L’intelligenza artificiale applicata alla pesca: per il mercato ittico nuove tecnologie e asta digitale

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Il mercato ittico, cuore pulsante dell’economia locale più agganciata alla tradizione, è stato al centro di una giornata dedicata all’innovazione tecnologica e alla valorizzazione del settore. Progetti pionieristici basati sull’intelligenza artificiale, la digitalizzazione delle aste e soluzioni per migliorare la sostenibilità hanno acceso il dibattito tra esperti, istituzioni e operatori. Obiettivo comune: rilanciare il comparto ittico attraverso un connubio tra tradizione e modernità. L’evento che si è svolto oggi nella Sala Consiliare del Comune di Termoli ha visto la partecipazione di esperti, istituzioni e operatori del settore, che si sono confrontati su soluzioni innovative per rilanciare un settore strategico per l’economia locale.

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Con un progetto pilota, il mercato ittico di Termoli si trova in un momento cruciale: è alla grande sfida dell’intelligenza artificiale e proiettato verso novità e innovazioni, a cominciare dalla introduzione dell’asta digitale. Questp è emerso dall’incontro, organizzato dal Comune di Termoli,che ha messo al centro del dibattito le opportunità offerte da progetti di ricerca e sviluppo, come l’utilizzo dell’intelligenza artificiale per il riconoscimento delle specie ittiche, la tracciabilità del pescato e l’implementazione di sistemi di vendita online.

Luca Di Nicola, Product Manager di Infoteam srl, ha illustrato il progetto IASAI (Image Analytics for Seafood machinery using AI), finanziato dal PNRR. Questo sistema avanzato utilizza telecamere IP e cloud computing per analizzare le immagini del pescato, identificando automaticamente le specie ittiche. Attualmente in fase di sperimentazione (anche con una fase dedicata all’addestramento del chatbot), IASAI punta a migliorare la tracciabilità, la trasparenza e la precisione delle operazioni. Di Nicola ha sottolineato come il progetto possa rappresentare una vera rivoluzione per il settore, riducendo gli errori e aumentando l’efficienza. “Avviato nel novembre 2023, il progetto si concluderà ad aprile 2025 e mira a sviluppare un sistema di intelligenza artificiale per il riconoscimento automatico delle specie ittiche. Grazie all’utilizzo di telecamere IP integrate nei sistemi di automazione, il modello analizza le immagini acquisite e utilizza il cloud computing per elaborare i dati raccolti. Attualmente il progetto si trova nella seconda fase, dedicata alla raccolta dei dati e all’addestramento del modello, con l’obiettivo di raggiungere un livello di maturità tecnologica TRL 6 nella terza e ultima fase” hanno spiegato i relatori, garantendo che il sistema consentirà di “migliorare la tracciabilità del pescato, garantire maggiore trasparenza nelle transazioni e ridurre i margini di errore rispetto ai metodi manuali attualmente in uso. L’intelligenza artificiale suggerirà agli operatori la specie identificata, lasciando comunque agli esperti la possibilità di confermare i risultati basandosi sulla loro esperienza”.

Il progetto IASAI si avvale della collaborazione di partner come Factor Dev e il CNR ISMN, che contribuiscono rispettivamente all’integrazione dei sistemi di machine learning e alla validazione scientifica dei risultati. Infoteam coordina le attività di progettazione e implementazione, oltre alla raccolta e all’analisi dei dati necessari per addestrare il modello di riconoscimento. “Questo incontro rappresenta una prima occasione per condividere i progressi del progetto, ma contiamo di presentare ulteriori risultati concreti nella fase finale”, ha concluso Di Nicola.

Tra le altre innovazioni presentate, grande attenzione è stata riservata al progetto Space2Sea, dedicato alla tracciabilità del pescato tramite tecnologie satellitari, e al monitoraggio dell’ambiente marino, illustrato da Alessandro Mei del CNR IIA di Roma. Si tratta di soluzioni si integrano con un quadro più ampio di progetti che mirano a modernizzare l’intero comparto ittico.

Un’innovazione di particolare rilievo sarà l’introduzione del sistema di aste digitali e-Fish, presentato da Massimo Di Roma di Infoteam srl. Questa piattaforma promette di digitalizzare le operazioni di vendita, garantendo maggiore trasparenza e velocità nelle transazioni. Il sistema, basato sull’intelligenza artificiale, rappresenta un passo decisivo per contrastare pratiche illecite e migliorare la fiducia tra gli operatori del mercato. E’ stato messo in evidenza il potenziale dell’asta digitale, che promette di velocizzare le operazioni, aumentare la trasparenza e contrastare pratiche illecite nel settore.

