«Che brave Croazia e Italia»

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Raffaele Fitto e Andrej Plenković. Foto: Marko Lukunic/PIXSELL

IL vicepresidente esecutivo della Commissione europea Raffaele Fitto, oggi, lunedì 20 gennaio, in missione in Croazia, dove ha avuto una serie di incontri con i vertici del governo. “A Zagabria incontro con Andrej Plenković, primo ministro della Croazia. Sul tavolo l’attuazione presente e futura del Piano nazionale di ripresa e resilienza e della politica di coesione. Ringrazio il premier croato per il confronto aperto e costruttivo”, è il messaggio postato sulla piattaforma X da Fitto.

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Anche Plenković ha pubblicato sullo stesso social network una breve nota nella quale ha voluto ringraziare il vicepresidente esecutivo della Commissione europea per aver fatto visita alla Croazia “uno dei Paesi membri dell’UE di maggior successo nell’implementazione del PNRR (Piano nazionale di ripresa e resilienza) e nell’utilizzo dei fondi europei”.

“La Croazia ha utilizzato tempestivamente tutti i fondi disponibili dal 2014 al 2020, nonché le risorse del Fondo di solidarietà per la ricostruzione dopo due terremoti. Abbiamo guadagnato oltre 25 miliardi in questo decennio e, dall’adesione all’UE ad oggi, la Croazia ha registrato un utile netto di circa 16,4 miliardi: abbiamo ricevuto molto di più di quanto abbiamo versato nelle casse europee. Il Governo croato sarà partner della Commissione europea nella discussione sul futuro delle politiche europee al fine di contribuire allo sviluppo equilibrato e continuo di tutte le Regioni, agli investimenti e alla creazione di nuovi posti di lavoro”, ha scritto ancora su X il premier croato che assieme a Raffaele Fitto ha preso parte alla Conferenza vertente sul tema “Piano nazionale di ripresa e resilienza – Competitività e transizione verde in Croazia”.

“È un piacere per me essere qui con voi per questo importante evento annuale incentrato sul Piano nazionale di ripresa e resilienza della Croazia – ha dichiarato Fitto nel suo intervento –. La nuova Commissione europea è entrata in carica il 1° dicembre 2024. Questa visita in Croazia è il mio primo viaggio ufficiale a uno Stato membro in qualità di vicepresidente esecutivo per la coesione e le riforme. Il ruolo di vicepresidente esecutivo conferisce a questo ambito politico l’importanza che merita. La presidente Ursula von der Leyen mi ha incaricato di guidare il lavoro della Commissione sulla realizzazione di riforme e investimenti che contribuisce direttamente al rafforzamento della crescita europea. E questo le econome e le nostre società nazionali e regionali più sostenibili, resilienti e meglio preparate per il futuro”.

Grandi progressi

“La Croazia, il più giovane Stato membro dell’UE, ha compiuto grandi progressi dalla sua adesione avvenuta nel 2013. Dopo le crisi senza precedenti degli ultimi anni – causate dalla pandemia di Covid-19 e dall’aggressione russa contro l’Ucraina – siete riusciti a reagire rapidamente e a dimostrare resilienza. Diventare membro dell’area euro e dello spazio Schengen, a cui avete aderito nel 2023, sono grandi conquiste. E ora la vostra economia sta crescendo costantemente a un tasso superiore al 3% e sta recuperando rapidamente”, ha sottolineato il vicepresidente esecutivo Raffaele Fitto, aggiungendo come “sempre più persone trovano lavoro e i livelli di disoccupazione raggiungono nuovi minimi storici attestandosi al 5%. Le finanze pubbliche sono solide e si prevede che l’inflazione continuerà a scendere toccando il 3,5% quest’anno e il 2 per cento nel 2026. Questi risultati riflettono l’eccellente lavoro svolto dalla Croazia su molti fronti”.

“Il PNRR croato funziona. Fornisce risultati concreti e promuove la transizione verde. Piani simili contribuiscono a rendere l’UE più adatta all’era digitale, aiutano i giovani ad acquisire le competenze necessarie per i lavori del futuro”, ha ribadito Fitto, aggiungendo “di essere fiducioso che la Croazia continuerà a svolgere un ruolo guida e a costituire un esempio per gli altri. Gli Stati membri possono accedere in modo efficace al dispositivo di ripresa e resilienza, ai fondi di coesione e ad altri fondi UE. Ciò dimostra che in Europa la solidarietà funziona”.

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Il tema principale della conferenza zagabrese è stata, dunque, la competitività dell’economia, il tutto nel contesto dell’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza, creato nel 2020 come risposta dei Paesi dell’Unione Europea alle conseguenze della pandemia. La Croazia ha iniziato ad attuare questo piano nel 2021 e continuerà ad attuarlo fino al 2026. Ha a disposizione 10 miliardi di euro, metà dei quali sono mezzi a fondo perduto. Finora la Croazia sta ottenendo buoni risultati nell’attuazione di tutte le misure che si è prefissata. “Attualmente siamo, insieme all’Italia, il Paese più efficiente e veloce nell’attuazione di questo programma. Ciò significa che quest’anno avremo impegnato quasi l’81 per cento dei fondi totali di 10,5 miliardi di euro che la Croazia ha ricevuto attraverso gli strumenti di next generation”, ha affermato il premier Andrej Plenković. “Quasi ogni componente del PNRR contribuisce al rafforzamento del capitale umano o fornisce incentivi agli imprenditori affinché investano nei propri dipendenti o effettuino investimenti che possono rafforzare l’economia croata a lungo termine, ha affermato il ministro delle Finanze Marko Primorac.

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“La Commissione ha presentato la valutazione intermedia dello Strumento di recupero e resilienza nel febbraio 2024. I risultati sono incoraggianti. I piani di recupero e resilienza stanno davvero facendo la differenza in tutta Europa. Ad esempio, i piani stanno portando a un risparmio di oltre 28 milioni di megawattora nel consumo di energia e stanno fornendo accesso a Internet ad alta capacità a più di 5,6 milioni di famiglie”, ha sottolineato a proposito degli investimenti il vicepresidente esecutivo della Commissione, intervenendo alla Conferenza sul PNRR in Croazia. “Secondo le nostre stime, metà dell’aumento previsto degli investimenti pubblici in Europa dal 2019 al 2025 deriverà dai finanziamenti del bilancio dell’UE, in particolare attraverso lo strumento per la ripresa e la resilienza”, ha spiegato Fitto. Quindi ha aggiunto: “I futuri strumenti di finanziamento saranno un argomento chiave di discussione durante questo mandato della Commissione. Stiamo già discutendo attivamente con le parti interessate su come ottimizzare i finanziamenti dell’UE. E come garantire i migliori risultati sfruttando le sinergie tra lo Strumento di ripresa e resilienza, il Fondo di coesione e altre fonti di finanziamento dell’UE”.

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