La Presentazione del Catalogo è l’appuntamento annuale in cui Proposta Vini incontra i propri clienti e presenta le novità del catalogo.
L’evento è aperto anche a tutti gli operatori del settore ho.re.ca. che vogliono approfondire la conoscenza del nostro catalogo. Un’occasione unica per degustare, gratis, oltre 1.000 vini, presentati direttamente dai produttori.
Quest’anno in una location d’eccezione: la Stazione Leopolda di Firenze
Sabato 18 dalle ore 14.30 alle 20.00 sarà dedicato al mondo degli Spirits. Domenica 19, dalle ore 10.00 alle ore 19.00, e lunedì 20, dalle ore 10.00 alle ore 18.00,saranno dedicati al mondo del Vino e degli Spirits.
9 masterclass formative sul mondo Vino e Spirits vi aspettano nelle giornate di domenica 19 e lunedì 20. Qui il link per iscriversi: https://www.propostaeventi.it/MCS25/mcs.php.
Un’importante NOVITA’ di quest’anno sarà la presenza, in concomitanza all’evento, della mostra d’arte in collaborazione con il pittore trentino Roberto Perini! (per approfondire: https://robertoperini.it/index.html)
https://www.propostavini.com/cataloghi/catalogo-2025/.
intervista al presidente Gianpaolo Girardi che ci racconta Proposta vini ospite a Catania per il 40° anniversario a Piazza Scammacca a giugno del 2024
dall’articolo di Susanna Basile
Gianpaolo Girardi: “Questa azienda è nata nel 1984 per cui quest’anno festeggiamo i quarant’anni di attività. Nata da un’idea molto semplice che è quella di considerare i potenziali clienti, cioè ristoratori, enoteche, alberghi come dei veri ambasciatori delle particolarità che il territorio offre riguardo ai vini, ma può riguardare qualsiasi tipo di tipo di professione agricola, formaggi, salumi, qualsiasi cosa che attraverso un sistema, permette ai clienti, di non dover fare da “banca” ai produttori.
Per cui fino dal primo giorno noi garantiamo servizi, consegne certe in tempi certi, senza mai addebitare il costo. Sul catalogo, ancora adesso è scritto, che il cliente è libero di assortire qualsiasi prodotto a suo piacimento vale a dire che può ordinare anche una bottiglia, anzi per noi è un piacere poter fornire una bottiglia: così è scritto così credo di dimostrare che quello che facciamo, non è fantasia. Il problema era “cosa vendere”, la definizione stessa, il concetto stesso di qualità… che cos’è la qualità del vino? Insomma richiede un pensiero o un’idea filosofica che non si può esprimere semplicemente sui dati statistici, oppure sull’uso della barrique o sui vari premi che una cantina ha preso. Consideriamo come stabilire la qualità del vino, non lo diciamo noi, lo dicono tutti gli enologi del mondo, che la qualità deriva dall’uva ed è questa la ragione per la quale noi lavoriamo con centinaia di piccole aziende dove l’uva è magnifica. Per noi questa è un’espressione di totale abnegazione per quello che uno fa e permette ai nostri contadini di potersi dedicare a quello che è il loro vero lavoro. Perché per loro è un problema commercializzare il prodotto significa: spedire il prodotto, fare serate, incassare, gestire le provvigioni, attività che le piccole realtà non si possono permettere. Non è stato facile perché il mercato era stato legato ai grandi marchi.
Invece noi presentiamo contadini sconosciuti, che poi nel tempo, molti di questi diventano spesso famosi cosicché ormai tutta la rete di vendita e distribuzione sta in piedi in maniera più che dignitosa, grazie anche al cambio generazionale. Infatti i ragazzi che decidono di fare questo lavoro, hanno motivazioni diverse rispetto a quelli della mia età. I ragazzi di oggi che un aprono ristorante prima di farlo hanno fatto l’università, magari hanno fatto viaggi di studio all’estero, parlano le lingue, per cui aprono un’attività con uno spirito culturale diverso rispetto a uno che lo fa perché è nato in famiglia e deve continuare a fare un lavoro che magari non gli piace nemmeno.
Tutto questo attraverso il canale della distribuzione permette al nostro mondo italiano di poter valorizzare quelle che sono le vere eccellenze del nostro del nostro paese. Perché lo possono fare senza avere costi in più e non si devono fare carico delle questioni finanziarie quindi, immaginiamo un produttore di Ustica che noi vendiamo a Trieste a Bolzano a Lecco: tutta l’Italia è straordinaria si va oltre l’interesse commerciale ed è un vero piacere commerciare in questo modo!
Grazie a questa rete noi abbiamo più di 130 agenti che lavorano sul territorio nazionale e tutti formati su queste su queste tematiche. Non c’è un’altra strada perché nel nostro settore c’è o l’industria o l’artigianato, c’è spazio per tutti e due però una cosa è comprare un mobile dall’Ikea, e un’altra è farselo fare da un falegname; sono due mondi e completamente diversi. Per fare questo abbiamo creato dei marchi dei progetti che tendono a valorizzare l’espressione che fanno parte del nostro territorio. Tra i più importanti ci sono per esempio i Vini Vulcanici, qui siamo vicini all’Etna, ce ne sono in tutta Italia, ci sono i vulcani in eruzione, i vulcani dormienti, i vulcani che si riconoscono e che non esploderanno più. E poi abbiamo gli Spumanti fatti solo da vigne storiche italiane, abbiamo Vini Estremi, i vini che nascono ad alte altitudini, quelli sulla sabbia, col vento, tutte quelle cose complicate che esprimono l’adattabilità della vite e il genio dell’uomo.
I Vini delle Piccole Isole: questo progetto riguarda tutto il Mediterraneo, sono solo piccole isole. Un altro si chiama Vini Franchi cioè i vini prima dell’innesto americano. I Vini dell’Angelo questi sono specifici riguardano la nostra provincia (Trento) per cui abbiamo raccolto tutte le uve presenti fino alla prima guerra mondiale, siamo partiti da una documentazione di tipo archivistica per arrivare ad avere una collezione che noi abbiamo fisicamente conservato con tutte le varietà che in maniera documentata erano presenti nella provincia fino al 1918.
Vendendo prodotti di piccole aziende, il nostro problema è far sì che queste aziende in qualche maniera vengano riconosciute dal mercato: prima quello dei ristoratori e poi dai clienti al tavolo e non è possibile farlo attraverso la stampa o solo parzialmente. L’unico modo è mettere in contatto il produttore col cliente finale o con la gente, perché in quell’occasione la persona che sta interloquendo si rende immediatamente conto di avere a che fare con persone vere, autentiche”.
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