La mattinata, organizzata nella Sala Consiliare del Comune di Termoli, ha offerto un ampio panorama sulle innovazioni applicate al settore ittico.  Il Sindaco di Termoli, Nico Balice, ha aperto il suo intervento sottolineando l’importanza dell’innovazione tecnologica per il settore ittico, considerato un pilastro dell’economia locale. “Parliamo di tecnologia ma anche di innovazione,” ha dichiarato Balice, “e le strutture che fanno parte del nostro indotto, come il mercato ittico e il comparto della pesca, devono essere le prime a beneficiare di questi vantaggi.” Il Sindaco ha evidenziato come il miglioramento tecnologico del settore non solo contribuisca a una crescita economica, ma favorisca anche il benessere sociale. Tuttavia, ha rimarcato che l’innovazione deve essere affiancata da un investimento sulle risorse umane, essenziali per sostenere e far crescere le strutture locali.

“È il momento di affiancare l’innovazione tecnologica alle competenze delle persone,” ha affermato Balice, riferendosi alla necessità di una “squadra” solida e preparata per garantire il successo del comparto ittico. Ha inoltre ricordato come il mondo della pesca rappresenti una delle realtà economiche più forti del territorio, grazie a una flotta di circa 60 pescherecci e a un dinamico settore della piccola pesca. “Ogni sera il nostro mercato potrebbe generare un’economia superiore a quella di molte aziende del nucleo industriale,” ha osservato, aggiungendo che il potenziale economico del comparto è enorme, ma richiede anche un cambiamento culturale per sfruttarlo appieno.

Balice ha concluso auspicando un’innovazione che sia non solo tecnologica, ma anche culturale, capace di coinvolgere tutto il comparto ittico. “Eventi come quello di oggi chiariscono che il nostro obiettivo è raggiungibile nel medio periodo e che insieme possiamo rendere Termoli ancora più grande,” ha concluso.

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L’assessore Michele Cocomazzi, delega al Bilancio e alle Attività Produttive, ha aperto il suo intervento con un saluto agli operatori del settore e agli esperti presenti, definendo il mercato ittico non solo un luogo storico della tradizione marinara termolese, ma anche un asset strategico per l’economia locale. “Il mercato ittico rappresenta la matrice e il vettore di un nuovo brand di produzione e smercio del nostro pescato locale”, ha dichiarato, sottolineando l’importanza di unire tradizione e innovazione per costruire un futuro più competitivo.

Cocomazzi ha identificato due direttrici principali per l’azione politica dell’amministrazione: la sussidiarietà e il valore pubblico. Per quanto riguarda la sussidiarietà, ha spiegato come il Comune di Termoli si impegni a sostenere l’azione imprenditoriale attraverso interventi istituzionali, economici e legislativi. “Il Comune c’è e ci sarà sempre, lavorando sui bilanci e sulla pianificazione per garantire risorse agli operatori della pesca”. Parallelamente, il concetto di valore pubblico è stato descritto come una strategia volta a migliorare il benessere degli stakeholder del settore, dagli operatori ai cittadini. “Il mercato ittico non è un elemento marginale, ma un pilastro della nostra tradizione e della nostra economia”, ha ribadito.

L’assessore ha poi posto l’accento sull’importanza dell’innovazione tecnologica e dell’organizzazione consorziale come strumenti per garantire maggiore competitività e redditività. Ha annunciato l’introduzione di sistemi di digitalizzazione e intelligenza artificiale per migliorare la gestione del mercato, come il riconoscimento delle specie ittiche e l’uso di tecnologie satellitari per la tracciabilità del pescato. “La trasparenza e la fiducia nel nostro prodotto locale sono essenziali per valorizzare la qualità del pescato termolese, che già possiede un brand naturale di eccellenza”, ha aggiunto Cocomazzi.

Tra gli interventi più pratici, l’assessore ha menzionato il regolamento per l’utilizzo della macchina del ghiaccio, un elemento considerato essenziale per il funzionamento del mercato e che, fino a oggi, era rimasto inutilizzato. “È un investimento che non possiamo permetterci di sprecare”, ha dichiarato, sottolineando l’impegno dell’amministrazione nel trasformare idee in azioni concrete. Infine un appello agli operatori del settore a collaborare per costruire un nuovo sistema basato sull’unione, la progettualità e la valorizzazione del pescato locale. “Vogliamo essere al vostro fianco, creando strategie dove tecnologia, innovazione e tradizione si fondano per rilanciare Termoli come eccellenza economica e imprenditoriale”.

L’ingegner Antonio Plescia, responsabile di settore in Municipio, ha arricchito il dibattito descrivendo  le innovazioni introdotte nel Mercato Ittico di Termoli, tra cui l’ammodernamento delle strutture e l’ottimizzazione dei processi.

 

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