Per il nuovo ospedale di Terni «c’è bisogno di tempo per fare delle scelte» e a proposito del progetto stadio-clinica? «Sanità pubblica, sanità pubblica, sanità pubblica». Queste le parole della presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti, al margine dell’incontro organizzato dal Patto Avanti al PalaSì di Terni.
Proietti su ospedale e stadio-clinica Nella città dell’acciaio la presidente è stata incalzata dalla stampa sul tema del nuovo ospedale cittadino. Recentemente del progetto nosocomio ne aveva parlato l’ormai ex presidente della Fondazione Carit, Luigi Carlini, che durante la conferenza stampa di fine anno, aveva reso nota una proposta che, ha dichiarato in quella sede, «potrà vagliare la governatrice Proietti». A Palazzo Montani si era parlato di un contributo della Fondazione per l’acquisto di un terreno tra Terni e Narni e di una progettazione dell’edificio. Nel video pubblicato da Radio Tele Galileo a riguardo la presidente martedì pomeriggio ha detto: «La situazione è un po’ più complessa. Del nuovo ospedale si parla almeno da 30 anni, non in un mese possiamo dare queste risposte. Terni ha bisogno di un nuovo ospedale, perché Terni può essere l’orbita su Roma che caratterizza la regione Umbria. C’è bisogno di tempo per fare delle scelte e per esaminare tutto quello che c’è. Volevo specificare che non abbiamo ricevuto nessuna donazione di terreno né donazioni di progetti esecutivi». Sul progetto stadio-clinica invece la presidente della Regione ha detto solo: «Rispondo con una parola: sanità pubblica, sanità pubblica, sanità pubblica». Mentre l’iter per il progetto prosegue, ciò fa pensare a un possibile ‘scontro’ tra Palazzo Donini e la maxi opera voluta da Stefano Bandecchi, oggi sindaco della città? Si vedrà.
Patto Avanti a Terni Il Patto Avanti si è riunito a Terni per celebrare il suo primo anniversario. La coalizione larga di centrosinistra ha colto l’occasione anche per festeggiare i recenti successi elettorali nei comuni umbri e in Regione e dare uno sguardo al futuro. «Il primo compleanno di una coalizione ampia e plurale che ha saputo allargarsi. Ed oggi incarna una cambiamento reale che i cittadini possono toccare con mano – hanno detto gli organizzatori – un anno fa niente era scontato, il Patto Avanti era una scommessa a mare aperto». In prima fila all’evento, oltre alla sindaca di Perugia e alla presidente Proietti, anche i segretari regionali e i referenti nazionali e regionali dei partiti che hanno dato vita alla coalizione: Tommaso Bori (Pd), Thomas De Luca (M5s), Giuseppe Chianella (Psi), Gianfranco Mascia (Avs) e Andrea Sisti (Civici Umbri). Con loro anche i rappresentanti nazionali delle realtà che hanno sottoscritto il patto: Marco Sarracino (Pd), Roberto Fico (M5s), Nico Bavaro (Avs). A presentare l’evento invece la giornalista di Umbria24 Giorgia Olivieri.
«Una piccola grande rivoluzione» Non solo Umbria. Come sottolineato da Tommaso Bori infatti «il Patto Avanti è una scommessa vinta, che può segnare il passo anche in altre città, come Terni, dove puntiamo a portare un cambiamento e una vittoria. L’Umbria non è più un cattivo esempio, per questo motivo infatti tra pochi giorni saremo nelle Marche, in quanto modello ispiratore. Tutte le vittorie a cui abbiamo rinunciato questi anni – chiosa Bori – tra cui Terni, e quelle che abbiamo conseguito, hanno dimostrato come lavorare per il bene collettivo sia la via da seguire, anziché l’interesse personale». E che la città dell’Acciaio non sia stata una location casuale lo sottolinea anche il pentastellato De Luca: «Oggi ricominciamo da Terni. Ora stiamo portando il nostro manifesto all’interno dell’azione politica di questa Regione, rispondendo alle speranze dei cittadini. Con Tommaso Bori stiamo pensando di dar vita a un soggetto associativo a partire dal Patto Avanti, come contenitore per costruire una narrazione politica di approfondimento e riflessione».
Umbria «Un anno fa l’Umbria viveva un clima politico difficile, con una destra considerata invincibile», interviene il Dem Marco Sarracino. «E oggi possiamo dirlo: avevamo ragione e per avere ragione dovevamo avere coraggio». L’importanza della coalizione viene sottolineata anche da Roberto Fico del M5s: «Importante perchè basata su un lavoro pregresso e serio. Le candidate scelte da questa alleanza hanno un trascorso personale fondamentale, che ha portato a scelte vincenti. In un mondo che cambia velocemente in modo impietoso, la politica deve dare forza ai cittadini e la democrazia deve crescere attraverso la partecipazione, come è successo a Perugia e in Umbria».
«Abbiamo vinto la nostra scommessa» In questa giornata importante per il Patto Avanti non è mancata la partecipazione proprio delle «candidate scelte dall’alleanza»: la presidente di Regione Stefania Proietti e la sindaca di Perugia Vittoria Ferdinandi. Proprio quest’ultima coglie l’occasione per «ringraziare tutti coloro che sono stati protagonisti di questo enorme salto nel vuoto, che è stato per me un momento di chiamata a cui non sono riuscita a dire di ‘no’. Questo è stato un anno dei miracoli e di cambiamenti. Ci siamo uniti per dare corpo, attraverso il dialogo e la negoziazione, a una politica radicale, che quindi sa andare alla radice dei problemi. Le forze progressiste – conclude – hanno la loro ragione di esistere nell’ambizione di cambiare il reale». La presidente di Regione ringrazia invece «i protagonisti del Patto Avanti, questi giovani promettenti politici» che «hanno chiesto a me, una civica, di candidarmi perchè credevano in questo sogno». «Nei mesi della nostra campagna elettorale c’è stato un momento che ha fatto salire il nostro riconoscimento, quello che è stato il gesto più vero, il presidio di fronte all’ospedale di Pantalla. Quel giorno abbiamo portato la politica nazionale in mezzo alle persone nella piazza, non su un piedistallo, ma tra la gente. Dalla nostra vittoria, in questi due mesi, stiamo cercando di essere veloci e incisivi, dando valore ai territori, anche a partire da Terni, città che deve recuperare un posto centrale nella politica nazionale e regionale grazie anche alla sua sfera di influenza su Roma».
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