Quanti turisti visitano il Giappone ogni anno?

Il Giappone è un Paese unico al mondo, caratterizzato da evidenti contrasti che vedono in primo piano innanzitutto la dicotomia tra una storia antica e affascinante e una continua temperie verso l’innovazione.

Alla terra nipponica sono legate numerose passioni, che portano diverse persone a scegliere, almeno una volta nella vita, di investire in un viaggio in questo Paese. 

Ogni anno il Giappone accoglie una grande affluenza di turisti provenienti da ogni parte del mondo, attratti dalla sua cultura millenaria, dalle moderne metropoli e dagli scenari naturali unici. I visitatori scelgono spesso di scoprire il paese in due modi: c’è chi preferisce viaggi proposti dai tour operator, per avere un percorso strutturato e l’assistenza continua di una guida (al riguardo segnaliamo un tour del Giappone piuttosto particolare organizzato dall’agenzia Stograntour) e chi invece opta per l’avventura in autonomia, pianificando l’itinerario secondo i propri ritmi. Entrambe le formule contribuiscono a far crescere il numero di presenze, consolidando il Giappone come una meta turistica internazionale di grande richiamo.

A questo punto, non rimane che entrare nel vivo di alcune informazioni molto interessanti in merito al turismo internazionale in Giappone.

Affluenza turistica internazionale in Giappone: come è cambiata nel corso degli anni?

La storia del turismo internazionale in Giappone è stata interessata, negli anni, da diversi cambiamenti. Gli studiosi del settore la considerano una case history particolare, utile a capire in che modo un Paese possa letteralmente bruciare le tappe.

Per capire meglio la situazione, vediamo qualche numero in merito. Fino all’anno prima della pandemia Covid, spartiacque che ha cambiato radicalmente il settore del turismo in tutto il mondo, è stato possibile assistere, per quanto riguarda l’afflusso turistico internazionale in Giappone, una crescita costante, arrivata a circa 32 milioni di presenze all’anno nel 2019.

Dopo il blocco degli ingressi nel Paese e la successiva riapertura, i numeri del turismo nel Sol Levante sono cresciuti esponenzialmente. Per rendersene conto basta rammentare che, nei primi sei mesi di quest’anno, gli ingressi turistici internazionali hanno sfiorato le 18 milioni di unità.

La gestione dell’over tourism nelle città giapponesi

Anche in Giappone, soprattutto nel corso periodi particolari come la fioritura dei ciliegi, si può parlare di over tourism, un fenomeno che sta ridisegnando letteralmente la geografia urbana in diverse zone del mondo.

Cosa si può dire in merito parlando delle città giapponesi? I casi da considerare sono diversi. Da un lato abbiamo Tokyo, dove si parla di riconversione a tutti gli effetti di diverse zone della città, che hanno cambiato pelle proprio con lo scopo di gestire l’alta presenza di turisti.

A Kyoto, invece, diversi visitatori hanno lamentato, negli ultimi mesi, gli effetti negativi dell’over tourism sulla qualità dei trasporti urbani. Un’altra problematica molto sentita è quella dei bagagli particolarmente voluminosi dei turisti che salgono sugli autobus.

I grandi cambiamenti del turismo internazionale in Giappone: pro e contro

Negli ultimi anni, come già detto, il Giappone è stato interessato da grandi cambiamenti per quanto riguarda il turismo internazionale. Fino a pochi anni prima dello scoppio dell’emergenza pandemica, l’afflusso turistico internazionale aveva un impatto pressoché nullo sull’economia locale.

Nel corso del tempo, complice anche la maggior debolezza della moneta nazionale, i numeri sono cresciuti ulteriormente. Questo, come in molti casi, comporta un rovescio della medaglia non privo di criticità, a loro volta frutto anche delle macroscopiche differenze culturali.

Una delle più rilevanti riguarda l’importanza della regolamentazione estremamente precisa del traffico. Nei centri urbani giapponesi, anche una singola persona che si ferma mentre attraversa può provocare problemi e pericoli.

La tendenza dell’over tourism ha quindi colpito anche il Giappone e non resta che vedere, nel prossimo futuro, come le varie città gestiranno il tutto in modo da preservare l’essenza di questo meraviglioso Paese e il suo essere, da sempre, una fucina di innovazioni e trend che cambiano la storia.