Al via il progetto “Salviamo i bambini dal soffocamento”

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Sassari. Prende il via nel nord ovest della Sardegna il progetto “Salviamo i bambini dal soffocamento”, organizzato dalla Asl di Sassari con la collaborazione delle pediatre della Sc Consultori per la salute delle famiglie. L’iniziativa partirà da Pozzomaggiore sabato prossimo 25 gennaio e vedrà i professionisti diffondere tra i genitori la conoscenza sulle manovre salvavita da attuare in caso di soffocamento da corpo estraneo, una delle principali cause di morte nei bambini da 0 a 3 anni. «Gli incidenti possono capitare ovunque (a casa, a scuola, al ristorante) ma l’importante è non farsi trovare impreparati, chi è presente deve agire subito e al meglio», spiega Roberto Pietri, direttore dei Consultori della Asl di Sassari.

«Per questo è necessario diffondere, soprattutto tra i genitori, la conoscenza di queste importanti manovre che possono aiutarci a salvare i nostri bambini, in attesa dell’arrivo degli operatori sanitari – aggiunge la pediatra Daniela Ticca –. Durante la giornata oltre alla teoria verrà fatta la pratica su manichini che aiuteranno i genitori a comprendere come mettere in atto le varie manovre».

L’appuntamento è fissato per sabato 25 gennaio dalle 10 alle 12 nei locali del Centro sociale, in via Mercato a Pozzomaggiore.

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Ostruzioni delle vie aeree. Si tratta di un evento fortuito, accidentale e potenzialmente pericoloso, caratterizzato dal passaggio di un corpo estraneo nelle vie respiratorie: è possibile a ogni età, più frequente nella fascia d’età 0-3 anni di vita. Questi episodi si possono verificare durante le fasi del pasto, ma anche durate il gioco; per questo motivo è fondamentale che il genitore capisca come agire. Il soffocamento da corpo estraneo rappresenta un problema rilevante di salute pubblica: esso costituisce una delle principali cause di morte nei bambini di età inferiore ai 3 anni, ma la quota di incidenti rimane elevata fino ai 14 anni di età. 

L’ostruzione delle vie aeree può essere:

parziale, in cui il corpo estraneo si trova in una posizione tale da permettere un passaggio di aria che, seppur ridotto, è ancora sufficiente a ossigenare il sangue: il bambino è ancora in grado di tossire, di piangere e, se già capace, anche di parlare, presenta generalmente tosse, tachipnea, stridore. La tosse è il meccanismo di difesa messo in atto dall’organismo per cercare di espellere un corpo estraneo. Il bambino che tossisce dopo aver inalato un corpo estraneo, deve essere tranquillizzato e incoraggiato a tossire. 

completa, quando il corpo estraneo impedisce completamente il passaggio di aria: in questa situazione il bambino non è più in grado di tossire o di piangere ed è impossibilitato; porta all’insufficienza respiratoria e all’arresto cardiaco in pochi minuti. Se l’ostruzione è completa il bambino può manifestare distress respiratorio fino all’arresto respiratorio, cianosi e alterazione dello status mentale: questi sintomi rappresentano un’emergenza e vanno riconosciuti per garantire un intervento tempestivo.

Sotto l’anno di età, le manovre da mettere in atto sono due: pacche interscapolari e compressioni toraciche. Sopra l’anno di età invece si mette in atto una compressione addominale, detta manovra di Harmlich. Durante il corso verranno illustrate queste due manovre e verrà fatta la pratica sui manichini così da trasferire la conoscenza ai genitori di quelle che sono le manovre da attuare, in attesa dell’arrivo dei soccorritori. Si ricorda infatti che il bambino dovrà essere condotto al più vicino ospedale anche se la sintomatologia sembra apparentemente migliorare.



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