Esplosione a Catania, «Perdita di gas importante e anomala, va capito perchè la tubatura s’è rotta»

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Il presidente di Catania Rete Gas: «Avviato un percorso di innovazione, ora più sicurezza»

«Eravamo in presenza di un’ importante e anomala perdita di gas su cui c’è da accertare quali siano state le cause. Quando i nostri tecnici sono arrivati sul posto hanno trovato già i tombini scoperchiati: questo significa che già la pressione era alta, con una saturazione importante. Ed è anomalo perché proprio da via Galermo passano le condutture grandi che si chiamano tecnicamente “di media dimensione” e quindi è su questo che bisogna lavorare, sul capire perché si è rotta la tubatura, se si è rotta». Così a La Sicilia Gianfranco Todaro, presidente di Catania Rete Gas, ex Asec, l’azienda di distribuzione del gas naturale partecipata al 100% dal Comune.Come scatta l’allarme«Nel momento in cui i cittadini ci segnalano una fuga di gas – spiega il presidente Todaro – con gli operai del “pronto intervento” che operano a stretto giro è possibile risolvere in tempi abbastanza rapidi. Un sistema che fino a oggi ha funzionato anche perché solitamente davanti alle dispersioni di gas, se segnalate tempestivamente, si riducono e si contengono i rischi e i pericoli per i cittadini».

Il monitoraggio«L’azienda, che ha avviato un percorso di rinnovamento in termini di sicurezza, si sta dotando di sensori e di un sistema di telecontrollo. Proprio l’ingegnere Gaetano Parasiliti (uno dei feriti dall’esplosione, ndr) ha lanciato l’idea, condivisa in pieno dal cda (composto da Melinda Condorelli e Massimo Tempio) un sistema di alert che possa preannunciare la fuga prima ancora che arrivi la segnalazione e intervenire. Tutta una serie di interventi, già in fase avanzata, che non solo ci consentirà di sostituire la rete vecchia, ma anche di esercitare un controllo più pressante su quelle che sono le eventuali fughe di gas in modo da scongiurare che in futuro si possano verificare episodi come quello di martedì che ribadisco sono fenomeni eccezionali per i quali ancora sono in corso di accertamento le cause».

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I contatori smart«Un altro aspetto innovativo è quello dei contatori smart che andranno a sostituire quelli vecchi. Siamo in un momento – afferma Todaro – in cui l’azienda sta facendo uno sforzo importante per garantire la sicurezza e l’efficienza della rete».Sicurezza, efficienza e attenzione sono i requisiti da cui è impossibile prescindere quando si parla di infrastrutture e di impianti di distribuzione del gas. Ma cos’è e come funziona la rete del gas? È un sistema integrato costituito dalle cabine di prelievo, dagli impianti di distribuzione e di riduzione della pressione, dai punti di riconsegna (Pdr) e dai contatori.Le cabine di prelievo connettono le reti di distribuzione locali alla rete nazionale dei metanodotti. Sono i punti in cui viene effettuata la consegna, la filtrazione, il preriscaldamento, prima della riduzione della pressione, la misura e l’odorizzazione del gas.La rete cittadinaA Catania è lunga 470 chilometri. E il tratto interessato dalla fuga di gas tra via Fratelli Gualandi e via Geza Kertesz a San Giovanni Galermo è piuttosto moderno.«Abbiamo una rete gas che copre una buona parte della città, non tutta, acquistata qualche anno fa dal Comune per circa 32 milioni di euro. Infrastruttura che inizialmente era composta in maniera diversa con una porzione risalente a settanta-ottanta fa, quando fu realizzata la prima metanizzazione della città che riguardava in particolare il centro storico, più alcune zone periferiche. Negli ultimi dieci-15 anni sono stati realizzati diversi stralci che hanno coperto interi quartieri come Barriera, San Giovanni Galermo, Librino, Picanello e attraverso diversi lotti di metanizzazione si è provveduto a estendere la rete. Tutti impianti più recenti, come quello dove martedì sera è avvenuta la fuga di gas. Già da tempo stiamo provvedendo alla sostituzione della vecchia rete che ovviamente è quella che dà più problemi: sono impianti con i raccordi in ghisa da cui scaturiscono spesso le fughe su cui prontamente si interviene con la sostituzione, le verifiche e il monitoraggio.E Catania rete Gas, da qualche mese, «ha deliberato la sostituzione di 15 chilometri della parte più importante della rete vetusta, spesa che è stata autorizzata dal Comune per diversi milioni di euro. A breve – annuncia Todaro – sarà pubblicato il bando di gara per l’aggiudicazione dei lavori. Nel giro di qualche anno potremo essere nelle condizioni di sostituire tutta la rete antica della città con tubature nuove in acciaio».Distribuzione e pressioneI tratti di rete di distribuzione vengono classificati in base alla pressione con cui vengono esercitati: di alimentazione principale (maggiore di 5 bar); in media pressione (maggiore di 0,04 bar fino a 5 bar) e in bassa pressione (fino a 0,04 bar). Sulla rete di distribuzione sono installati gli impianti di riduzione della pressione: dispositivi il cui scopo è quello di portare la pressione del gas al giusto livello in base al tipo di utilizzo.I punti di riconsegnaI punti di riconsegna si trovano alla fine tra l’impianto di distribuzione del gas e quello di competenza del cliente finale. Proprio qui sono installati i contatori del gasCOPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA





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