Massa-Carrara: per infortuni sul lavoro, violenze sulle donne e anziani, la classifica della provincia è deficitaria

Massa-Carrara Nella classifica finale della Qualità della vita, a cura del Sole 24 Ore, la provincia di Massa-Carrara guadagna due posizioni rispetto all’anno scorso, ma è ancora lontanissima dai vertici: si trova infatti al 70° posto, con 526,42 punti. In prima posizione c’è Bergamo, in Toscana gli apuani sono il fanalino di coda, preceduti da Siena, 15ª, Prato, 31ª, Pisa, 34ª, Firenze 36ª, Arezzo, 41ª, Grosseto 56ª, Pistoia 61ª, Livorno 62ª, Lucca 68ª. Insomma, mare, montagna, posizione geografica invidiabile, tante belle ricchezze naturali, ma poi, nella pratica, c’è tantissimo su cui lavorare, come si deduce dalle varie voci che vanno a comporre la graduatoria complessiva.

L’analisi parte dai dati in cui si eccelle e quelli in cui invece siamo perdenti. Ebbene, su una popolazione di 187.274 abitanti (Istat, 2024), siamo primi in Italia per il numero di librerie, che sono 14,4 ogni 100mila abitanti (la media nazionale è di 7,6); siamo invece drammaticamente penultimi, 106° posto, per il tasso di infortuni sul lavoro mortali e con inabilità permanente o totale, sono 19 ogni 10mila occupati, a fronte di una media nazionale di 11. Un primato al negativo che conferma, come di recente ribadito all’inaugurazione degli alberi della sicurezza a Massa e a Carrara, con l’Anmil, l’urgenza di rendere sempre più concreti anche i protocolli messi in campo dalla prefettura.

Il meteo

Quanto a soleggiamento, cioé ore di sole al giorno, siamo messi benino, 42° posto, con 7,9 ore di sole al giorno di media; idem per le ondate di calore, siamo al 37° posto, con una media di 14 sforamenti superiori ai 30° per tregiorni consecutivi (periodo 2011-2021). Va male invece per gli eventi estremi, 94° posto in graduatoria, sono 45 i giorni di media con accumulo di pioggia superiore ai 40 millimetri /sempre periodo 2011-2021). Altro elementoi che conferma la necessità di mettere in sicurezza i nostri corsi d’acqua.

Le donne

Segnali più scuri che chiari sul fronte rosa. L’occupazione femminile è cresciuta del 16,3% rispetto al 2023, ma nello stesso periodo, le amministratrici comunali donne sono diminuite dell’11,9%; cresce dell’1,2% sul 2023 la percentuale di imprese femminili sul totale delle imprese registrate. Su questo capitolo, Massa-Carrara è al 73° posto, è per fortuna 19ª come speranza di vita alla nascita delle femmine (85 anni); 45ª come tasso di occupazione rosa (20-64 anni), con il 62%; 55ª per tasso di occupazione giovanile (15-29 anni), 26,8%; 33ª in Italia per il gap occupazionale di genere, ovvero la differenza percentuale tra tasso di occupazione maschile e femminile, siamo al 16,4%. 72° posto per donne laureate (19,6 ogni mille abitanti). Altro dato che preoccupa, siamo all’88° posto per violenze sessuali, con 12,8 denunce ogni 100mila abitanti; e solo 90° posto per sport femminile.

Criminalità

Massa-Carrara è al 42° posto con un totale di 6.322 denunce. 48° posto per gli omicidi volontari consumati (1); 94° posto per tentati omicidi (1); 93° per omicidi colposi(3); 19° per violenze sessuali (24 denunce); 8° per sfruttamento della prostituzione e pronografia minorile (8 denunce); a metà classifica per i furti (53° posto, con 2.217 denunce), siamo messi male per le rapine (88° posto, 24 denunce); non male per gli stupefacenti (32° posto, 103 denunce); 87° posto per truffe e frodi informatiche (767 denunce). 56° posto quanto alle estorsioni, con 32 denunce. Un quadro non da emergenza sicurezza, ma in cui è bene tenere altissima la guardia e magari provare a migliorare ancora l’attuale 42° posto.

Anziani

Non è buona la qualità della vita degli anziani. Tutt’altro. Massa-Carrara, per utilizzare un gergo calcistico, è in zona retrocessione, al 102° posto su 107 province. Posizione dovuta a una serie di indicatori (in ultima posizione la confinante provincia di Lucca, in questo capitolo dedicato alla terza età).

Siamo all80° posto per speranza di vita a 65 anni (20,6 per cento, contro una media nazionale del 21); 89° posto per il consumo di farmaci per malattie croniche (ipertensione, diabete, asma-Bpco); addirittura al 105° per il consumo di farmaci per depressione (con 34,8 unità minime farmacologiche pro capite a fronte della media nazionale di 19,9); non male l’offerta di posti letto nelle Rsa, 39° posto con 21,7 posti disponibili ogni mille over 65, la media è di 19,4; ci sono pochi pochi geriatri (1,1 ogni 10mila residenti con 65 anni e oltre, la media nazionale è il triplo, 3,1); ma è più che soddisfacente l’offerta di infermieri non pediatrici, 18° posto assoluto, con 106 ogni 100mila abitanti di quindici anni di età e oltre (la media nazionale è 90,3.

I giovani

Per i giovani le cose vanno un po’ meglio, 66esima posizione assoluta. I giovani, intesi nel range di età da 18 a 35 a 35 anni, sono cresciuti dell’1,6%, 47° posto. In provincia ci si sposa poco, 77° posto, con il quoziente di nuzialità (matrimoni celebrati ogni mille abitanti) fermo a 2,9 contro la media nazionale di 3,2. In linea con la media nazionale l’età del primo parto, 32,5 anni, e infatti siamo a metà classifica, 51° posto. Malissimo la graduatoria quanto all’imprenditorialità giovanile, 107° posto, con una percentuale del 5,7% di imprese con titolare under 35 contro una media italiana di 7,5. Siamo nella top ten per bar e discoteche, 8° posto assoluto, 224 ogni 10mila residenti 18-35 (media italiana 155,3), penultimi invece tristemente per il dato relativo agli amministratori comunali under 40, con appena il 18,5% del totale, media italiana al 26,2%.

Gli indicatori sono ancora tanti, ma già su questi i motivi di riflessione sono davvero numerosi.l

© RIPRODUZIONE RISERVATA