Pd
Lucca, i segretari Andreuccetti e Marchi: “cambio
di passo e di guida nel gruppo consiliare del Pd, un passaggio
importante per continuare a costruire un’alternativa
politica cittadina di fronte a un’amministrazione
comunale che vive di annunci e promesse mancate”.
“Cambio
di passo e di guida nel gruppo consiliare del Pd, un passaggio
importante per continuare a costruire un’alternativa
politica cittadina di fronte a un’amministrazione
comunale che vive di annunci e promesse mancate”. A dirlo sono i
segretari del Partito Democratico lucchese, Patrizio
Andreuccetti, per il territoriale, e
Gabriele Marchi,
per il comunale. “Si
chiude un’epoca
e se ne apre subito un’altra
con un capogruppo, Enzo Alfarano, che ha appena compiuto 30 anni,
preparato e appassionato, impegnato all’opposizione
e in consiglio comunale da 2 anni e mezzo – commenta Andreuccetti
-. A lui un grande in bocca al lupo, così come anche al consigliere
Francesco Raspini che sono sicuro saprà ricoprire in modo eccellente
il ruolo di capo di gabinetto a Palazzo Ducale. Averlo in Provincia
rappresenta un contributo e un supporto strategico per tutti noi e
per il territorio, e lo dico da consigliere provinciale e da sindaco,
oltre che da segretario del Pd territoriale. La
tempistica è importante: questo
passaggio avviene a metà del mandato amministrativo di Pardini;
Raspini resterà in consiglio comunale, ma, come lui stesso ha più
volte annunciato fin dall’inizio
del suo impegno come capogruppo, ora è
tempo di costruire un’alternativa
alla destra alla guida della città con persone anche nuove,
non direttamente collegate all’esperienza
precedente e quindi per questo capaci di avere anche uno slancio
maggiore e uno sguardo diverso,
poggiando su solide radici e potendo contare sulle capacità, la
conoscenza e il coinvolgimento di chi c’è stato prima. Il
centrosinistra, con il Partito
Democratico come forza trainante ha il dovere di preparare e
costruire una proposta alternativa alla destra
e al vuoto di questa amministrazione
comunale, che, da una parte, vive di
rendita e, dall’altra,
disattende e fallisce tutte le promesse fatte. Entro il 2027,
infatti, Lucca non vedrà realizzato, ma neanche avviato, nessuno dei
grandi annunci che hanno caratterizzato la campagna elettorale di
Pardini, Barsanti e company nel 2022”.
Entra
nel merito dell’analisi
del metà mandato, sponsorizzata dallo
stesso sindaco nel question time di fine anno, il segretario comunale
del Pd Lucca, Gabriele Marchi.
“Fa sorridere leggere il gruppo
Difendere Lucca parlare di regali di Natale riferendosi all’incarico
conferito dal Presidente Pierucci a Raspini, proprio nei giorni in
cui la Giunta, in cui Difendere Lucca esprime ben due assessori, ha
deciso di aumentare lo stipendio del proprio capo di gabinetto nonché
di tutto lo staff -
spiega -. Credo che nessuno debba permettersi di impartire lezioni al
Presidente Pierucci sulla scelta dei propri collaboratori. Come
nessuno, infatti, ci pare lo abbia fatto quando Pardini ha nominato
il proprio capo di gabinetto. I capigruppo di maggioranza così come
il consigliere regionale di opposizione Fantozzi farebbero
bene a guardare in casa propria: due
anni e mezzo, 30 mesi, di promesse mancate e parole propagandistiche
usate per raccontare un mondo fatto di feste e di luci, molto
distante dalla realtà che vivono centinaia e centinaia di persone
ogni giorno a Lucca. Ecco perché,
a maggior ragione, il passaggio di consegne tra i consiglieri Raspini
e Alfarano è importante e necessario: da oggi in poi il Pd comunale
deve giocare un ruolo di primo piano nella costruzione
dell’alternativa
politica e progressista per la città. Per farlo servono presenza,
concretezza e organizzazione, per questo motivo abbiamo
chiesto a Raspini di restare in consiglio comunale,
non più con un ruolo di primo piano – visto il suo incarico in
Provincia – ma come gregario e di supporto al partito e al gruppo
stesso”. “È paradossale – continua il segretario comunale – che
questa maggioranza parli di “logiche PD” quando dal primo
giorno questa maggioranza è ingessata dalle logiche spartitorie che
caratterizzano la destra anche a livello nazionale, tra guerre
interne, incarichi e dispetti. Credo che sarebbe meglio si
concentrasse, la maggioranza, sul bilancio di metà mandato,
sintetizzabile con una sola immagine: chiacchiere tante, fatti
pochissimi. Tra i pochi fatti rientrano di sicuro il pessimo
piazzamento di Lucca nella classifica sulla qualità della vita del
Sole 24 Ore (peggior piazzamento di sempre); la cancellazione del
contributo per sostenere le famiglie nel pagamento del canone di
locazione; soldi della comunità, che l’amministrazione
Pardini preferisce spendere per fare di Lucca un mero “contenitore
di eventi” e per dare contributi alle associazioni amiche azzerando
il rapporto con tutta una parte del terzo settore che l’attuale
sindaco reputa non allineata. Di fronte a tutto questo spetta a noi
il dovere di esserci e costruire, insieme alle persone e alla città,
la proposta alternativa per rendere Lucca il capoluogo che merita di
essere. In Toscana e in Italia”.
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