Disagio giovanile, pubblicati i risultati dell’indagine conoscitiva della Commissione Parlamentare Infanzia e Adolescenza

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Per analizzare il disagio giovanile in Italia la Commissione Parlamentare Infanzia e Adolescenza ha realizzato un’indagine conoscitiva sul degrado materiale, morale e culturale nella condizione dei minori in Italia

Un documento per analizzare il disagio giovanile in Italia. Si conclude così l’indagine conoscitiva della Commissione Parlamentare Infanzia e Adolescenza che ha pubblicato il testo “Indagine conoscitiva sul degrado materiale, morale e culturale nella condizione dei minori in Italia, con focus sulla diffusione di alcool, nuove droghe, aggressività e violenza”. A un anno dall’approvazione del Decreto Caivano, dunque, la Commissione ha terminato lo studio relativo al degrado materiale, morale e culturale nella condizione dei minori, con focus sulla diffusione di alcol, nuove droghe, aggressività e violenza.

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Consumo di droga tra i giovani

Nell’esaminare il disagio giovanile la Commissione è partita dai dati inerenti il consumo di droga e alcol e i numeri si sono rivelati allarmanti. Nel biennio 2022-2023 c’è stato un generale aumento del consumo di sostanze illecite, tornato a valori in linea o superiori a quelli pre-pandemici.

Droghe leggere e pesanti

A causare disagio c’è il consumo sia di sostanze come la cannabis, sia nei consumi di cocaina, oppiacei e allucinogeni. Quattro ragazzi su dieci, di età compresa tra i 15 e i 19 anni, circa il 40% pari a quasi 960mila persone, assume una sostanza stupefacente almeno una volta nella vita. Nel 2023, circa 516mila studenti, corrispondenti al 34% di quelli in età compresa tra i 15 e i 17 anni, hanno riferito di aver consumato almeno una volta una sostanza illegale.

Consumo di sostanze alcoliche

Per quanto riguarda il consumo di alcol tra i minori, questa è la sostanza psicoattiva di più comune utilizzo tra i minorenni. Circa il 69% riferisce di aver bevuto nel corso del 2023. Le intossicazioni e il cosiddetto binge drinking, ossia il consumo di cinque o più bevande alcoliche consecutivamente, riguardano rispettivamente il 13% e il 25% dei ragazzi al di sotto dei 18 anni. Si è ridotta l’età della prima ubriacatura e si è verificato un sorpasso di genere: se in passato l’utilizzo di alcol è stato inquadrato come un comportamento tipicamente maschile, nel 2023 sono state soprattutto le ragazze ad aver consumato in eccesso bevande alcoliche.

Le conseguenze: aggressività e violenza

Il consumo di droga e alcol causa maggiore disagio tra i giovani, che mostrano dunque maggiore aggressività e violenza. Anche in questo caso i dati parlano chiaro: nel 2023 circa il 40% degli studenti minorenni ha partecipato a risse, mentre il 14% ha preso parte a episodi di violenza collettiva, il 6% ha danneggiato di proposito beni pubblici o privati, percentuale che corrisponde al 7,6% e al 4,2%, se si considera chi lo ha fatto dopo aver bevuto alcol o dopo aver assunto sostanze. Esiste poi una percentuale di studenti che già in questa fascia di età ha avuto problemi con le forze dell’ordine o si è reso protagonista di gravi aggressioni fisiche, tanto da richiedere l’intervento di un medico.

I casi di bullismo 

Nel documento finale sul disagio giovanile la Commissione ha realizzato un focus sui fenomeni di bullismo. Secondo i dati messi a disposizione della Commissione, gli episodi più frequenti di bullismo si verificano nei ragazzi di 11-13 anni e meno tra gli adolescenti. Gli 11enni vittime di bullismo sono il 18,9 % dei ragazzi e il 19,8% delle ragazze, nella fascia di età di 13 anni sono il 14,6% dei maschi e il 17,3% delle femmine. Gli adolescenti (15 anni) sono il 9,9% dei ragazzi e il 9,2% delle ragazze.

Il fenomeno del cyberbullismo

Il fenomeno del cyberbullismo è in crescita nella fascia 11-13 anni. Per il cyberbullismo risultano vittime il 1,2% dei maschi 11enni e il 21,1% delle femmine, i 13enni coinvolti sono il 12,9% dei ragazzi e il 18,4% delle ragazze, mentre gli adolescenti di 15 anni sono il 9,2% dei maschi e l’11,4% delle femmine.

Contrasto al disagio giovanile: il ruolo della scuola

Alla luce di queste analisi effettuate dalla Commissione Infanzia e Adolescenza, è necessario lavorare sulla prevenzione e contrasto del disagio giovanile. Un ruolo chiave lo ricopre sempre il sistema scolastico, che può costituire il primo presidio di legalità, educazione e promozione per favorire una maggiore inclusività dei giovani. Per garantire questo bisogna lavorare per fornire un’educazione di qualità, equa e inclusiva, e un’opportunità di apprendimento per tutti.

L’importanza dello sport

Altro strumento chiave può essere lo sport che può generare un cambiamento perché fa bene al corpo, fa bene alla mente, previene patologie, rappresenta uno strumento per combattere le disuguaglianze sociali, aiuta nella socializzazione, migliora l’empowerment personale e la vita di chi lo pratica.

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