Meno tasse e bando per illuminazione pubblica: la ricetta di Terni per combattere la crisi del commercio

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di Chia. Put.

«La volontà è quella di costruire un progetto di città condiviso con i soggetti, le associazioni e cittadini, quindi attraverso tutte le forme di partecipazione che possono essere create». Questo lo spirito che ha animato il ‘Tavolo di rilancio del commercio e dell’artigianato’, riunitosi per la prima volta martedì a Terni. Al vertice hanno preso parte Cna, Confartigianato, Confesercenti e Confcommercio, dirigenti del Comune e gli assessori Stefania Renzi, Viviana Altamura e Sergio Cardinali.

Tavolo commercio Quello di martedì è stato solo il primo di una lunga serie di incontri in programma tra Comune e associazioni di categoria. Non c’è ancora una data per il prossimo, ma l’intenzione – a quanto si apprende – è quella di riunirsi ogni due mesi, salvo diverse necessità. Come spiegato ai microfoni di Umbria24 dall’assessore Sergio Cardinali, con deleghe a Rapporti con le multinazionali e organizzazioni sindacali e allo Sviluppo economico, l’obiettivo è quello di dare nuovo slancio alla città collaborando «per sviluppare un’idea di città complessiva». La ricetta per il rilancio di Terni passa soprattutto attraverso il centro storico. Durante la prima riunione infatti «abbiamo strutturato una modalità di confronto che cerca di affrontare obiettivi a medio termine, risolvibili nel breve periodo, e poi invece una programmazione che riguarda il medio-lungo termine».

Rilancio di Terni Tra i progetti realizzabili nel breve «si è parlato di strumenti che provino a invertire la tendenza del commercio attraverso alcuni elementi. Tra questi – spiega l’assessore Cardinali – è allo studio un sistema che permetta di realizzare degli sconti, in termini di tassazione, per le aziende che intendono delle attività produttive e commerciali nel centro cittadino». Un secondo aspetto invece riguarda l’illuminazione pubblica. A quanto pare infatti nei prossimi giorni «uscirà un bando per la gestione». In ultimo, come trattato anche durante il tavolo, «si sta cercando un modo per rendere meno brutte le vetrine dei negozi chiusi attraverso degli accordi con i proprietari. Ad esempio, si potrebbe pensare a spazi pubblicitari, illuminandole, rendendole meno tristi».

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Università e turismo I progetti che si svilupperanno nel medio-lungo periodo «si agganciano a un’idea che come amministrazione abbiamo dello sviluppo economico del nostro territorio». Tra questi lo spostamento delle università in centro e la creazione di nuove facoltà e corsi. «Ciò significa, speriamo, portare molti più studenti da fuori. Stiamo valutando una serie di opzioni dal corso di scienze motorie a quello del rischio idreogeologico». E poi, nei sogni dell’amministrazione, c’è anche la realizzazione di un housing condiviso sempre in centro città. Un terzo punto fondamentale per lo sviluppo della città è il turismo. Per incrementarlo si pensa allo sviluppo di «tutti quei progetti che ora sono in fase embrionale», come l‘albergo nella sede dell’Ex Viscosa, nuovi sviluppo per l’ex sito cinematografico di Papigno. «Proprio a tal proposito ci sono già delle manifestazioni d’interesse che analizzeremo nei prossimi giorni», chiosa Cardinali. Senza dimenticare il campo da golf che dovrebbe nascere a Piediluco. «Tutte cose che tendono a far crescere il turismo e ripopolare la città – conclude – vantaggi di cui gioveranno anche le aziende e l’artigianato del territorio».

Confartigianato Terni Ad apprezzare quanto portato sul tavolo di martedì non è solo l’amministrazione, ma anche le associazioni di categoria. In particolare, Confartigianato in una nota fa sapere: «Rileviamo che gran parte dell’incontro è stato incentrato su propositi di miglioramento del decoro e della sicurezza percepita, che prefigurano future azioni urgenti e importanti per intervenire su situazioni di degrado e insicurezza che non possono essere tollerate oltre, ma non si può perdere di vista che l’impegno per il decoro e la sicurezza del centro città non può essere straordinario, ma deve essere costante quotidiano e inquadrato nella ordinaria azione amministrativa». Giudicati positivi anche i progetti portati dagli assessori Altamura e Cardinali. In conclusione, l’associazione di categoria ribadisce: «Riteniamo che il rilancio del commercio e dell’artigianato si possa ottenere solo con politiche e azioni concrete realizzate nei tempi coerenti con i fenomeni sui quali si vuole intervenire. Occorrono confronti di concertazione che rifuggano da ogni minimo rischio di generiche esposizioni di buoni e condivisibili propositi per il futuro e che preludano alla messa a punto di interventi immediati in grado di agire sull’emergenza che stanno vivendo le imprese del commercio e dell’artigianato del territorio ed in particolare nel centro città».

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