, dell’ultima dichiarazione dei redditi;
  • i lavori devono essere avviati dopo la presentazione della domanda;
  • prevedere un termine di ultimazione non oltre i diciotto mesi dalla data di adozione del provvedimento di concessione delle agevolazioni.
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Tuttavia, sono anche stati previsti specifici criteri di valutazione per i programmi di investimento caratterizzati da un particolare contenuto di sostenibilità. A questi sono stati riservati, inoltre, punteggi aggiuntivi nell’ambito dell’attività di valutazione dell’istanza prevista per l’accesso alle agevolazioni.

Lo stesso vale anche per i progetti che contribuiscono al raggiungimento degli obiettivi di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici e per le PMI che hanno aderito ad un sistema di gestione ambientale o di efficienza energetica, o ancora alle imprese in possesso di una certificazione ambientale di prodotto.

Quali sono le spese ammissibili

Come abbiamo visto, il bando prevede un finanziamento agevolato fino al 75% delle spese ammissibili. Tali spese sono quelle considerate funzionali alla realizzazione dei programmi di investimento relative all’acquisto di nuove immobilizzazioni materiali e immateriali. Queste possono riguardare:

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  • macchinari, impianti e attrezzature;
  • opere murarie, nei limiti del 40% del totale dei costi ammissibili;
  • programmi informatici e licenze correlati all’utilizzo dei beni materiali;
  • acquisizione di certificazioni ambientali.

Sono, inoltre, ammesse le seguenti spese:

  • per i servizi avanzati di consulenza specialistica relativi all’applicazione di una o più delle tecnologie abilitanti nei limiti del 5% dell’importo delle spese ammissibili;
  • per i servizi di consulenza diretti alla definizione della diagnosi energetica relativa all’unità produttiva oggetto misure di efficientamento energetico nei limiti del 3% dell’importo complessivo delle spese ammissibili.
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Come funzionano le agevolazioni di Investimenti Sostenibili 4.0

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Le agevolazioni del bando sono concesse nella forma del contributo in conto impianti e del finanziamento agevolato. Andranno a coprire una percentuale nominale massima delle spese ammissibili pari al 75%.

Inoltre, il bando stabilisce che:

  • per le imprese di micro e piccola dimensione, l’agevolazione è pari al 50% dell’ammontare complessivo delle spese ammissibili in forma di contributo in conto impianti, e per il 25% delle medesime spese in forma di finanziamento agevolato;
  • per le imprese di media dimensione, l’agevolazione è per il 40% dell’ammontare complessivo delle spese ammissibili in forma di contributo in conto impianti e per il 35% delle medesime spese in forma di finanziamento agevolato.

Come accedere all’incentivo

Invitalia aveva pubblicato per gli scorsi anni le modalità e i termini di presentazione delle istanze2. Si parlava di un doppio passaggio:

  • compilazione della domanda;
  • invio della domanda di accesso alle agevolazioni.

Ogni impresa poteva presentare una sola domanda di agevolazione direttamente sul sito Invitalia. Tuttavia, era consentito presentarne una nuova in caso di rigetto dell’istanza in esito all’istruttoria.

Le richieste di agevolazione pervenute e ammesse alla fase istruttoria gli scorsi anni sono state analizzate in ordine cronologico giornaliero di presentazione. Quelle presentate nello stesso giorno sono, quindi, state considerate come inviate nello stesso momento, indipendentemente dall’ora e dal minuto di presentazione.

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Si attende di conoscere le date e le modalità di presentazione della richiesta per questa nuova erogazione dei fondi, che con molta probabilità verranno indicate nel sito ufficiale Invitalia.

Investimenti Sostenibili 4.0 – Domande frequenti

Come funzionano gli Investimenti Sostenibili 4.0 per le imprese del Sud?

Gli Investimenti Sostenibili 4.0 per le imprese del Sud sono riservati alle PMI del Mezzogiorno che effettuano un piano di investimenti che prevede l’utilizzo delle tecnologie abilitanti secondo il piano Transizione 4.0.

Quando presentare la domanda per gli Investimenti Sostenibili 4.0?

Si attende di conoscere le date di presentazione delle domande per la prossima erogazione dei fondi per il 2025.

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A chi sono rivolti gli Investimenti Sostenibili 4.0?

Le agevolazioni sugli Investimenti Sostenibili 4.0 sono riservate alle piccole e medie imprese con sede nelle regioni di Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna che rispettano i requisiti previsti dal bando.



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