Michele de Pascale svela la nuova giunta regionale dell’Emilia Romagna

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È stata una nottata febbrile, le ultime caselle sono state completate all’ultimo minuto. Stamattina il presidente Michele de Pascale presenterà la squadra che lo accompagnerà al governo della Regione per i prossimi cinque anni. L’appuntamento è alle 12.15 nella sala stampa della Regione, in viale Aldo Moro a Bologna.

I nomi sono rimasti riservati fino all’ultimo. Mentre andiamo in stampa salgono le quotazioni di Davide Baruffi come assessore. Con eventuale delega al Bilancio. In ogni caso per lui, anche qualora non dovesse farcela, rimane di base la conferma a sottosegretario: sul suo nome c’è il patto stretto tra Stefano Bonaccini e Michele de Pascale. Più ridotte, ma non del tutto tramontate le possibilità per Maria Costi: il blitz cattolico ha sortito un effetto, l’area avrà una rappresentanza (a differenza degli anni precedenti quando con Bonaccini non aveva avuto esponenti). Ma la casella cattolica potrebbe essere occupata da Manuela Rontini, fedelissima di de Pascale, e non dall’ex sindaca di Formigine. E non necessariamente in giunta: per Rontini si apre la possibilità di occupare il ruolo di sottosegretaria qualora Baruffi dovesse andare in giunta.

Ma come si arriverebbe a Baruffi? Secondo indiscrezioni, il suo approdo qualora si verificasse, sarebbe l’esito di un effetto domino: tutto nasce dal derby bolognese tra Luigi Tosiani (segretario regionale del Pd) e Stefano Caliandro (consigliere regionale dem uscente). Due gli scenari: o fuori entrambi, o solo uno dei due ’dentro’. Per Caliandro, se toccasse a Tosiani, ci sarebbe l’exit strategy di segretario regionale. A quel punto l’ex sindaco di Reggio Emilia, Luca Vecchi (in pole per il dopo-Tosiani), potrebbe riempire la casella di capo di Gabinetto con Manuela Rontini sottosegretaria. Con la conseguenza che Baruffi, in quota Modena, finirebbe appunto in giunta.

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Ma per Baruffi sarebbe meglio un assessorato o la conferma a sottosegretario? All’interno del Pd modenese divergono le valutazioni: c’è chi considera il ruolo di sottosegretario politicamente equivalente se non superiore a quello di assessore, sebbene meno visibile: perché il sottosegretario è al fianco del presidente della Regione e gestisce tutti i dossier. Ma c’è anche chi sostiene che se il ’bottino’ per Modena dovesse ’limitarsi’ al sottosegretario sarebbe da considerare uno smacco perché comunque è un ruolo poco visibile e schiacciato dall’ombra del presidente.

Baruffi assessore in ogni caso potrebbe essere considerato un buon risultato per il Pd di Modena laddove, è la riflessione, i dieci anni di presidenza Bonaccini pesano: Modena cioè viene ritenuta in debito e non in credito rispetto agli altri territori. In più i primi due eletti – Gian Carlo Muzzarelli e Maria Costi – non sono figure facilmente incastrabili nella cornice che ha in mente de Pascale, sia in termini anagrafici, sia in termini di correnti: fosse stato eletto un rappresentante di area Schlein per esempio poteva aprirsi un altro discorso e magari Modena avrebbe potuto portare a casa sia il sottosegretario che un assessore.

Molto importante, una volta annunciata la giunta oggi, vedere nei prossimi giorni come saranno distribuiti gli incarichi rimanenti che fungerebbero da compensazione per i delusi: dalla presidenza del Consiglio alle commissioni, passando per vicepresidenti e ruoli di staff.

Per il resto la certezza è Vincenzo Colla. Sarà riconfermato al Lavoro, ma potrebbe incassare un’altra delega, forse l’Università. Non si esclude per lui anche il ruolo di vicepresidente se non toccherà a Isabella Conti, possibile assessora al Welfare. Certo anche il reggiano Alessio Mammi, mentre per Avs (che ieri reclamava due posti) resta saldo Giovanni Paglia.

La Sanità, l’assessorato più ambito, non toccherà a Chiara Gibertoni, ma dovrebbe essere assegnata al direttore generale dell’Ausl di Parma, Massimo Fabi. A quel punto, la quota Parma sarebbe già sistemata e in squadra entrerebbe l’attuale presidente facente funzioni, Irene Priolo con delega, è una delle ipotesi, ai Trasporti.

Spostandoci in Romagna, oltre ad Alice Parma, si aprono le chance per Roberta Frisoni, assessora di Rimini all’Urbanistica e al Demanio.



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